CAPITOLO 14

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Sono passate esattamente quattro ore da quando ho lasciato l'aula.

Li ho lasciati soli, è meglio così.

La mia penna disegna ripetutamente sul foglio a quadretti, mentre di sottofondo la voce del professore si fa sempre più lontana.
L'ultima lezione della giornata si sta concludendo in modo lento, quasi esaustivo.
«Visto che mancano solo cinque minuti, vi comunico che dovrete fare una ricerca sulla musica medievale, da consegnare entro mercoledì», annuncia il professore.
Prometto a me stessa di finire la ricerca entro oggi; non voglio essere incasinata.

«Che non sia un lavoro superficiale, voglio una ricerca ben strutturata! La dovrete esporre alla classe», aggiunge alla fine.
Ripongo la penna nell'astuccio e mi preparo per lasciare quell'aula. È ora di pranzo, e il mio stomaco sembra averlo capito.
"Ame, siamo a mensa, ti aspettiamo," avvisa Isolde con un messaggio.
"Va bene, arrivo" rispondo velocemente alzandomi dalla sedia.

Il tragitto verso la mensa è piuttosto sereno.
Qualche ragazzo suona il proprio strumento lungo il corridoio, ma per il resto c'è solo il rumore degli schiamazzi.
Vedo Mia in lontananza e mi avvicino a lei.
«Mia, ehi», la chiamo, lei mi sorride gentilmente.
«Ciao Ame! Forza, andiamo in mensa, sono tutti lì.»
Arriviamo in mensa, e subito notiamo Lucas, Isolde ed Elias già seduti al tavolo, i loro vassoi colmi di cibo.

Mia e io ci allontaniamo per riempire i nostri.
«Allora, come va la giornata?» chiede Mia, senza staccare gli occhi dal cibo esposto.
«Abbastanza bene, un po' "lenta"», dico, indicando alla cuoca il piatto che desideravo.

«Lenta in che senso? Lucas mi ha detto che hai lavorato al progetto questa mattina.»
Fa una breve pausa. «È andato bene? Avete finito?»
Annuisco, prima di rispondere definitivamente;

«Tutto ok, abbiamo quasi concluso.» Guardo attentamente la frutta, indecisa se prenderla o optare per il dolce.
«Oggi abbiamo suonato insieme. Io e Sebastian.» Dico infine.

Mia sembra bloccarsi, come se fosse in pausa. «Aspetta, quindi sei stata con Sebastian questa mattina?» mi guarda, bloccando la fila dietro di noi.
«Sì, non te l'ho detto? Eppure sono certa di averlo fatto.» faccio spallucce, superandola, prendendo la ciotolina di mirtilli e lamponi.

«Ah no vero, lo sapeva solo Lucas»
«Infatti non me l'hai detto, fatto sta dobbiamo approfondire il discorso»

Le sorrido, invitandola a muoversi; non vorrei che venisse presa di mira dagli studenti per aver negato loro di prendere il cibo.
«Questo discorso non finisce qui, signorina.»

La sento parlare da dietro e non riesco a fermare la mia risata.
Una volta arrivata al tavolo, mi siedo vicino a Elias. «Ciao a tutti.» mi salutano, e la conversazione riprende il suo corso normale.

Mentre mangio, la voce di Lucas mi richiama,
«Amelie, volevo chiederti una cosa...» lo guardo aspettando che continui la frase, ma ad interromperci è il mio telefono.
Un rumore prolungato segnala un messaggio in arrivo e, curiosa, noto sul display il nome di mia zia, Helga.

Intrigata, rispondo al messaggio, scoprendo che mi ha invitato al suo matrimonio.

"Cara Amelie,

Spero tu stia bene! Ho una notizia emozionante da darti: sto per sposarmi! Il mio matrimonio si terrà il prossimo mese al lago Wolfgangsee, sarebbe meraviglioso averti come nostra ospite in questo giorno speciale.

Ho anche una sorpresa per te! Ho conosciuto un giovane, gentile e interessante ragazzo che penso sia perfetto per te. Vorrei farvi conoscere durante il matrimonio.

Ci vediamo il 26 ottobre.

Con affetto,

Zia Helga."

La notizia è così inaspettata che mi lascia un misto di sorpresa e confusione, soprattutto considerando che non sapevo nemmeno del suo imminente matrimonio.
«Amelie tutto bene? Hai l'aria di chi ha appena visto un fantasma» dice con tono scherzoso.

Guardo Lucas, cercando di nascondere l'agitazione.
«Lucas, sembra che mia zia mi abbia invitato al suo matrimonio. Non sapevo nemmeno che stesse per sposarsi!» Isolde mi guarda e sorride.

«Zia Helga?» chiede con entusiasmo.
«Si» rispondo, Isolde ha conosciuto mia zia l'anno scorso, mentre eravamo in viaggio al lago.

«Falle gli auguri anche da parte mia! quando si sposa?» giocherella con il pane.
«Il mese prossimo, più precisamente il 26 ottobre» Rispondo.

È fondamentale raccontare a Isolde e Mia dell'intenzione di mia zia a farmi conoscere un ragazzo.
Prendo velocemente il telefono e creo un gruppo tra noi tre.

"Devo assolutamente parlarvi, a casa mia dopo le lezioni" invio il messaggio.

Dopo le lezioni, mi ritrovo a casa di Isolde; lei ha insistito per andare a casa sua.
L'atmosfera è accogliente, e mentre condividiamo una tazza di tè, preparo il terreno per rivelare loro l'inaspettato piano di mia zia di farmi conoscere un ragazzo.

«Quindi,» comincio con un sorriso, «mia zia Helga ha in mente di presentarmi un ragazzo al suo matrimonio.»
Mia fa quasi cadere la tazza a terra, la sua espressione è indecifrabile, sta per ridere o piangere? Non capisco.

«Prima te ne esci con la storia che questa mattina sei stata con Sebastian e ora con questo?» posa la tazza sul tavolino. «Sei qui solo da due settimane eppure mi sembra di conoscerti da una vita» il suo tono divertente mi fa sorridere.

«Lo prendo come un complimento, comunque...»
Metto la mia tazza di fianco a quella di Mia.
«Può essere che per la fretta, io...» faccio un piccolo respiro, prima di sputare la frase tutta d'un fiato.
«le abbia detto di essere già impegnata.»

Isolde mi guarda stupita. «Perché l'hai detto?» chiede con tono stranamente calmo.
«Non posso, anzi, non voglio ritrovarmi in uno stupido appuntamento combinato» rispondo appoggiando la schiena al divano.

«Allora hai risolto no?» chiede Mia.
«Magari fosse così facile, mia zia ha detto che devo portarlo al matrimonio» sbuffo esasperata.
«E per di più, l'ha già detto a tutti i familiari» prendo il telefono andando sulle chat e lo mostro alle mie due amiche.

Lo schermo ritraeva varie chat private, da parte di parenti che dicevano tutti la stessa cosa.
"Mi ha detto Zia Helga che ti sei fidanzata!! Non vedo l'ora di conoscerlo al matrimonio."

Inutile dire che scoppiano a ridere entrambe.
«Ho risposto solo a mia madre, dicendole che le spiegherò tutto più tardi» chiudo gli occhi per qualche secondo.

«Hai intenzione di dirle la verità?» chiede Mia, tornando seria per qualche attimo.
«Non lo so, era così felice di sapere che finalmente la sua unica figlia si è fidanzata» ammetto.

«Sei nei casini» la voce di Mia prende possesso della situazione.
«Di che vi siete lasciati, poco prima del matrimonio» la guardo e le lascio un sorriso forzato.
«Ci ho già pensato, ma mia zia mi ha preceduta. Ha detto che ugualmente il ragazzo che vuole farmi conoscere sarà presente al matrimonio.»

Mia si morde il labbro. «Allora non so come aiutarti.»
Isolde sembra aver avuto un colpo di genio.
«Chiedi a qualcuno di farti da finto fidanzato» dice.
«Tipo un attore?» chiedo, non capendo.
«Ma no, scema, chiedi a Lucas o Elias.»
Mentre sto per rispondere a Isolde, Mia mi precede.

«Oppure a Sebastian.» Mi fa un occhiolino e io in risposta le lancio il cuscino.
«Smettila con Sebastian» rispondo.
«Dobbiamo parlare anche di quello, in realtà» continua Mia.

«Non c'è nulla da sapere, lavoriamo insieme, per questo stamattina siamo stati insieme, fine.»
Mia fa spallucce.
«Solitamente, lui lavora solo con Lena» dichiara.
«Basta Mia, che ne so» taglio corto.

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