Speciale: attraverso i suoi occhi

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Avvertenze: Billy Loomis e Christina Carpenter
Piccolo mio avviso: la loro relazione non è proprio sana, anzi...alcune cose potrebbero fare intuire che Billy non sia sincero neanche con lei.

Woodsboro, agosto 1995

Christina si voltò in direzione della finestra, sorridendo quando vide Billy scavalcare il marmo per poter entrare nella sua camera. Alzò gli occhi al cielo, porgendogli la mano per aiutarlo. Lui sorrise; quel sorriso affascinante e dolce che le aveva sempre dedicato. Poggiò le mani sulle sue guance, sporgendosi in avanti per baciarla.

<<Il piano ha funzionato. Sono andati ad arrestare Cotton Weary! Ha davvero creduto che fossi lui>> disse con emozione. Gli fece cenno di abbassare il volume della voce, indicando la camera accanto alla sua, dove dormiva suo fratello minore. Billy alzò le mani, chiedendole scusa silenziosamente.

<<Davvero?>> domandò a voce più bassa.

<<Sì, piccola. L'abbiamo fatta franca>> si vantò, ghignando orgogliosamente.

<<Bene. Sei sicuro che Stu terrà la bocca chiusa? Sembra il tipo di idiota che pur di vantarsi di qualcosa, direbbe a tutti cos'ha fatto>> disse. Lui la spinse delicatamente all'indietro, finché non caddero sul suo letto. Christina dovette trattenersi per non ridere, sapendo che stavano rischiando molto. I suoi genitori odiavano Billy. Loro erano estremamente religiosi, quindi l'idea che la signora Loomis avesse divorziato li aveva sconvolti. Inoltre, Hank Loomis non era un uomo ricco e non incontrava i loro standard. Per tenere i due adolescenti separati, quindi, suo padre aveva insistito affinché iniziasse ad uscire con Paul Carpenter, cosa che ovviamente era stata obbligata a fare. E, ciliegina sulla torta, Billy "frequentava" Sidney Prescott. Qualcosa riguardo il fatto che lo eccitasse l'idea di poterla tormentare da vicino; che potesse manipolarla persino. Perciò, in poche parole, nessuno doveva vederli insieme dato che sarebbe potuto andare tutto a puttane altrimenti.

<<Stu terrà la bocca chiusa e...anche se dovesse parlare, l'idiota finirà in galera da solo>> disse con tono sicuro.

<<Perché ne sembri così sicuro?>> chiese la ragazza.

<<Perché mi darai un alibi, così come io lo darò a te. Ci copriamo le spalle a vicenda, piccola. Io e te contro il mondo. Sempre>> sussurrò, prima di posare le labbra sulle sue.

<<Sempre>> mormorò Christina di rimando.

Woodsboro, settembre 1996

<<Abbiamo deciso che uccideremo anche lei>> annunciò Billy, quasi un anno dopo che aveva ammazzato Maureen Prescott e l'aveva fatta franca. Siccome la troia non sapeva tenere le gambe chiuse, si erano convinti tutti che Cotton l'avesse violentata e uccisa. Nessuno aveva puntato lo sguardo su di loro. Ovviamente, tra l'altro. Erano solo adolescenti.

<<Cosa?>> borbottò Christina, afferrandogli il braccio per trascinarlo all'interno di una classe vuota. <<Siete matti? Perché? Dovevate uccidere solo la madre>> disse, pronunciando ogni parola tra i denti per evitare che l'ascoltassero.

<<Perché queste cose sono genetiche, Chrissie! Quella stronza rovinerà la vita di qualcun altro come sua madre ha rovinato la mia! Io ho il dovere di evitare che accada>> disse lui, alzando le spalle.

<<Puttanate! Hai ucciso una volta ed hai scoperto che ti piace, non è così? E siccome Stu è un pazzo, ti ha dato man forte>> ipotizzò, anche se sapeva perfettamente di avere ragione. Il ragazzo la guardò negli occhi e, siccome non si erano mai mentiti prima di allora, lui annuì, dandole ragione. Christina sospirò, portandosi la mano tra i capelli.

Scream for the last timeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora