Speciale: la luna di miele

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Avvertenze: smut (ero in un mood particolare quando ho scritto questa storia, sì) + dark humor

Non c'era niente di più bello che vedere Sam in un contesto in cui era palesemente a suo agio. Aveva l'abilità di parlare con le persone come se le conoscesse da tutta la vita, per non citare il suo essere così fluente nello spagnolo. Perciò, mi accontentavo di farmi trascinare in qualsiasi direzione mi conducesse sotto consiglio dell'ennesimo individuo con cui si era fermata a chiacchierare. Da quando eravamo arrivate in Messico, infatti, avevamo passato più tempo per strada che in hotel- forse com'era giusto che fosse.

Il penultimo giorno prima della nostra partenza, comunque, convinsi Sam a rilassarsi per un po'. Ci svegliammo abbastanza tardi, preparandoci con tutta calma per andare in spiaggia. Siccome avevamo faticato a toglierci le mani di dosso, avevamo deciso di fare la doccia ed indossare il costume in due momenti diversi così che a nessuna delle due venissero strane idee per la testa.
Ciononostante, appena la vidi sbucare dal bagno non potetti evitare di emettere un fischio di apprezzamento. Lei rise, ricambiando poi la mia occhiata.

<<Neanche tu sei niente male>> affermò, facendomi un occhiolino.

<<Menomale. C'è questa signorina su cui vorrei fare colpo, ad essere sincera>> ammisi, voltandomi per poterla guardare. Venne ad abbracciarmi, posando le labbra sulle mie.

<<Sono sicura che ci riuscirai>> mi rassicurò.

<<Anche tu farai colpo, bellezza. Spero di ricordare come si tira un pugno>> dissi. Sam scosse la testa, baciandomi di nuovo.

<<Non hai motivo di preoccuparti. Sai che sono solo tua>> rispose.

<<Oh, Sam, mi fido ciecamente di te. Non mi fido degli uomini, indipendentemente dalla loro nazionalità, perché sono tutti maiali. E' per questo che dovrò prenderli a pugni>> spiegai.

<<Quindi difenderai il mio onore?>> mi prese in giro.

<<Certo>> esclamai, drizzando le spalle. Lei alzò gli occhi al cielo, giocherellando con la spallina del mio costume.

<<Hai tolto il piercing>> notò.

<<Non mi piace quando è troppo evidente. Di nuovo, gli uomini sono maiali e potrei finire in galera se ascoltassi qualche loro commento>> dissi, spiegandole la mia scelta. Annuì, come se non ci avesse pensato e mi diede ragione.

<<Lo rimetterò per te, stasera>> la tranquillizzai, approfittando del suo momento di sorpresa per divincolarmi dalla sua presa. Rimase ad osservarmi mentre posavo gli occhiali per inserire le lenti a contatto, dunque rise quando faticai a metterle. Come sempre, dopotutto. Speravo di fare pratica con gli anni, ma sembravo solo regredire piuttosto.

<<Non ti daranno problemi?>> domandò con curiosità.

<<Devo solo fare attenzione in acqua. Perciò, mi dispiace amore ma se ti andava di limonare ad occhi aperti sott'acqua, non credo sarà possibile>> dissi, emettendo una piccola esultanza perché finalmente avevo messo le due piccole bestie di Satana.

<<Oh, no! Come farò adesso?>> esclamò con finto dispiacere.

L'uscita in spiaggia andò meglio del previsto. Alla fine, Sam mi baciò comunque in acqua ma assicurandosi che fossimo tutte e due a galla. Mi chiedeva, di tanto in tanto, se le lenti mi stavano dando fastidio e notai la custodia dei miei occhiali nella sua borsa. Non potetti evitare di sorridere, perché quei piccoli gesti mi facevano innamorare sempre di più di lei.
Fortunatamente per noi, tra l'altro, nessuna delle due dovette prendere a pugni nessun uomo. Notavo che qualcuno la guardava- ovviamente perché era impossibile non farlo: Sam era una delle donne più belle che avrebbero mai visto nella loro patetica vita-, però ero consapevole che gli occhi erano fatti per guardare perciò non reagivo in alcun modo. Lei, dal canto suo, non parve neanche rendersene conto. Si stava godendo il sole e l'intera giornata, proprio come volevo.

Scream for the last timeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora