Capitolo 24

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Con il vento tra i capelli e il finestrino calato mi sono goduta il viaggio in auto fino al primo autogrill, dove ci siamo fermati perchè avevamo tutti bisogno di usare il bagno e mangiare qualcosa. Per le vacanze di primavera insieme a mio fratello, abbiamo affittato una baita tra le montagne con vista lago, dal sito Ciro ha letto che c'è la possibilità di affittare una barca in modo da poter fare il giro del lago e nell'eventualità anche il bagno.
Gemma ha controllato il meteo di tutta la settimana, il sole sarà predominante in cielo permettendoci di divertirci prima del rientro a scuola.
Spingo il carrello della spesa verso il reparto snack e bibite, di sicuro la casa non sarà provvista di cibo e per questo sarà meglio fare rifornimento prima di arrivare a destinazione.
Scorgo Gemma guardare alcuni prodotti sopra uno scaffale, mi avvicino piano e noto che arrossisce appena si accorge di me.
-Ehi, che hai?-
-Ehm...niente, stavo solo dando un occhiata in giro-
Dal modo in cui sposta i capelli indietro e da come arrossisce, non stava guardandolo cose futili, osservo dove era prima e ridacchio per il modo in cui si sta vergognando.
-Guarda che non ce da imbarazzarsi, se vuoi comprarli e pensi di usarli fallo- Le dico indicando le varie scatole sopra lo scaffale.
-Rosa io...non è come pensi-
-Con Gianni è una cosa seria?-
-Potrebbe...lui mi piace, e non lo abbiamo ancora fatto. Pensavo che in questi giorni il nostro rapporto potrebbe salire di un livello-
-Ascolti un pò troppo i discorsi di Silvia ultimamente-
-Non prendermi in giro...-
-Non lo farei mai, e se proprio sei indecisa, ti consiglio questi sono i miei preferiti-
Le dico prendendo una scatola rossa, lei la nasconde dietro una confezione di carta igienica dicendomi che non vuole che gli altri lo sappiano. Mi da le spalle correndo verso la cassa adesso libera, scuoto la testa continuando a fare la spesa per ritrovarmi ad appoggiare i prodotti uno alla volta sopra il rullo.
-Serve una mano?-
Carmine arriva alle mie spalle, annuisco e lui mi aiuta a mettere le bibite nei vari sacchetti.
-Hai preso una marea di roba-
-Dovrà bastarci fino a quando andremo via, Edo e mio fratello stanno prendendo la carne-
-Gli altri sono fuori ci aspettano-
Annuisco e dopo aver pagato ci ritroviamo nel parcheggio accanto alla macchina di Carmine e al mini van affittato dai nostri amici.
Quel tirchio di mio fratello non ha voluto partecipare alle spese per affittare un mini van più grande, ed ha costretto Carmine a prendere la sua macchina per raggiungere il lago.
Edoardo ha fatto il cambio alla guida con Gianni, Leo l'amico di Silvia non ha ancora la patente.
Loro sono solo amici anche se lei vorrebbe che fossero qualcosa in più, tutte vediamo quanto sta bene quando sono insieme.
Carmine e Teresa hanno dormito a casa nostra in modo da avere più tempo per prepararci e arrivare all'appuntamento con i nostri amici.
Ciro si rimette alla guida dando il cambio a Carmine, lui si siede dietro con me appoggio la testa sopra la sua spalla, bacia la mia fronte e poi chiude gli occhi. 


Quando abbiamo scoperto della relazione dei nostri genitori, eravamo sorpresi ma non tantissimo, insomma se siamo andati in quell'hotel un motivo c'era e non avevamo pensato male. Lo dissi a Ciro la sera stessa nemmeno lui ne era sorpreso, ho pensato che se sapeva del bambino sapeva anche della loro relazione segreta.
Ciò che mi ha scossa di più è aver saputo che mio padre non amava veramente mia madre, le voleva bene come un amico o un fratello, ma non come un marito dovrebbe amare la propria moglie.
Carmine dice spesso che le cose tra i suoi genitori non vanno più bene da tempo, forse l'aver scoperto della relazione tra papà e Wanda, farà in modo da farle aprire gli occhi.
E ho il presentimento che non avendo più Pietro intorno, in qualche modo decidano di stare insieme alla luce del sole, e in quel momento Wanda vivrà a casa nostra o saremo noi a trasferirci da lei.
Non sono pronta per questi cambiamenti, lo spirito della mamma aleggia ancora tra le mura di casa nostra, non riesco a mandarla via come se niente fosse per far spazio a Wanda.
Lei mi ha cresciuta fin da piccola, l'ho sempre sentita come una seconda mamma per me e quando io e Ciro ci siamo trovati da soli con papà, lei non ha mai smesso di restarci accanto.
Oltre Magda anche lei sapeva che provavo qualcosa per Carmine, non mi ha mai detto di lasciarlo perdere ma anzi, è stata la prima ad incoraggiarmi con lui, anche quando si comportava male e faceva lo stronzo. Mi ha sempre detto che non assomiglia lontanamente a suo padre, e di vederlo da un altra prospettiva.
Non so come andrà con Pietro, non l'ho mai visto in atteggiamenti affettuosi con Wanda e con Carmine non è stato il più esemplare dei padri. Alzo piano la testa solo per vedere Carmine appisolato, lascio un bacio umido contro la sua guancia cercando però di non svegliarlo, mi piace guardarlo dormire.
Nel sonno è spensierato, il suo respiro è lento e costante. Sorprendo mio fratello a guardarmi dallo specchietto retrovisore, lui sorride e io anche Teresa al suo fianco ha abbassato un poco il sediolino per poter dormire fino all'arrivo.
-C' stai pensann Ro?-
-A papà...- Rispondo con un debole sospiro.
-Nun te preoccupà p' iss, a semp saput chell ca facev-
-Comm fai a sta accussì tranquill...-
-Iss vulev ben a mammà, e a rispettav e chest nun e dubità mai-
-Però a Wanda la vulut nu poc chiù ben-
-O' sacc però nun decidimm nuj a chi o' cor nuost apparten- Nel dire queste parole lancia uno sguardo a Teresa, toglie la mano dal cambio per accarezzarle il viso, lei si muove leggermente sistemando meglio il cuscino sotto la testa.
E poi sposta lo sguardo su Carmine, e così faccio anche io prima di appoggiare di nuovo la testa contro la sua spalla.
A Ciro non importa chi nostro padre ami, anche se questa è la donna del suo migliore amico, a lui basta che papà sia felice.
Lo voglio anche io, davvero, ma non so se riuscirò a vederli insieme tutti i giorni.
Carmine alza il braccio circondando le mie spalle, si è svegliato, appoggio le mani sopra il suo torace e ci baciamo prima di finire sdraiati sotto lo sguardo scocciato di mio fratello.
A lui da fastidio quando ci baciamo nella sua macchina, sapesse cosa abbiamo fatto io e Carmine quì dentro, darebbe di matto.
-Sono comodi i tuoi sedili...- Biascica Carmine tra i baci, gli dico di fare silenzio mentre colpisco
piano le sue mani.
Mio fratello aggrotta la fronte, cambia marcia e gira in una stradina sterrata circondata ai lati da fitti alberi, siamo quasi giunti alla meta.
-Di Salvo c' stai dicenn?-
-Non voleva dire niente Cirù...-
Carmine morde il mio collo e io socchiudo gli occhi, mi accarezza la nuca e dice che le bugie non si dicono e che per questo dovrà sculacciarmi appena arriviamo.
-Se avete fatto qualcosa nella mia macchina io...-
Teresa sbadiglia e tira su le braccia stiracchiandosi, chiede se siamo arrivati interrompendo mio fratello. Io e Carmine ridacchiamo rimettendoci seduti ma non allontanandoci, Teresa ci guarda e chiede se ha dormito parecchio.
-No, non troppo il giusto-
Ciro parcheggia davanti alla baita i nostri amici poco dietro di noi fanno lo stesso, scendiamo tutti dalle auto sgranchendoci le gambe per le lunghe ore trascorse in macchina. 

E poi...mi innamorai di te [Piecurosa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora