capitolo 25 Voltare pagina?

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Elena

Ha sentito tutto.
Ha sentito che frequento un altro ragazzo e che sto pensando di andarmene. Mi sento in colpa come se lo avessi tradito e lo sguardo che mi rivolge mi fa stare male.
Sembra deluso e amareggiato da quanto sentito.
"Io vado" dice mio nipote prima di rintanarsi in camera

Marco

Dopo secondi di silenzio che sembrano eternità finalmente mi decido ad aprire bocca
"Così vuoi partire? "
"È solo un"idea..ho bisogno di cambiare aria e dimenticarmi di tutto questo, del processo di mio padre. ."
"E anche di me immagino" ringhio
"Marco smettila..comunque non è nulla di definitivo. .devo parlare con Lorenzo. .era solo un"idea.non ti allontanero' da tuo figlio..hai la mia parola..vai adesso per favore..lasciami in pace"
Vorrei dirle tante cose , che mi manca il suono della sua risata, quegli attimi in cui le sue attenzioni erano solo per me, i suoi occhi cosi dolci, la sua bocca, i nostri corpi fusi ma la gelosia ha la meglio. Non capisco perché adesso mi stia guardando con odio
"Perché mi guardi così? Non sono stato io a lasciarti ne' a rimpiazzarti così velocemente"
"Non sono cose che ti riguardano"
Le afferro con forza il braccio
"ci ho creduto sai?? Avevo creduto a tutte le cazzate scritte sulla lettera...che era meglio per entrambi..che lasciarmi era una scelta difficile e inveve eccoti pronta a lasciare tutti per inseguire un altro uomo..ti credevo diversa"
"Anch"io..non pensavo mi avresti tirato un tale scherzetto al processo"
Non capisco a cosa si riferisce
"Adesso è una colpa tentare di difendere la memoria del mio migliore amico?"
"Lasciamo stare..non so nemmeno perché stiamo discutendo"
"Lo sai perché. .perché c'è ancora qualcosa di irrisolto tra noi.."
Le prendo una ciocca dei capelli e l'arriccio così da avvicinarla a me.
"Non puo essere cambiato tutto così velocemente..non ci credo..mi vuoi ancora"
Mi avvicino alle sue labbra
"Non è finita... e lo sai anche tu"
La sento ispirare e accorcio sempre più la distanza tra le nostre labbra.
Sono geloso e furioso ma sento l'impulso di baciarla. Elena chiude gli occhi e sto per farlo anch'io.
Mi avvicino per baciarle gli angoli della bocca ma un avviso di chiamata fa sussultare entrambi. Maledizione.
Lei si accinge a rispondere
"Vattene marco"
"Come vuoi.."
Mi avvicino alla porta e mi rigiro.
"Puoi scappare da me ma non dai sentimenti che provi..prima o poi te ne accorgerai e sarà troppo tardi"

Elena

Ha ragione. Ha maledettamente ragione.
Non mi sarà mai indifferente e qualche secondo fa ne ho avuto la prova. Si era creata una certa elettricità tra noi. Stavamo litigando ma gli occhi di entrambi ricadevano sulle labbra dell'altro. Devo smettere..devo andare avanti. Non c'è futuro per noi.
Marco pensa che sia stato facile per me iniziare a frequentare Stefano ma non sa che al di là di qualche bacio non sono riuscita a lasciarmi andare.
Quando mi abbraccia e mi bacia immagino che siano le sue labbra, le sue mani ad accarezzarmi ed è atroce questa sofferenza.
Passerà. Non si è nemmeno scusato del'idea crudele che ha avuto di farmi scoprire la verità durante il processo.
Non è più il Marco che amavo: è solo un fantasma.
Devo andarmene da qui e ricominciare da capo. Rispondo al telefono
"Si..grazie di avermi richiamata. Volevo fissare un colloquio di lavoro..quando?
.il prima possibile..."

Stefano

Amo Elena.
È il regalo più bello che la vita mi abbia fatto. Mi piaceva sin da liceo. Ero cotto di lei ma allora ero goffo,timido, impacciato e grasso per piacerle.
Quando me la sono ritrovata nel mio studio non riuscivo a crederci.
Ho pensato che la vita mi avesse dato un'altra chance per conquistarla e non volevo perderla. All'inizio credevo che mi sarebbe bastata l'amicizia ma ben presto mi sono accorto che una semplice cotta adolescenziale si era trasformato in qualcosa di molto più profondo.
Lo so che non ho agito bene mentendo e lasciandole credere che Marco le abbia giocato un brutto tiro al processo ma ho maledettamente paura di perderla.
L'amore che ha nel difendere e proteggere chi ama mi ha conquistato subito. Si è sacrificata molto per tirare su il nipote e ha sacrificatoil lavoro e l'amore per difendere il padre.
È una persona fantastica, sempre pronta ad aiutare il prossimo e merita il meglio.
Non ho mai creduto alla questione dell'anima gemella ma piuttosto vedo l'amore come un gioco di affinità e sopratutto di tempistica.
Da quanto mi ha raccontato tta lei e Marco l'affinità c'era ed era intensa ma non si sono incrociati al momento opportuno. Le coincidenze della vita li hanno separati.
Forse io e Elena non siamo perfetti insieme ma sono capitato nella sua vita al momento giusto .Elena ha bisogno di serenità e spensieratezza e con me la raggiunge. So bene che e' ancora innamorata di Marco, so che quindi ci vorrà del tempo per dimenticarlo ma so aspettare.
Mi sembra ancora un sogno che stiamo provando a stare assieme e non voglio svegliarmi. E poi cosa cambierebbe se le dicessi la verita" su Marco?
Ormai non hanno chance di essere felici insiemi. Troppi dolori e segreti li hanno separati. Devo smetterla con questi sensi di colpa e impegnarci nel convincere Elena del futuro radioso che possiamo avere.
Forse sogno in grande ma se decide di accettare la mia proposta di lavoro a Torino potremmo andare a vivere assieme.

Le coincidenze dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora