Cap 14 Dance in the rain

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Marco

Trovo venti chiamate perse sul cellulare da parte di Sara e Dario.
Provo a richiamarli ma in quel momento mi si scarica il cellulare.
Decido che appena torno a casa li richiamero'. Entro nel palazzetto sportivo e devo dire che sono un po' emozionato ma contento di aver preso coraggio ed essere qui.
Lo avevo promesso ed eccomi qui a inizio partita per osservare mio figlio giocare a basket per la prima volta.
Cerco tra tanti tifosi Elena.
Sarà venuta sicuramente qui per tifare il nipote anche se di basket o meglio dell'intero mondo sportivo non ne capisce nulla. E poi riconosco quella voce
e il cuore inizia a ribattere all'impazzata.
"Daii Lory...forza..bravo"
Rido come non mi capitava da giorni
o più precisamente da quando ci siamo separati.
Non riesco a pensare che ci siamo lasciati perché so che mi ama ancora.
Un tifoso la guarda in cagnesco e le fa comprendere che gaffe ha appena fatto
"Guardi che ha segnato la squadra avversaria. .certo che voi donne non ne capite nulla di sport" dice quello in tono polemico e seccato
Elena sorride e riprende a osservare il nipote. Io mi perdo a osservare lei e mio figlio. È così bello vederlo sorridere e divertirsi. Non potevo perdermi questo incontro. Lorenzo mi è mancato e l'ultima cosa che voglio e' perdermi altri momenti importanti nella vita di mio figlio. Sono tante le cose che vorrei dirle ma ho paura che si allontani.
Mi limito ad un banale saluto.
"Ciao"
Noto che Elena si irrigidisce al suono della mia voce.
Però quando si gira per un attimo vedo i suoi occhi sorpresi positivamente.
Vorrei tanto crederle e saperle che le sono mancato almeno la metà di quando è mancata a meno.
Mi siedo accanto a lei
"Scusi quanto stanno?" grido rivolgendomi a quel tifoso impertinente
"43-45..stanno vincendo"
"Grazie..sa la mia fidanzata è un po' impedita nello sport"
"Si l"avevo notato"
"C'era bisogno di farlo sapere a tutti che non capisco come vedere bene il risultato della partita?"
"Ele è un dato di fatto"
Ecco sembra che siamo tornati indietro di qualche settimana.
Questo era uno dei nostri tipici momenti quando stavamo assieme.
Io la sfottevo ad esempio per il suo essrre sbadata, lei fingeva di rimanerci male, provava a difendersi e poi terminavamo il finto bisticco con un bacio
"E poi non sono più la tua fidanzata"
Con una frase ha rotto la magia di quei dolci ricordi

Elena

Non riesco a fingere indifferenza.
È accanto a me. Posso sentire il suo profumo, rimanere incantata al suo sorriso e perdermi nei suoi occhi.
Il cuore batte all'impazzata e le mani iniziano a sudare. Tuttavia provo a fingere un tono freddo quando in realtà vorrei dimenticare quanto è successo tra noi e lasciarmi andare alle sue braccia.
"Marco perché sei qui? Sei tornato per restare o ritornerai a Modena ? "
"Avevo promesso a Lorenzo di esserci alla sua prima partita e non potevo mancare. Sono a Modena per scoprire la verità. Te l'ho detto"
" A me risulta che invece stai facendo altro"
Il mio tono incrinato di voce mi ha appena tradito. Sto male al pensiero di lui con una donna. E mi pizzicano gli occhi
"Che vuoi dire?"
"Niente..alla fine non deve riguardami perché ci siamo lasciati..è finita la partita.andiamo da Lorenzo "

Marco
È gelosa di me. Vorrei urlare al mondo intero ma freno la gioia.
Mi ama ancora e questa ne è la prova ma riusciremo a superare tutto ??
Lei si alza di scatto ed evita di guardarmi negli occhi.
Le blocco il polso e la costringo a guardarmi
"Sei tu mi hai lasciato."
"E tu hai fatto in fretta a rassegnarti"
"Non è affatto vero...chi ti ha messo in testa queste stupidaggini?
Non mi rassegnero' mai alla tua decisione. Guardami"
Le accarezzo la guancia.
Dimenticavo quanto fosse morbida la sua pelle.

Elena

Maledizione.
Non dovrebbe farmi così effetto una carezza di Marco e invece mi è venuta la pelle d'oca. Marco si avvicina alle mie labbra e chiudo gli occhi
"Marcoo sei arrivato"
Mi allontano subito da lui
"Lory ti aspetto fuori"
L'arrivo di mio nipote è provvidenziale perché mancava poco e avrei dimenticato i nostri casini e mi sarei lasciata baciare.
"Aspetta..parliamo dopo?"
Non gli rispondo e mi allontano

Marco

Lorenzo mi viene incontro con gli occhi raggianti.
"Sei venuto alla fine..hai visto abbiamo vinto"
Non riesco a contenere la mia gioia e lo sollevo caricandomelo su una spalla
"Te lo avevo promesso. Sei stato bravo."
"Sei tornato per fare pace con zia vero?"
"Ci sto provando campione. "
Lo rimetto a terra
"Marco io stasera dormo da un amico.
Prepara quelle cose che piacciono alle femmine..le candele e la cena"
"Vuoi dire cenetta a lume di candela?"
"Si bravo. .cosi fate pace...la zia smette di essere così triste e mi vieni a trovare più spesso"
Mi abbasso e gli do" un pizzicotto dil naso
"Io e te continueremo comunque a vederci.Te lo giuro. Domani riparto ma a breve ritorno..ci vediamo domani mattina?"
"Facciamo colazione con le schifezze del mc donald?"
"Ook ma non dirlo a zia Elena..poi rimprovera anche me"
"Ciaoo marco"
Lorenzo mi dà un bacio sulla guancia
"Ah marco..zia non sa che dormo fuori..diglielo tu cosi ricominciate a parlarvi"
Mio figlio mentre va via mi fa anche l'occhiolino.
Non mi sono mai sentito così pieno nella mia vita come quando sto con mio figlio.
Appena uscito dal palazzeto,
Prendo l'auto e mi avvicino a Elena che ta in piedi fuori dal palazzetto. So che sta aspettando il passaggio di Marcello ma non sa che mi sono accordato con lui e sarà costretta ad accettare il mio passaggio.
Abbasdo il finestrino per farmi sentire
"Lorenzo dorme da un amico. Mi ha chiesto di avvisarti.
Comunque ti accompagnonio a casa. Il tempo promette male"
"Marco non voglio il tuo aiuto..me.la cavo da sola"
In quel momento si sente il rumore di un tuono quasi a volerla contraddire
"Ok mi sa che sono costretta ad accettare il passaggio"
Sbruffa ed entra in macchina
È brutto vederla così tesa in mia presenza.
Cerco di ripetermi che è un segno positivo. Prima era sul punto di cedere e lasciarsi baciare. Voglio riprendere da quell'attimo. Provo a stemperare la tensione
"Ah già dimenticavo che non guidi la auto quando piove perché hai paura"
"Marco ti prego smettila di fare il simpatico..di provare a essermi amico..
Non ce la faccio. ..non stiamo più assieme"
A quel punto esplodo
"Dimmelo tu quello che devo fare perché giuro che non ti capisco.
Io te l'ho detta la verità e non mi hai creduto. Provo a non toccarti, a non abbracciarti e non va bene..provo ad avere un rapporto civile e sbaglio.
Che devo fare con te me lo dici?
Devo ignorarti fingendo di non averti mai incontrato? Beh non ci riesco perché che tu lo voglia o no sei una parte di me e non ce la faccio a staccarmi da te"
"Risparmiati questi romanticismi.
Eri partito per indagare e invece ho origliato la conversazione con il capo.
Ti mandava cari saluti alla tua nuova fiamma che ha conosciuto a Modena.
Smettila di mentire e dire che mi ami"

Sorrido perché ho capito l'equivoco e soprattutto la sua reazione rivela quanto speravo:mi ama ancora.
"Ti togli dal viso quella espressione impertinente. Ti fa tanto ridere?"

"La bellezza è di famiglia..non è colpa mia..il capo è venuto a Modena per lasciarmi i documenti. In questa settimana ho allogiato da mia sorella e suo marito. Il capo ha visto mia sorella e ha pensato chissà cosa...Non c'è stata nessun ragazza..nessun bacio..nessuno sguardo..perché pensavo a te..lo so che le nostre vite sono incasinate, che tuo padre mi reputa un deliquente..ma non.so stare senza di te. E lo stesso vale per te."
"Ti sbagli. Ormai sei un capitolo chiuso"
In un attimo mi viene un'idea che una qualsiasi persona troverebbe matta.
"Che fai? Perché hai accostato?"
Non dico nulla, scendo dall'auto e non mi frega nulla che sta diluviando.
"Mi ami ancora e te lo proverò.
Balla con me ti prego" le dico porgendole la mano
Lei ride e dio mi manca il respiro.
Mi è mancato così tanto
"Tu sei pazzo. Sta diluviando"
"I pazzi vanno assecondati..non fare domande..balla con me e capirai.
Se non sentirai nulla ti lascerò in pace"

Un minuto dopo

Le gocce di pioggia le scendono sul viso e si depositano sulla sua bocca.
È difficile resistere dal baciarla ma voglio accertarmi che lo voglia anche lei.
Lentamente Elena si scioglie, mi sorride e siamo sempre più stretti.
Le faccio fare una giravolta e poi torno a farla ondeggiare con me.
È una droga tenerla tra le braccia come prima. Mi è mancata così tanto
In quel momento dalla radio che ho lasciato accesa in auto si sente
"Difendimi per sempre" di Tiziano Ferro
Lei sorride spensierata, libera e quando mi guarda negli occhi mi accorgo che le è ritornato quello sguardo che mi rivolgeva quando eravamo innamorati :dolce , profondo, di autentico e puro amore.
Non c'è più traccia di odio , rancore o risentimento.
In quel momento credo che qualcuno mi abbia spalancato le porte del paradiso
♥♥

Le coincidenze dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora