EPILOGO

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-E se non volesse vedermi?- chiesi in un soffio. Mi sembrava che ogni cosa fosse fuori posto. Dal mio abito troppo rosso, al cielo troppo azzurro. Era il preludio di qualcosa che sarebbe andato male. Avevamo cavalcato tutta la notte. Non sapevo dove mi trovavo. Forse in Francia. Da dov'ero potevo ammirare una fortezza. La fortezza di Basilius. -Non so cosa... -

-Perché non dovrebbe volerti vedere?- Basilius mi passò un braccio intorno alle spalle. Sorrisi. Era l'uomo che amavo. Fata o mortale che fosse.

-Non lo so... ho paura- non lo avrei confidato a nessuno che non fosse lui.

-La paura rende umani-

Annuii piano. La paura rende umani. Non c'era nulla di più vero.

-Su, prima che scappi-

-Quando mai sono scappata?-

-Da bambina scappavi sempre- mi sospinse avanti.

Mia figlia era lì, seduta su un muretto, i capelli scompigliati dal vento. Ci guardammo e il mio cuore si strinse in una morsa. La chiamai. Il nome sgorgò dalle mie labbra con naturalezza.

-Anne-

-Mamma- si alzò, l'abitino svolazzante.

Restammo ferme, l'una di fronte all'altra. Ero io bimba. Era il mio passato. Era il mio futuro.

-Mi sei mancata- ansimai.

Mi corse incontro, un singhiozzo rotto tra le labbra.  -Mamma- mi buttò le braccia al collo, il corpicino tremante.

La strinsi a me con tutta la mia forza. La piccola figlia di Melusina. La mia erede. Piansi, lacrime che si confondevano con l'acqua che cominciava a cadere. Piangevo per la consapevolezza di un lieto fine che forse non meritavo nemmeno e che avevo avuto.

-Non mi lascerai, vero?-

-Mai più-  sussurrai. -Saremo una famiglia- e sperai che quello fosse vero. Per il momento non potei che stare lì, a godermi il tepore del corpo di mia figlia contro di me. E questo bastava.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao,

Grazie per aver letto fin qui!

Presto mi dedicherò alla revisione della storia.

Un grande abbraccio ❤️

Salvia, rosmarino e incantesimiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora