Cap 1 Ricominciare

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Milano 20 ottobre 2014, 7.50 a.m

"Eccoci arrivati" annuncio felice arrivati in prossimità della scuola
"Fiuu avevo dei dubbi" sbuffa mio nipote
Come al solito il mio nipotino mi sfotte per la mia guida. Non capisco di cosa si lamenta..ok devo ancora migliorare, ho difficoltà nel parcheggiare, freno in modo brusco ma  tutto sommato sono prudente..la mia guida la definisco sportiva.
"Stai diventando troppo impertinente. 
Buona giornata"
"Ciao zia..mi raccomando alle macchine"
"Sei una piccola peste'
Aspetto sperando che si ricordi dove sono diretta
"Zia in bocca al lupo"
"Crepi" rispondo.
Sono più serena per il suo augurio
Lorenzo è il mio portafortuna..
Lui sorride e mi saluta come ogni giorno con un bacio sulla guancia prima di allontanarsi.
Attendo fin quando non entra nel cancello di scuola e poi riparto.
Non posso permettermi di fare tardi al mio primo giorni di lavoro.
Con stessa meraviglia della sottoscritta  arrivo a destinazione e la mia auto e' sana e salva.Trovo uno spazio vuoto sufficientemente ampio per chi non è molto esperto nei parcheggi e inizio a fare manovra..o meglio me ne servono almeno dieci per parcheggiare.
Uffa!!
A scuola guida c'era sempre l'istruttore che mi aiutava con i pedali.
Oggi devo cavarmela da sola ed è dura.
Sono quasi soddisfatta del risultato.
Devo solo spostarla un 'altro po' in avanti...continuo con la retromarcia ma non parte..riprovo mettendoci più enfasi e mi accorgo che va nella direzione opposta. ..
Merda!!! Dovevo inserire la prima non continuare in retromarcia!!
Ha ragione mio nipote e anche mio padre.
Ho parecchio da migliorare e devo fare parecchia pratica.
Mi affretto a fermarmi, scendere e valutare l'entità del danno subito e provocato.
Dio fa che non ci sia nessuno dentro l'auto.  Vedo un uomo uscire dall'auto che potrei aver danneggiato che si avvicina in modo molto brusco
"Ma chi diavolo le ha dato la patente?"
"Mi scusi..ho sbagliato manovra"
"Questo lo avevo notato. Ma maledizione
Vorrei sapere perché per una donna è così difficile mantenere la concentrazione e non distarsi?
Cos' è? Oggi era la giornata dei saldi e sperava di non arrivare in tempo?"
Il suo tono impertinente mi innervosisce.
"Lei è sempre così acido di prima mattina? Si rilassi! Non le ho fatto nemmeno un graffio"
"Questo è da vedere"
Lui scruta con calma l'auto e nota che
Non ci sono segni.
"Bene possiamo concludere qui la faccenda? O vuole continuare a litigare per un nonnulla?"
"Un incidente lo chiama nulla...certo che voi donne siete assurde"
"Senta per colpa del suo cattivo umore rischio di fare tardi..è il mio primo giorno di lavoro.  "
Il cellulare inizia  a squillare.
Frugo nella borsa per cercarlo.  Quest'uomo mi ha già parecchio innervosita . Ma dove diavolo è finito il cellulare?
Finalmente lo individuo. Lo tiro fuori con troppa enfasi. Risultato??
Finisco per far cadere il contenuto della mia borsa e  i documenti che aveva il burbero
"Oddio mi scusi" dico mentre mi abbasso per cercare di aiutarlo a ritrovare i documenti.
"Ferma li...faccio io"
Me lo dice in tono così autoritario che obbedisco ed è difficile far tacere una lingua lunga come me.
Quando ha finito di porgermi le mie cose, non posso non ammirare gli occhi azzurri che ha. Rimaniamo in silenzio per un po" a fissarci. Lui mi fissa in modo troppo intenso tanto da mettermi in imbarazzo
"C'è qualcosa che non va?"
"No niente scusi...mi ricorda molto una persona.."
Mi passa l'agenda e le nostre mani si sfiorano. Accidenti questo contatto mi turba e mi imbarazza specie perché l'uomo non ha mai smesso di fissarmi.
Mi sottraggo rapida dal suo tocco e parlo senza pensare
"Grazie...mi dispiace per l'auto.
Come vede non le ho fatto nulla"
"Guardi che non l' ho aiutata per cavalleria...
Temevo che potesse fare altri danni"

Detto questo , il tizio mi rivolge anche un mezzo ghigno
" è stato un piacere conoscerla ma non posso dire lo stesso per la  mia aiuto" aggiunge

Ripenso agli occhi azzurri che mi avevano incantato qualche attimo prima
È un vero peccato che dei begli occhi così dolci e profondi si accompagnino sul viso di un grandissimo stronzo

Ok ele stai calma mi ripeto.
Devo riprendermi e concentrarmi sul mio primo giorno di lavoro.
Basta fare danni!

Milano 15.30

"Papaaa   tieniti forte.. ho una bellissima notizia...mi hanno assunto"
"Grande figliola...lo sapevo..ne ero sicuro"
"Mi occuperò di consulenza finanziaria.
Ti rendi conto? .è il mio sogno e finalmente ho una chance. Hai preso Lorenzo da scuola?"
"Ele tranquilla...ormai sono in pensione.  Posso occuparmi io di Lorenzo. Sono il nonno. Tu pensa a riprenderti in mano la tua vita e i tuoi sogni. Te lo meriti"
"Grazie papi"
So bene si riferisca ai sacrifici fatti per occuparmi di Lorenzo. Dopo tanti anni ho deciso di riprendere e completare gli studi e cercare un lavoro.
"Papi io scappo. Stacco alle cinque.
Ci vediamo stasera"
"Ok...ele? Ti  prego occhio alla guida"
"Si tranquillo..." dico in tono spazientito. La paura che faccia danni alla macchina oggi colpisce chiunque: mio padre,  mio nipote e il tizio dispotico dagli occhi azzurri.

24 ottobre

Sto migliorando nei parcheggi e nella guida. Tra ieri e oggi ho solo preso due marciapiedi e spento la macchina due volte..non ridete? ? Sono dei passi avanti. Arrivo stranamente di buon umore in ufficio ma l'aria che respiro e che noto dai volti dei miei colleghi non è il massimo.
Dopo una mezz'ora vengo chiamata dal capo che mi spiega il problema

"Abbiamo appena licenziato una collaboratrice efficiente. Lei e Marco, il mio braccio destro erano una coppia efficiente. Anche lei gli faceva da consulente finanziaria. Erano un team efficiente prima che scoprissimo che lei vendeva le nostre informazioni e strategie all'azienda concorrente.."
"Mi dispiace ma io come posso aiutarla"
"Sei giovane ma sei in gamba...ho pensato che potresti prendere il suo posto"
"Ma io sono stata appena assunta...non vorrei combinare guai...ho bisogno di questo lavoro"
"Facciamo cosi..ti mettiamo in prova per due settimane.  Se la cosa non procede riprendi il tuo ruolo senza problemi.
Il tuo posto non è a rischio. Davvero.Ok?"
Che posso dire. È il mio capo.
Non posso dire di no e messa in questi termini la proposta è più che ragionevole
"Ok" dico annuendo
Il capo dice alla segretaria di far giungere nel suo ufficio un certo Marco
Bussano alla porta ma dura poco.
Senza nemmeno aver sentito "avanti", l'ospite che aspettavamo  entra.
Che tipo strano
"Allora risolto il casino? "  chiede il giovane.
Il capo mi sorride e guardandomi dice
"Credo di si"
Finalmente mi decido a voltarmi e non credo alle coincidenze

"Marco ti presento elena de bari..elena lui è marco"

Il tizio dispotico e antipatico che sbraita per un graffio sull'auto è il mio nuovo collega. Fantastico. Sono la regina delle situazioni imbarazzanti!!

P.s. alternero' in questo libro mo m enti spensierati con momenri drammatici.  Per questo se all'inizio non vi convince datemi tempo per entrare nel vivo della storia :)

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