Capitolo 25

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Infilo la cialda del caffè dentro la macchinetta premo il bottone apposito e aspetto che il liquido caldo riempia la tazza, verso poi del latte freddo e un cucchiaino di zucchero. Dei biscotti sono sparsi su un vassoio, li immergo dentro la tazza uno alla volta senza lasciare che si sbriciolino.
Ieri sera quando con Teresa siamo scese in giardino, lei e mio fratello si sono scambiati uno sguardo intenso.
Lui ha notato i suoi occhi rossi nonostante avesse spalmato sul viso del fondotinta e un pò di blush rosa sulle guance, Ciro non è stupido, l'ha presa in disparte e ha voluto sapere.
Lei non lo ha detto subito, ha aspettato che finissimo di cenare e poi con una scusa si sono allontanati, Carmine accanto a me mi ha chiesto il motivo della stranezza di Teresa e io ho detto una mezza verità.
Non potevo rivelargli il vero motivo se per prima non l'avesse detto lei, le ragazze erano troppo prese dai maschi per accorgersi del suo cambiamento, anche Serena che di solito è quella che osserva di più questa volta non ha saputo cogliere i segnali.
Carmine si è sdraiato sopra l'amaca e io non ho perso tempo a fare lo stesso, scherzando mi ha detto che non avrebbe retto il peso di entrambi e invece ci ha sorretti per bene.
Ho appoggiato la testa sopra il suo torace lasciando che il vento della sera ci accarezzasse il viso, abbiamo così potuto vedere mio fratello sbiancare e poi prendere in braccio Teresa, farla roteare per poi stringerla tra le braccia, e in quel momento Carmine ha capito.
Io ho solo sorriso e l'ho baciato, a lui non è servito sentire nient'altro per avere conferme.
Quando poi mio fratello è tornato mano nella mano con Teresa, loro si sono scambiati una stretta di mano e un sorriso, mio fratello imbarazzato e Carmine felice.
-Ehi, come mai sei già sveglia?-
Guardo l'orologio alla parete segna le 10:15 non è proprio presto, ne troppo tardi, la casa è ancora silenziosa.
-Avevo un pò fame...e non riuscivo più a dormire-
-Carmine non ti ha stancata stanotte?- Dice lei ridacchiando prima di versare del latte in una tazza trasparente.
-E tu che ne sai cosa abbiamo fatto?- Rispondo inzuppando altri biscotti nel latte.
Gianni è andato in bagno e al ritorno ha sentito dei rumori provenire dalla vostra camera, ma non solo da quella anche Teresa e tuo fratello non hanno solo dormito.
Annuisco, bevo un sorso di latte. -Loro dovevano festeggiare-
Gemma si tocca le guance divertita, dopo mio fratello Teresa ha rivelato la bella notizia ai nostri amici, non tutti però l'hanno presa bene.
Da Silvia e Edoardo ha ricevuto degli abbracci ma dalle loro facce si poteva notare il loro dissenso, probabilmente credono che Teresa sia ancora troppo giovane per diventare madre.
-Ancora non ci credo che Teresa sia incinta-
-Perchè no?-
-Va ancora a scuola Rosa, come potrebbe far coincidere gli studi con un bambino?-
-Lei non è sola Gemma, ha me e mio fratello-
-Certo, e anche noi le staremo accanto. Però penso anche alla sua famiglia, hai sempre detto che loro non vedono di buon occhio tuo fratello-
-No, infatti...suo padre a Ciro lo schifa-
-Perchè non lo conosce, se si fermasse a farlo cambierebbe idea su di lui-
-Difficile è farglielo capire Gè...Teresa ci ha provato tante volte, lui però è irremovibile. Pensa che siamo solo dei camorristi, non vuole mischiarsi con il nostro sangue-
-Spero che cambi idea prima o poi, anche perchè tra nove mesi diventerà nonno-
Io e Gemma ridiamo e continuiamo a mangiare, poi ad un tratto mi ricordo di cosa ha comprato in autogrill e le chiedo come è andata con Gianni. Lei arrossisce e nasconde il viso dietro la tazza, cerca di fare la preziosa ma alla fine mi racconta ogni cosa, esclusi i particolari, quelli non voglio sentirli.
-È stato bello, proprio come l'avevo immaginato-
-Sono contenta per te Gemma- Le dico accarezzando la sua mano, lei annuisce e poi uno alla volta scendono Silvia, Leo e Gianni.
Lavo la tazza e la riempio di nuovo con latte macchiato, prendo alcuni biscotti e salgo al piano superiore. 


Carmine dorme ancora, è a pancia sotto e abbraccia il cuscino, il lenzuolo non lo copre interamente ha un paio di boxer blu e una maglietta grigia.
Appoggio tazza e biscotti sopra il comodino, gattono sul letto sfatto fino ad infilare il viso nell'incavo del suo collo.
Lui si muove mugolando come infastidito, e io continuo a punzecchiarlo fino a che è costretto ad aprire gli occhi. Strofina i pugni leggermente copre il viso con entrambe le mani, sbaglia si stiracchia e poi sorride appena nota la mia presenza.
-Buongiorno...-
Allaccia le mani intorno ai miei fianchi, appoggio la mia bocca sopra la sua e rotoliamo tra le coperte. Il suo stomaco brontola smetto di baciarlo ridacchiando, mi siedo mentre lui resta sdraiato, dal comodino prendo la tazza con il caffè latte e i biscotti.
Sbadiglia ancora e poi si siede sistemando il cuscino dietro la schiena, mi ringrazia e inzuppa i biscotti dentro la tazza.
-Come mai sei già sveglia?- Chiede lui masticando un paio di biscotti.
Alzo le spalle e poi rispondo. -Non avevo più sonno, e poi...mi è venuta fame-
-Non sei riuscita a dormire?-
-Un pò l'ho fatto...- In verità per tutta la notte non ho fatto altro che pensare al bambino di Teresa e a mio padre.
Vorrei scacciare quest'ultimo pensiero dalla testa ma non ci riesco, è più forte di me. Ciro non ci pensa, a lui proprio non interessa, mentre Carmine vorrebbe solo che sua madre prendesse una decisione.
-Mi dici che cosa avete architettato voi maschi?-
In autostrada mio fratello ha accennato che insieme a Edoardo hanno organizzato un programma per tutti noi nei giorni in cui resteremo al lago.
Carmine ne a conoscenza ma non vuole dirmi niente, infatti sorride e continua a mangiare. Indispettita mi avvicino ancora un poco ed inizio a lasciare piccoli baci misti a morsi nell'incavo del suo collo, lui mi dice di smetterla e che rischio di far cadere il latte sul copriletto.
-Allora dimmelo e io smetto- Racchiudo il lobo del suo orecchio tra le labbra, lui sospira e rotea lo sguardo.
-Ja pccrè...- Accarezza la mia guancia e io mi ritiro lasciando che finisca la colazione, asciuga la
bocca e si alza, gira intorno al letto entrando in bagno.
Resto nella stessa posizione fino a che Carmine torna con un asciugamano sopra la testa e uno intorno alla vita, lo scrosciare dell'acqua mi ha fatto capire che si è fatto la doccia, e non mi ha invitata a raggiungerlo.
Mi imbroncio appena si siede sopra il letto e lascia cadere l'asciugamano ai suoi piedi, i ricci sono umidi ma non grondanti di acqua.
-Hanno organizzato un escursione in montagna, e poi il pranzo in una locanda del posto-
-E ci voleva tutto questo tempo per dirmelo?- Sbuffo a Carmine mentre lui sorride trascinandomi sopra le sue gambe, cerca di farmi ridere ma io trattengo il broncio.
-Dopo ieri sera credo che tuo fratello abbia cambiato idea-
-Teresa di sicuro non verrà...-
-Giusto...e scommetto nemmeno tuo fratello- Avvicina i nostri volti mordendo il mio labbro.
-Probabile...lui non rischierà di nuocere la salute di Teresa-
Carmine accarezza la mia schiena da sopra il pigiama, avvicina i nostri volti annusandomi prima il collo, lascia un bacio lungo la linea della mandibola e poi mi bacia.
-Diventeremo zii sarà divertente- Dice lui ridendo, bacia la punta del mio naso mentre io mi metto seduta bene sopra il suo bacino, graffio piano la pelle della sua pancia senza fargli male, lui porta le mani intorno ai miei fianchi.
-Chi ti dice che lo diventerai anche tu?- Inclino la testa di lato guardandolo divertita.
-Perchè noi staremo insieme per sempre, e poi magari...potremo dare un cugino al nostro nipotino-
Carmine sussurra queste parole con lentezza, stringe le mani mettendosi seduto, avvolgo le braccia intorno al suo collo per annullare ogni distanza che ci divide.
Arriccio il labbro scuotendo la testa, i capelli si muovono leggiadri posandosi subito dopo sopra le spalle, infilo le dita tra i suoi ricci tirandoli appena lui alza la testa esponendo il collo alla mia bocca famelica.
-Sei così convinto che avremo dei figli insieme...-
Carmine porta una mano tra i miei capelli quando inizio a lasciare dei morsi lungo il suo collo, socchiude gli occhi beandosi dei miei baci per poi catturare la mia bocca, e spingermi con la schiena contro il materasso.
-Noi li avremo ne sono convintissimo-
-Addirittura...- Rispondo circondando le gambe intorno ai suoi fianchi.
Lui annuisce sfilandomi la canottiera, sotto non indosso il reggiseno, non lo metto mai quando dormo non sempre almeno. Scherzando dice che faremo l'amore così tante volte che prima o poi ci scapperà un bambino.
-Non puoi ingravidarmi senza il mio consenso- Sposto il viso di lato sottraendomi ad uno dei suoi baci.
-Ricordi la promessa che facemmo da piccoli?-
Quella di restare sempre insieme malgrado le avversità, le distanze che avremmo di certo avuto un pò per gli studi o per il lavoro quando arriverà, e per tante altre cose. All'epoca ci sembravano giusti come obiettivi, adesso invece ripensandoci sembrano quasi delle promesse tra due sposi.
Annuisco dicendo che ricordo bene cosa dicemmo quel giorno, ma le cose sono un pò cambiate da quel momento.
-So di non aver mantenuto tante promesse, di aver fatto sbagli su sbagli però di una cosa sono certo...- Bacia la mia fronte carezzando il mio viso con tenerezza.
Gli chiedo di cosa è certo, lui sorride mostrandomi i suoi denti perfettamente bianchi e risponde con essermi innamorato di te.
Lo bacio e non solo una volta, ma due poi tre, poi quattro e così via fino a ritrovarci completamente nudi con i nostri corpi che bramano un contatto più profondo.
Siamo fiamme che ardono impazienti di toccarci, insieme scateniamo più di un incendio, non riusciamo a placarci e vogliamo sempre troppo fino a sentirci sazi l'uno dell'altro. 

E poi...mi innamorai di te [Piecurosa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora