Capitolo 11

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Il dolore alla caviglia si è calmato dopo che tornati a casa, ho fatto un bagno caldo. Di sicuro era solo una storta, però mi ha impedito di sciare insieme ai miei amici, al rifugio mi sono annoiata e nell'attesa avevo ordinato delle pizzette.
Tutte sui fianchi mi sono finite.
Mio fratello ha portato Teresa a mangiare al ristorante, anche se da fuori non sembra è un tipo
romantico il mio fratellone.
Lui detesta i nomignoli, dalla sua bocca non ho mai sentito parole tipo cucciola, lui dice solo amore, tutto il resto è cringe.
-Ehi, tutto bene?-
Gemma entra in camera mia, sono seduta sopra il letto con il tablet tra le mani. Serena, Silvia insieme a Cucciolo e Matteo sono usciti, credo torneranno più tardi, mentre Totò, Nina e Carmine dovrebbero stare al piano inferiore, non so che programmi hanno.
-Si, vieni...- Le dico battendo la mano sopra la coperta.
-Oggi è stato bellissimo sulla montagna, peccato che non sei venuta ti saresti divertita-
-Già...di certo non è stata colpa mia- Le dico guardando la mia caviglia, anche lei la osserva.
-Fa ancora male?-
-Adesso non più...il bagno caldo è servito a qualcosa-
-Cosa è successo?-
Alzo le spalle in verità non lo so nemmeno io, ho pensato per tutto il tempo in cui sono stata da sola al momento in cui ho preso la storta, e non riesco ancora a darmi una spiegazione.
-Stavo giocando a palle di neve, mi sono allontanata un poco non troppo...Nina poi mi ha spinta
e sono caduta. Mi ha detto che non mi aveva riconosciuta...-
Lo sguardo di Gemma si acciglia. -Non è una giustificazione sai?-
-Non l'ha mica fatto apposta...-
Gemma sospira, è strana, forse non mi sta dicendo qualcosa.
-Che tieni?-
Prima che scendessimo dalla montagna l'abbiamo sentita litigare con Carmine, quando sono tornati lei non ha detto niente, ma sapeva che li avevamo sentiti-
Forse il rumore che ho sentito tra gli alberi, potrebbe essere lei, e se è così ha visto che io e Carmine, stavamo per baciarci-
-Credo ce l'abbia con lui perchè vuole lasciarla, insomma...sapeva che non è un tipo da storie lunghe-
-Glielo avevo detto di non innamorarsi di lui...-
-E tu sei innamorata?-
Aggrotto le sopracciglia fingendomi sorpresa, lei invece schiaffeggia le mie mani dicendo che sa tutto.
-Sai che cosa?- Chiedo come per conferma delle sue teorie.
-Che tu e Di Salvo vi amate- Dice lei sorridendo con malizia, subito guardo verso il corridoio per la paura che qualcuno possa ascoltare i nostri discorsi, Gemma invece è tranquilla.
-Sono tutti di sotto...non avrei detto niente in caso contrario-
Appoggio il tablet sopra il comodino, lei chiude la porta del tutto, capisce che non mi sento sicura a lasciarla aperta.
-Noi non ci amiamo Gemma...- Le dico con sguardo sfuggevole, lei scuote la testa divertita dalle
mie parole.
-Scusami...ma non ti credo. E poi insieme...mi piacete-
-Come hai detto tu lui...non è un tipo da storie lunghe-
-Con le altre magari, con te...è diverso-
Mi è un pò difficile darle ragione, ho ancora i miei dubbi su di lui, giochiamo cercandoci ma amarci...non lo so.
La porta viene spalancata e Nina entra in camera seguita da Silvia.
-Ancora non sei vestita?- Dice Silvia a Gemma, lei sbuffa e si alza, con un bacio sopra la mia guancia torna in camera sua.
-E vir e te mover- Urla dal corridoio Silvia a Gemma.
Nina si siede sopra il letto occupando il posto che era di Gemma, ci osserviamo cercando di capire chi delle due parlerà per prima.
-Porto le ragazze in giro, è ancora presto per andare a dormire. Tu che fai?-
-Silvia ij nun teng genij e venì...-
-Ja Rò...vuò sta sol tu ca?-
-Silvia prometto che domani veng cu vuj, ovunque- Le dico sorridendo.
-Ah e va buò, però nun se fa accussì-
-Me facc perdunà Silvietta-
-Nun me chiammà accussì- Lei arriccia il naso, dice a Nina di farsi trovare di sotto tra due minuti.
Quando ci ritroviamo da sole comincio io a parlare, lei è stranamente silenziosa.
-Addo ve port Silvia?- Le dico accennando un sorriso, lei non ricambia anzi il suo sguardo è concentrato sulle pieghe del lenzuolo.
-In un bar quà vicino...se mis ngap e m' truvà a un...-
-Si è accussì...non le farai cambiare idea-
Lei annuisce, minuti dopo alza lo sguardo.
-Per quello che è successo...- Indica la mia caviglia. -...nun te vulev fa mal, me crir Rò?-
-O' sacc Nì...nun l'aggio pensat, però...pcchè nun e' chiammat a fratm, comm ir ritt?-
Nina sussulta ma cerca di nasconderlo bene, però dimentica che io la conosco.
-L'ho cercato ma...non l'ho trovato, e poi vi ho visti tornare-
Ciro era al rifugio come poteva non averlo visto dato che eravamo praticamente lì, a pochi passi.
Ma annuisco dicendole di aver capito.
Silvia la chiama dal piano inferiore, lei sorride, mi bacia la fronte e prima di uscire mi guarda.
-È tutto apposto tra noi?- Chiede Nina osservandomi, ha una strana luce dentro gli occhi, una che non avevo ancora mai visto.
-Certo...raggiungila però, altrimenti viene qua e poi chi la sente-
Nina annuisce subito dopo esce, sento i suoi passi nel corridoio, mi giro su di un fianco appena il silenzio regna dentro la casa. 

E poi...mi innamorai di te [Piecurosa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora