Capitolo 22

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-O' saj che na bugia, pccè faj accussì?- Dico a mio fratello vedendolo scosso, se veramente io e Carmine fossimo stati fratelli, i nostri genitori non ci avrebbero lasciati stare insieme.
-Ce sta na cos ca vuj nun sapit-
-È na cos grave?-
-Chist nun è o luogo p' ne parlà-
Mio fratello mi sta facendo spaventare, è così serio e mi guarda furioso. Gli chiedo scusa rivelando di averlo detto solo a Nina, lei aveva giurato che avrebbe mantenuto il segreto ma evidentemente mi sono sbagliata, non avrei dovuto fidarmi di lei.
-Mo nun ce pensà-
-Ce stann guardann tutt' quant...- Dico a mio fratello sentendo ancora i bisbigli intorno a noi.
-Nisciun sap nient, so tutt' chiacchiere-
-Ten ragion Ciro, nun sta assentì a nisciun- Carmine avvolge le mie spalle con il suo braccio.
-Allora piccola Ricci come ci si sente a stare sulla bocca di tutti?-
Viola ci raggiunge con dietro di lei Carmela e Nina, lei ha lo sguardo basso.
-Tu dovresti saperlo meglio di me-
-Vero, ma adesso è di te che parlano-
-Sono solo bugie...-
Con la coda dell'occhio guardo Carmine accanto a me, i nostri compagni ci osservano ancora ma non per molto, appena la campanella suona tutti dobbiamo entrare nell'edificio.
Carmine mi stringe il polso mentre sto varcando la soglia del cancello, aggrotto la fronte e lui indica la sua macchina.
-Non entriamo a scuola?- Dico seguendolo, mio fratello ci segue.
-Oggi no, abbiamo una cosa più importante da fare-
Confusa entro nella sua auto, Carmine guida allontanandosi dalla scuola. Riconosco il tragitto è quello per andare a casa sua, nel vialetto vedo la macchina di papà parcheggiata accanto alla moto di Pietro, il padre di Carmine.
-Che ci facciamo quì?- Chiedo lasciando lo zaino dentro la macchina, lui dice solo che i nostri genitori ci stanno aspettando.
-E chiammat tu a papà?-
Mio fratello annuisce dice che dopo il gossip a scuola, è arrivato il momento per noi di sapere, ed è per questo che ha mandato un messaggio a nostro padre dicendogli di andare a casa dei Di Salvo.
Pietro non è in casa ma al suo posto in salotto troviamo Wanda e mio padre, lui ha un bicchiere di vodka tra le mani, mentre lei è seduta su una delle poltrone presenti nella stanza.
-Ciro cia ritt che succies a scol- Dice Wanda accogliendoci in casa, indica il divano e io mi siedo accanto a Carmine.
Papà è silenzioso, da che ho memoria non lo è mai stato, forse rivangare il passato per lui non è facile. Quando era giovane prima di sposare mamma, ha avuto una storia con Wanda. Sono cresciuti insieme, erano amici come lo siamo io e Carmine, poi si sono innamorati come abbiamo fatto noi e papà raccontò a me e Ciro che volevano sposarsi.
Però non lo hanno mai fatto, nelle loro vite entrarono Pietro e mia madre, da quello che ho capito sconvolsero i loro piani.
Wanda fu promessa a Pietro e vani furono i tentativi di dissuadere quest'unione, alla fine lei dovette rinunciare all'amore per la famiglia. Papà sposò un altra donna, e da quel matrimonio siamo nati io e mio fratello, e da Wanda è nato Carmine.
Accettare che papà fosse innamorato di Wanda e non della mamma non è stato facile, per un pò l'ho odiato, riuscivo a scorgere la sofferenza sul volto di mamma e sapevo di non poter fare niente per lei. Carmine è sempre stato accanto a me, anche quando la mamma si è ammalata e non è più riuscita a guarire.
Lui c'è stato sempre, non mi ha mai lasciata da sola.
-Vuj nun sit frat...o' sapit chest-
Noi ci guardiamo ed annuiamo, è ovvio che non lo siamo. Non potrei mai essere la sorella di Carmine, sono troppo innamorata di lui...e se veramente lo fossi stata, sarei andata via pur di dimenticarlo.
-Ij e Wanda stevm nziem chest o' sapit- Inizia papà e io lo guardo, gli dico che la storia la conosciamo, siamo a conoscenza del fatto che stavano insieme, però sento che c'è dell'altro.
Ed è un pò strano lo ammetto, e se Pietro fosse quì credo che lo penserebbe anche lui. Entrare in affari con papà non è stato semplice, i primi tempi c'era dell'astio fra entrambi e il motivo era palese, non si sopportavano ma con il tempo sono riusciti ad appianare le divergenze.
-Cosa ci state nascondendo?- Dico loro arrivando al punto.
Entrambi si guardano, dal modo in cui lo fanno capisco che è qualcosa di grosso, intreccio la mano a quella di Carmine, lui mi sussurra di stare tranquilla.
Sua madre prende coraggio e confessa.
-Carmine primm e spusà a patet, ij...aspettav nu figlj- Confessa Wanda e io e lui guardiamo mio padre.
Ciro non lo fa, immagino che sapesse di questo. Mi chiedo però il motivo per cui non me lo abbia detto, forse voleva solo proteggermi, sa quanto ho sofferto quando la malattia ha vinto su nostra madre.
-Avete avuto un figlio insieme...- Chiede Carmine a sua madre, non c'è bisogno di conferme, noi abbiamo un altro fratello.
-Perchè non lo avete detto prima? E dove si trova?-
-Non è importante saperlo- Dice papà rivolto a noi, scambia un occhiata con Wanda ed in quel momento non ci vedo più, non solo ci hanno nascosto una notizia come questa ma addirittura adesso ci dicono che non è importante.
-Si che lo è...insomma ma vi sentite?- Dico loro nervosa, mi alzo dal divano.
-Rosa calmt...- Guardo Ciro incredula della sua calma, o magari anche lui nasconde qualcosa.
-Tu o sapiv?- Ciro annuisce. -E pcchè nun e maj ritt nient?-
-Nun spettav a me farlo-
-Chi è? Comm si chiamm?-
-Si chiama Antonio, tiene ventotto anni e vive al nord. Queste sono le uniche informazioni che abbiamo-
Non ci posso credere, sono confusa e sconvolta da questa storia.
-Perchè lo hai dato via?- Chiedo a Wanda, lei abbassa lo sguardo sulle sue mani, dice che avrebbe voluto tenerlo ma non ha potuto farlo.
-Pietro non lo avrebbe mai accettato...-
-È stat papà?- Dice Carmine un pò confuso, lentamente tutti i pezzi si stanno incastrando al loro posto.
-Sapev co figlj nun er o' suoj e l'ha mis annanz a na scelta- Dice papà cercando la mano di Wanda, osservo il modo in cui sono vicini e sento una morsa alla bocca dello stomaco.
Ho come la sensazione che il loro amore non sia mai finito, anche se hanno sposato altre persone credo che in qualche modo si vogliano ancora molto bene.
-Avresti potuto tenerlo tu...- Dico a mio padre mordendomi la lingua subito dopo, non riesco ad immaginare come sarebbe stata la mia vita se ci fossi cresciuta insieme.
Avrei potuto considerare Carmine come un fratello, ma non l'ho mai visto in quel ruolo e lui anche, noi ci siamo amati fin dal primo momento.
-Nun è accussì facil...ij agg dovut fa na scelt. Patet o' sapev, er daccord pur iss-
Entrambi confessano che hanno scelto di dare il loro bambino in adozione per il nostro bene, seppur siamo nati anni dopo.
Con l'adozione non hanno potuto più vederlo, e l'unica cosa che sanno di lui è che sta bene e che vive con una famiglia benestante. Non posso però immaginare come si sia sentita Wanda all'essere stata costretta a dare via suo figlio, se lo avesse tenuto lei e mio padre probabilmente sarebbero rimasti insieme, e Carmine...
-Che c'è?- Chiede lui sussurrando, accarezza la mia guancia mentre i miei occhi si inumidiscono.
Esco in terrazza lasciando i presenti da soli in sala, l'unico a seguirmi è Carmine, appoggio le braccia sopra la ringhiera cercando di scacciare i brutti pensieri.
-Rò tutt' appost?- Carmine si affianca a me, osserva le mie mani che iniziano a tremare, le racchiude tra le sue lasciando un bacio su di esse.
-Ce pienz si mammet e patm fosser stat nziem, nuj...- Mordo il labbro solo al pensiero, lui mi abbraccia dice che non ci devo pensare ma come posso non farlo.
-I nostri genitori si sono amati, è vero, però noi non siamo fratelli e non dobbiamo preoccuparci-
-Lo so e forse sarò egoista a dirlo ma...sono felice che abbiano sposato altre persone- Faccio un debole sorriso, Carmine sfiora la mia guancia porta i capelli dietro l'orecchio e poi ci baciamo.
Non voglio rientrare in sala, dal terrazzo vediamo Pietro tornare Carmine sussurra al mio orecchio di seguirlo, io annuisco e stringo la sua mano. Dalla tasca dei jeans prende le chiavi dell'auto, non gli chiedo nemmeno dove andiamo, incontriamo suo padre all'ingresso dice a Carmine di stare attento e a me fa un cenno del capo.
Pietro non sarà stato il più esemplare dei genitori, ma lui vuole bene a Carmine e nel profondo prova dei sentimenti per sua moglie. 

E poi...mi innamorai di te [Piecurosa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora