Capitolo 21

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Elena
Non riesco a credere a quanto ho appena fatto. L'ho lasciato.
Ho appena lasciato l'uomo della mia vita
Ho fatto la scelta più ragionevole che potessi fare ma mentre mi allontano da lui piango come non mai
Perché la vita è stata così crudele con le nostre vite? Perché i nostri destini si sono intrecciati fin dal passato in modo così intricato rovinando il nostro futuro?
Il destino si è divertito a farci incontrare, innamorare e poi dividerci. Non possiamo stare assiene.
E' questa la triste verita' :finiremmo per odiarci visto il processo a mio padre.
Eppure so che non amero' mai nessuno come lui. Ad ogni passo che faccio allontanadomi da lui mi sento come se poco a poco stessi perdendo un pezzo del mio cuore. Le certezze vengono meno.
Ok sarà una cosa stupida ma ho bisogno di girarmi e guardarlo un'altra volta.
Magari lui mi sta fissando in attesa che mi volti e mi rimangi tutto.
Magari quando mi giro, incrocio il suo sguardo e come nei migliori film corriamo uni contro l'altro fino a riprendere da dove ci siamo lasciati. La vita non è un film ma il mio cuore non può smettere di sperarci. È una scelta stupida ma devo farlo.Conto fino a tre
Uno...ti prego fai che mi stai guardando.due...amore mio ti prego impediscimi di fare questa cavolata. .tre.
Prendo coraggio e mi giro
Sento il cuore crollarmi
Marco è sparito dalla mia vista
Non c'è ora e non ci sarà nella mia vita mai più.
Mi sento come se mi fosse appena passato un treno.

Marco

Torno a casa e ho il cuore a pezzi.
La vita è una merda...ci ha fatto incontrare, innamorare e poi impedisce di stare insieme a causa degli errori di suo padre e il mio. E anziché lottare Elena getta la spugna. Non riesco a sopportarlo. Inizio a prenderla con qualsiasi oggetto trovi sul tavolo e .termino la mia ira dando un violento colpo alla porta
"Si può sapere che diavolo è successo?" Mi chiede mia sorella entrando in salotto.
Non è spaventata dalla mia violenza.
Ha visto situazioni peggiori qualche anno fa.
"Io lo odio..il padre di elena..e' un bastardo..è tutta colpa sua..ma pagherà"
"E pensi che spaccare i mobili ti aiuterà?"
"Mi aiuta a sfogarmi"
Sara inizia a raccogliere i cocci dei vari oggetti che ho rotto nel mio sfogo facendoli saltare per aria.
"Sta attena..potresti farti male"
"Peggio di così? Non credo proprio"
Le prendo delicatamente la mano e la faccio sedere sulle mie ginocchia
"Insirme ne abbiamo passate tanto..passeremo anche questa"
Sara inizia a singhiozzare e la abbraccio sempre di più
"Ho paura di non farcela..marco.a.volte.prego di non svegliarmi più.
Il giorno dopo voglio morire..il dolore è insopportabile."
"Non dirlo manco per scherzo"
"Tranquillo. .non ti lascio solo..non posso più farlo..non lascerei solo solo te....marco io"
Per un attimo i suoi occhi brillano e capisco non appena in un gesto di protezione si tocca la pancia
"Oh mio dio..sei incinta!"
"Già...è l'unico regalo che la vita mi ha voluto fare e non posso rinunciarci.
Dario non me lo perdonerebbe"
Abbraccio la mia sorellina sempre più forte
"Ci sarò io con te sempre..non dimenticarlo"
"Proteggero' mio figlio da tutte le ingiustie della vita ma prima darò giustizia a suo padre.
Già nonostante tu abbia provato a tenerlo nascosto, so come è morto Dario..da eroe..e come tale merita giustizia"
"Ci penserà la legge..saremmo agguerriti durante il processo"
"Elena che dice? Ha capito che verme è il padre? "
"No..ci siamo appena lasciati "
"Marco. .mi dispiace"
"Tu pensa a questa piccolina/piccolino..
Ai miei casini ci penso da solo.
Del resto non è la prima volta che ne combino"
" ehi questa volta non è colpa tua..non decidiamo di chi innamorarci ma decidiamo con chi restare. Lotta maledizione. La vita è breve per avere rimpianti. Se ami Elena e credi che sia la.persona giusta, troverete un modo per ritrovarvi. Ne sono sicura"
"Credo che lei non mi voglia più. Altrimenti avrebbe lottato"
"Ti ama..ma a volte gli ostacoli sono molto più grandi della nostra volontà.
Non è finita tra voi..me lo sento."
Faccio un sorriso sforzato.
Vorrei avere la stessa certezza di mia sorella. Ho il terrore di averla davvero persa per sempre.

Cinque giorni dopo

Elena

Sono notti che non prendo sonno.
Mi manca tutto di Marco. La sua bocca, la sua voce, il suo sorriso.
Mi sono anche licenziata perché non sono in grado di lavorar in queste condizioni. Sono a pezzi e fragile per tutti gli uragani che si sono abbattuti nella mia vita:La paternità di Marco, gli errori commessi da mio padre e la storia conclusa con Marco..già Marco
Sembra essere un lontano ricordo la nostra danza sotto la pioggia.
Allora davvero pensavo che niente ci avrebbe più allontanato.
Lo sentivo così vicino, così in sintonia e adesso invece siamo più lontani che mai.
Ho mille ripensamenti sulla scelta fatta ma quando poi prendo il mano il telefono per chiamarlo , mi immagino il futuro burrascoso che avremmo: pieno di litigi contrasti per il processo.
Rovineremmo quanto di magico c'è stato nella nostra storia.
Mento a me stessa dicendo che un giorno questo dolore e senso di vuoto che avverto passerà.

L'orologio sul comodino segna le 8.15
Ho dormito solo un'ora come accade da ormai cinque giorni. Per timore di non riuscire ad accompagnare mio nipote a scuola, ho incaricato Lorenzo di svegliarmi alle 7.40.
"Lory ti avevo detto di svegliarmi. Maledizione faremmo tardi a scuola" urlo mentre in fretta mi vesto per accompagnarlo. Entro nella sua camera e non lo trovo. Provo in bagno ma nulla
Vado in cucina e osservo la scena.
La scatola dei cereali è aperta,c'è
una tazza rovesciata da cui continua a colare del latte che macchia il pavimento.
Mi avvicino e trovo un pezzo di carta.
Ho paura.mentre lo prend in mano.
Le parole scritte mi fanno bloccare il cuore e annebbiare la vista.
"Mi hai deluso profondamente. L'ho dovuto scoprire da un giornale
Non provare a cercarmi.
Non voglio più vederti."
Prendo il giornale che giace accanto alla colazione, leggo la prima pagina e capisco.Maledizione..nooo..
Provo a calmarmi. Lo chiamo al cellulare gli lascio decine di messaggi in segreteria.
Che faccio? Chiamo la.polizia ?
Inspiro.. ed espiro
Magari vuole solo farmi prendere uno spavento. E stasera tornerà casa.
Dove diavolo può andare un bambino?
Devo andare a cercarlo..ma dove?
Prendo il cellulare e chiamo l'unica persona che mi può aiutare.
"Elena dimmi"
"Marco" dico tra i singhiozzi
"Ele che succede? Mi stai preoccupando"
"Lorenzo è scappato di casa"

Le coincidenze dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora