Capitolo 10

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Elena

Sono raggiante come non mai.
Ho trascorso con Marco le quattro settimane più belle della mia vita.
Marco si è molto affezionato a Lorenzo e viceversa. Hanno un bellissimo rapporto. Anche mio padre ha notato il sorriso che ho ogni giorno e gli ho detto che ho incontrato l'amore .
È felice per me.
Ha fatto molti sacrifici per mantenere me, mia sorella quando era ancora in vita e Lorenzo.
Pensavamo di non farcela e poi è accaduto un miracolo.
Una zia che non conoscevo ha citato nel suo testamento mio padre e i soldi avuti in eredità li abbiamo spesi per permetterci di trasferirci e ricominciare da capo qui a Milano.
È stato difficile avere quelle informazioni sul padre di Marco visto che ho perso i contatti con tutti i conoscenti di Modena ma per fortuna un mio amico è in polizia e mi ha aiutato.
Mi sto truccando con cura perché oggi voglio essere al massimo per festeggiare il nostro primo mese assieme.

Sento il campanello alla porta e credo
sia Marco.
"Lorenzo.. vai tu ad aprire la porta per favore"

Marco

Mi sembra di vivere un sogno.
Ad aprirmi la porta c'è mio figlio.
Elena mi dice che spesso Lorenzo chiede di me. Ogni domenica passo dalla villetta e con la scusa di un bacio a Elena, gioco con lui. Sono le ore più belle della mia vita. Voglio trovare un modo per passare più tempo con lui senza insospettire nessuno.
Intanto sto provando a scoprire la verità sulla nascita di Lorenzo. Ho incaricato il mio amico Dario che e' un investigatore privato di occuparsene.
"Entra Marco" la voce di Lorenzo mi riporta al passato a quando ogni notte aspettavo vicino alla porta il ritorno di mio padre. Non capivo cosa facevo di male perché quando tornava mio padre
era ubriaco oppure mi picchiava con la cinghia della cintura.
Non sono meglio di lui.
Mio padre entrava da quella porta in pessimo stato, io invece non l"ho mai fatto. Chissà quante volte Lorenzo ha sperato che quella porta si aprisse ed entrasse suo padre per dargli la buona notte, gli auguri di buon compleanno e chissà quante delusione ha preso
"Ciao campione come stai?" gli chiedo scompigliandogli i capelli con la mano
"Bene...Marco vieni...ti va di giocare alla play station?...mia zia è una frana"
"Certo vengo..tanto credo che tua zia vorrà parecchio tempo in bagno"
"Credo si stia facendo bella per te"

Mezz'ora dopo

Lorenzo mi ha battuto..incredibile.
Ha mandato il mio giocatore k.o
Non ci credo. Sono stato battuto da un bimbo di otto anni
"Non è possibile. Dov"è il tuo trucco? "
"Niente sono bravo...a te piace mia zia vero?"
"Si perché...?"
"Non la lasciare come mio padre ha fatto con mia madre...è brutto crescere senza un padre"
Mi fa spezzare il cuore quella frase
Vorrei abbracciarlo e dirgli che non sarà più solo, che ci sarò io con lui.
Si forma un silenzio imbarazzante.
"Marco. Andiamo sono pronta"
Mi giro e rimango incantato a guardarla.
Elena ha un vestito rosso fuoco molto aderente sui fianchi che esalta il suo fisico lasciando parecchi centimetri di pelle scoperta.
"Accidenti." riesco solo a dire
"C'è qualche problema" mi chiede ammicante?
Rimango senza parole
"Marco mi sa che oltre a me, anche zia ti ha steso" mi dice sorridendo Lorenzo.
Mio figlio ha ragione da vedere
Con quel vestito addosso. ..elena è. .wow..incredibile. ..meravigliosa...e soprattutto mia..
"Sei bellissima" le sussuro
"Dai andiamo è tardi"
Mi giro verso Lorenzo e noto che è dispiaciuto perché devo andare via
"Voglio la rivincita" gli dico
Subito il suo viso si illumina.
"Certo"
Usciamo dalla camera di mio figlio e alla porta d'ingresso vedo un uomo in piedi. Capisco che è il padre di Elena.
Sono preoccupato ma provo a calmarmi ripetendo che non può conoscermi..Giada non ha mai parlato di me con nessuno. La nostra storia era in segreto.

"Mi sa che ci tocca a fare le presentazioni" mi bisbiglia nell'orecchio
"Papi lui è Marco. Lavora con me"
"Piacere signore de bari..sono marco salvati"
Il viso del padre dapprima rilassato diventa bianco come un cencio
Mi fissa in cagnesco e guarda la figlia preoccupato.
"Papà lui è la persona di cui ti parlavo"
"Stai scherzando vero??"
Merda...sa chi sono!!!

Elena sorride. Pensa che il padre stia scherzando
"Dai papi smettila di andartene in paranoia ..sono grande e vaccinata"

"Tu non esci con questo verme.." mi dice puntandomi contro il suo sguardo di fuoco
"Suo padre era uno spacciatore...e lui non è diverso" aggiunge
Sono contento che mi consideri un verme solo per quello ma le sue parole comunque mi feriscono.
Lo so che è il padre di Elena ma non può insultarmi in questo modo.
Marcio verso di lui e gli punto il mio sguardo
"Io non sono come mio padre..non si deve permettere. .ho faticato per avere un ruolo onesto"
Elena si interpone tra noi
"Marco lasciami sola con mio padre.
Ti raggiungo dopo"
Lui non sembra volersi spostare
"Marco..ti prego...ci vediamo tra un"ora"
"Ok"
Marco mi bacia sulla guancia e va via

Elena

"State insieme?" Mi chiede.
È chiaro che spera in un no.
Capisco che è preoccupato all'idea  che possa frequentare un delinquente ma non conosce Marco
"Si ed è una cosa seria"
Mio padre è chiaramente agitato e va avanti e indietro. Si siede su una poltrona . Mi siedo accanto
"Papi fidati...se pensassi che fosse pericoloso non lo avrei mai frequentato
Ha avuto una brutta infanzia.
Suo padre lo picchiava a sangue. Le ho viste le cicatrici. Nom ha nulla a che fare con la droga. Credimi"
"Ci sei andata a letto?"
"Non sono cose che ti riguardano.
È attento e premuroso con me.
Mi fa sentire amata"
" Non costringermi a dirti il motivo.
Lascialo.."

Mi alzo di scatto
"Mi hai insegnato che non bisogna giudicare dalle apparenze..che tutti abbiamo i nostri errori alle spalle..
Conosco i suoi"

"Elena sei una bambina ancora..cosi ingenua...dio mio..nemmeno hai idea di cosa ha fatto quell'uomo"
"Lo so..mi ha raccontato che ha preso parte a degli incontri clandestini di boxe o delle guide ad alta velocità.
Non si è mai fatto male nessuno e quando ha capito che era pericoloso ha smesso...ha sbagliato ma era un modo per sfogare la rabbia"
"Lascialo ti ripeto ..è pericoloso per te"
Il suo tono non ammette repliche ma ovviamente non posso accettare ordini su come gestire i miei sentimenti
"Papà non puoi continuare a comandare sulla mia vita...sono grande e matura per scegliere chi frequentare...io lo amo"
Vedo il volto di mio padre sbiancare e continuo
"Si hai capito bene..Lo amo...non mi interessano i suoi errori...ne che cosa ha combinato suo padre perché posso fidarmi del suo cuore"
Mi alzo in fretta e prendo il cappotto
"Ora vado a godermi la serata e non potrai fare nulla per rovinarcela"
"Ti fara soffrire" ribadisce alzando la voce
"Nessuna storia è perfetta...ma per lui vale la pena"
"Ele" il suo tono è decio e serio
Non l'ho mai visto così risoluto
"Ti prego non costringermi a dire la verità"
"Avanti dilla...tanto non potrai fare nulla per farci separare"
"Ti farà soffrire come ha fatto soffrire tua sorella"
Che significa questa frase?

"Papà che vuoi dire?"
"Hai capito bene invece "
Gli vado lentamente incontro.
Avrò capito male
"Hanno avuto una storia?in che senso?"
Papà non mi risponde e la cosa mi fa allarmare.
"Ok non vuoi dirmelo lo chiederò direttamente a lui.."
"Vuoi farti proprio male allora..hai capito bene invece.L'uomo che dici di amare è uno spacciatore, un violento e un codardo..è stato lui.."
Non posso crederci
"Non continuare ti prego...non è vero"
Gli dico in lacrime
Mio padre si alza e mi prende per il braccio in modo brusco.
Lo fa solo quando vuole evitarci delle delusioni e ci rifiutiamo di guardare la verità in faccia.
Ho paura di quello che sta per dirmi
"E invece ora mi ascolti...è lui il verme che ha messo incinta tua sorella e l'ha lasciata"

P.s finalmente la verità è saltata fuori.

Cosa capiterà adesso trs Elena e Marco? ? E soprattutto che ne pensate della storia? Commemtate please :)
Purtroppo non potrò subito scrivere i prossimi capitoli perché tra esami e altro ho poco tempo

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