Avvertenze: molto fluff + tra Talyssa e Sam non si sa chi delle due sia più sottona
New York, 2027. Sei mesi prima di Christina e Leslie.
Chiusi la porta finestra alle mie spalle, assicurandomi così che Sam non potesse cogliermi alla sprovvista. Era occupata con una doccia, in quel momento, tuttavia non sapevo se sarebbe stata una di quelle brevi o di quelle lunghe. Perciò, per evitare che ascoltasse la conversazione che stavo per avere, avevo preferito essere in un punto in cui avrei potuto vederla arrivare.
Tara rispose dopo alcuni squilli, dunque sentii subito dei rumori di sottofondo che mi permisero di capire che probabilmente era occupata con i suoi colleghi. Da quando aveva cominciato a lavorare come aiuto-regista, era diventata più irragiungibile del presidente. Ma ero contenta che fosse felice e stesse facendo qualcosa che le piacesse.
<<Ciao, tesoro>> mi salutò. Almeno era di buon umore.
<<Ciao a te, dolcezza>> risposi, poggiandomi contro la ringhiera. <<Ti disturbo? Posso richiamare>> chiesi poco dopo.
<<No, no. Sono a casa di un'amica, aspetto che arrivi Chad perché ho bevuto un pochino>> spiegò. Così responsabile rispetto alla ragazzina imprudente che era stata quando eravamo arrivati a New York quattro anni prima.
<<Cosa devi dirmi? Sam ti sta dando problemi?>> domandò subito. Adoravo quanto riuscisse ad essere protettiva nei confronti di entrambe, nonché ammiravo la sua abilità di suddividere le emozioni che le facevamo provare in cassettini diversi che le permettevano di riprenderci o di difenderci a seconda dei momenti adeguati.
<<No, Sam è perfetta come sempre>> dissi con onestà, incapace di nascondere un sorriso quando le sentii imitare un conato di vomito.
<<Quindi?>> mi ricordò allora.
<<Tara, non c'è...modo adeguato per dirlo. Credimi, avevo preparato un discorso, l'avevo persino scritto nelle note del telefono, ma adesso me lo sono dimenticato e mi tremano un po' troppo le mani>> dissi tutto d'un fiato, continuando a guardare dentro forse sperando che apparisse Sam, così che non dovessi pronunciare quelle parole.
<<Lys, stai bene?>> e la immaginai mentre inarcava un sopracciglio.
<<Sai che ti voglio bene, vero?>>
<<Stai per morire?>>
<<No!>>
<<Hai tradito mia sorella?>>
<<Sei impazzita?>>
<<No, ma potrei farlo se non mi dici che diavolo sta succedendo>> mi riprese con tono duro.
<<Senti, in un altro contesto, questa domanda avrei dovuto farla ai vostri genitori. Oddio, perché ho citato quei tre?>> esclamai, chiudendo gli occhi.
<<Oh? Oh!>> la sentii dire, perciò seppi che aveva capito.
<<Hai il mio permesso, la mia benedizione, hai persino il mio denaro se è quello che ti serve>> disse, facendomi ridacchiare.
<<Davvero?>> chiesi.
<<Certo! Secondo te, cos'altro avrei potuto dire? Tu e Sam già vivete insieme, siete innamorate l'una dell'altra, vi trattate con affetto...ovviamente sono felice di sapere che vuoi farle la proposta>> mi tranquillizzò. <<Sono felice di sapere che due delle persone a cui tengo di più si renderanno felici per il resto della loro vita>>
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Scream for the last time
FanfictionContinuo di "Scream for me, pretty girl" e "Scream with me, Lys". Precisazioni: come ho già spiegato in un avviso in "Scream with me, Lys", non ho intenzione di vedere Scream7 a causa dell'ingiusto licenziamento di Melissa Barrera. Per questo motiv...