cap 7 Padre e figlio

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Marco
Domenica mattina

Ho seguito Elena da stamattina senza farmi vedere da nessuno. Sto fissando la scena da parecchio. Forse da una mezz'ora.
Elena è seduta ad una panchina e sta leggendo con attenzione dei fogli.
Forse qualche contratto su cui stiamo lavorando e invece in lontananza c"e il nipotino che sta giocando a calcio con degli amici. È un po' una frana, esattamente come ero io, ma lo vedo spensierato e divertito.
Il cuore è diviso in due: da un lato è un'emozione fortissima vedere quello che potrebbe essere mio figlio, dall'altro mi sento un verme a non sapere nulla di lui. La notte gli manca la madre? Si chiede mai che fine abbia fatto il padre?
Chissà come hanno motivato la mia assenza ma soprattutto come si chiama?

Come una partita di ping pong il mio sguardo passa da Elena a mio figlio e nuovamente a Elena. Quanto è bella. Non riesco a credere che anche lei ricambia il mio interesse.
"Sei bellissima anche quando sei concentrata sullo studio.." digito e inoltro il messaggio.
Vedo che legge il messaggio, le spunta un sorriso e mi cerca con lo sguardo.
In poco tempo sono da lei

Elena

Il mio cuore traditore fa una capriola quando lo vede. Maledizione lo conosco da poco e sono troppo presa da lui
Marco si siede accanto a me non prima di avermi rubato un piccolo bacio a stampo
"Ero venuto a casa tua e vi ho visto in questo parco..spero di non averti disturbato"
Gli mostro i fogli sui cui stavo lavorando
"Come vedi indirettamente ti pensavo "
" è tuo nipote quel bimbo?" mi chiede indicando Lorenzo
"Si si chiama Lorenzo. Ha otto anni"
In quel momento un pallone arriva ai nostri piedi. Lorenzo si avvicina oer recuperarlo.
Marco è più veloce..si alza, lo prende e rimane incantato a fissare mio nipote
Non capisco perché non glielo rilancia.
Aspetta che il bimbo arrivi e glielo mette tra le mani
"E tu chi sei? Il fidanzato della zia?" chiede la mia piccola peste preferita.
Marco mi guarda imbarazzato
"Lorenzo pensa a giocare dai...allenati che hai bisogno" dico con un ghigno
"Odio il calcio..vorrei imparare ad andare in bici"
"Lo sai che non ci so andare. È inutile che mi guardi così. Non posso aiutarti " ridadisco

In un secondo Lorenzo rivolge lo stesso sguardo da cucciolo a Marco
Lo fa sempre quando vuole ottenere qualcosa.
"Potrei aiutarti io se vuoi" propone Marco
"Grazieee aspetta che vado a prendere la bici. ..come ti chiami?"
"Marco"
"Io Lorenzo.. e se non sei il fidanzato di mia zia chi sei?"
Divento rossa per le domande in discrete di mio nipote
E poi rispondo con "è un mio collega"

Un"ora dopo

Pensavo che Marco mi avesse fatto una sorpresa raggiungedomi qui e avevo paura di escludere mio nipote godendomi la sua compagnia e invece la siuazione è opposta.

Sono io a essere esclusa mentre guardo Marco impegnarsi e spiegare a mio nipote come trovare l"equilibrio sulla bici...dopo parecchie cadute , ha imparato. È bello vedere una figura paterna accanto a mio nipote ma purtroppo non può essere Marco.
Lorenzo poche volte si è confidato con me ma ovviamente soffre per l'assenza di un padre

Quando torniamo a casa, Lorenzo non la smette di guardarmi e ridere
"La smetti di ridere? Che c'è che non va?"
"Zia è simpatico il tuo amico e in gamba..credo che tu gli piaccia"
"Perché? "
"Ti guardava in modo strano..insomma.come un pesce lesso..come in quei film.sdolcinati che ti guardi in tv
e poi hai visto è riuscito a insegnarmi ad andare in bici..quindi probabilmente riuscirà con te a spiegarti come portare l'auto..è questo è un miracolo per tutti.
Arriverò a scuola e a casa sano e salvo se ci riesce"
"Lo sai che fine fanno le pesti come te"
"No zia dai scusa..."
"Troppo tardi..preparati ad un attacco intenso di solletico"

Lunedì, 13.00
Sono con Marco in un parco.
Ci stiamo ingozzando di hamburger e patatine
"Sai che piaci a mio nipote?'
"Davvero?"
"Si ha detto che sei in gamba e pensa.che potresti riuscire nel miracoli:spiegarmi come guidare un auto."
Marco ride senza freni
"Dai non sono cosi maldestra. Sto migliorando" dico con condizione
"Credo che lo pensasse anche il tizio che hai tamponato ieri..ne sono certo
Hai provato a iscrivere tuo nipote al basket? Per il calcio non è portato ma ha un buon ritmo, velocità ?"
"Dici? Proproo l'altro giorno me ne parlava. Si può sapere come mai passi così tanto tempo con lui? "
Marco torna serio
"Pensavo gli potesse servire una figura..come dire"
"Paterna ...si lo so che a Lorenzo manca la figura del padre...ma non sostituirti..i bambini si affezzionano..e se domani ti scocciasi di me"
Marco mi passa un braccio dietro la vita e mi stringe a lui.
"Impossibile. Non mi stancherei mai di te" mi bisbiglia nell'orecchio e mi bacia la fronte.
"Comunque Lorenzo ha un padre..uno Stronzo di padre ma lo ha e prima o poi lo troveremo"
Marco mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio ed evita di baciarmi
Qualcosa lo turba perché si morde il.labbro.
"Ele ma perché siete andati via da Modena ?"
"Mio padre ha insistito per cambiare aria. Come fai a saperlo? Conoscevi di vista Giada"
"Ehhh ..quando sono andato a Modena, ho parlato con un mio amico di te. Ecco come lo sono. Lui vi conosceva meglio"
Questa notizia scuote Elena
Infatti si stacca dal mio abbraccio e mi guarda speranzosa
"Come si chiama? "

Marco

Che ingenuo sono stato.
Voglio sapere la verità ma non posso fare domande così esplicite.
Alla fine cosa mi costa fare un nome
"Dario"
"Dario drago?? Non ci credo ma ti rendi conto di quanto è strana la vita.
Era uno dei migliori amici di mia sorella
Forse può sapere il nome del fidanzato di Giada...forse sono vicina alla verità"
"Non credo.." temporeggio
"Dai marco..non sarai geloso di lui"
"Sono serio..basta indagare..basta a aggrapparsi al passato...è inutile..non puoi cambiare il corso degli eventi ..il padre potrebbe non volerne sapere più nulla del bimbo...se lo trovi che gli dici? Non puoi fare nulla per aggiustare le cose..
Giada non c'è più"
Cazzo mi rendo conto di aver parlato troppo e di essere stato duro.
Sono un insensibile.
Elena rimane interdetta e senza parole
Gli occhi le diventano lucidi e si alza di scatto.
"Me lo ricordo benissimo da sola che Giada non c'è più..."
Vedo Elena risentita e amareggiata.
Si alza di colpo ma intuisco che vuole allontanarsi così le fermo il braccio
"Dai scusa..sono stato indelicato."
"Lasciami in pace " urla provando a svincolarsi
La tiro per un braccio e lei fa resistenza
Riprovo con più forza e riesco ad alzarmi e abbracciarla. La stringo forte a me.
Ho paura che vada via.
La sento singhiozzare e continuo ad accarezzarle il viso e la schiena
Le bacio la bocca togliendole qualche lacrima
"Mi dispiace...sono un mostro..volevo dirti che a volte ho paura che questa caccia al padre di Lorenzo ti serva per trovare un senso alla morte di tua sorella...concentrati sul futuro.
Dare stabilità a Lorenzo...non puoi dargli un padre che non vuole "
"Io voglio solo dirgli quanto fa schifo...scappare con una donna incinta..non farsi mai vivo...non sente il bisogno di conoscere il figlio?"
Più di quanto immagini, dico tra me e me
"Non so che dirti. Ora calmati...ci sono io accanto a te"
Le prendo la mano e le bacio le nocche
"Ci sono sempre io con te..non dimenticarlo"
"Grazie..vuoi vedermi meglio vero?"
"Certo tesoro"
"Eh allora ti prego. .dammi il numero di dario.. "
"Ok ma adesso calmati
Non sopporto vederti piangere e perdonami per prima"

Due ore dopo

Chiamo Dario scongiurandogli di essere vago quando Elena lo chiamerà per sapere della vita privata di tua sorella
"D'accordo..ma tu devi svuotare il sacco...cosa pensi di fare?" mi chiede Dario
"Voglio scoprire perché mi ha mentito e chi è stato...forse con delle prove elena potrà perdonarmi"
"Fai sul serio con lei?"
"Credo di essermi innamorato"
"Amico vorrei vederti. Vorrei sfotterti dal vivo..senti lo hai visto?com'è? "
"Si..si chiama Lorenzo..è un bambino intelligente e sensibile...ha mille sogni e mi fa ridere..l'altro giorno l"ho iscritto a basket e.."
Credo ci continuare a parlare per ore raccontando con entusiasmo di Lorenzo, di quel poco che so e che lo amo già.

Le coincidenze dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora