Capitolo 6

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È passata una settimana e io sono riuscita a stare lontana da Di Salvo, tutte le mattine è venuto a scuola insieme a Nina, mentre io con mio fratello. I nostri amici non sembrano essersi resi conto della distanza che ho preso da lui, eccetto mio fratello e Gemma.
Loro lo hanno notato ma io ho fatto l'indifferente dicendo che non c'è niente che non vada.
Non mi importa della loro opinione se voglio che il mio rapporto con Nina non si rompa, devo prendere le distanze.
E poi è meglio così, mi sentirei troppo una merda a lasciarmi baciare o toccare come è successo giorni fa, sapendo che lui è impegnato.
In questa settimana non ha provato a parlarmi come a scuola quando mi sono seduta accanto a Gemma, anzi è apparso piuttosto indifferente e io invece mi sono illusa di nuovo, pensando che di me gli importasse qualcosa.
Per questo ho deciso di allontanarmi, sia per Nina che per me. 


Ciro tornò piuttosto tardi dopo che lo vidi andare via in motorino insieme a Edoardo, pretesi di sapere che cavolo avessero combinato quei due, e lui disse solo che hanno dato una lezione ad un ragazzo del Vomero.
Di certo lo avranno conciato per bene.
Lui ha solo detto di averlo fatto perchè gironzolava intorno a Teresa, voleva provarci con lei, e lui gli ha dato un avvertimento.
Ciro è geloso, fin troppo, ma non è per niente pesante come si potrebbe pensare.
Però se gli girano diventa abbastanza vendicativo.
-Che ce fai a cas a chest'ora?-
-E tu? Nun è ascì cu Teresa?-
-Ce sto jenn mo...vien pur tu?-
-Caggia fà o terz incomodo?- Gli dico scherzando.
Ciro non risponde, gira intorno al divano e va a sedersi sulla poltrona accanto al divano, la televisione è accesa su Netflix ma non la sto guardando realmente.
-M' spieg na cos?-
Lo guardo corrucciando la fronte, annuisco però ascoltandolo.
-È succies coccos tra te e Di Salvo?-
La sua domanda mi spiazza, anche se da qualche giorno aspettavo che me lo chiedesse.
-No, che doveva succedere?-
-Rò tu me si sor, t' conosco...nun me piglià p' fess. Ja parl...-
-Ciro è a verità, pcchè tessa cuntà fessarì...-
-Si a fatt o' scem cu te, dimmel...co mett a post ij-
Nascondo un sorriso per quanto sia protettivo il mio fratellone.
-O' sai buon ca me sacc difendere-
Lui annuisce, abbassa gli occhi assimilando le mie parole, ma la frase che esce dopo qualche minuto dalla sua bocca mi colpisce in pieno.
-P' chest te ne si jut, no Rò?-
Sprofondo nel divano decidendo di non rispondere alla provocazione di mio fratello.
Lui ha centrato il punto, forse si o forse no...
Non sono andata via da casa solo per Di Salvo, l'ho fatto anche per provare un esperienza nuova. Volevo cambiare aria, allontanarmi per un pò e poi tornare.
Ma non sono scappata.
Io non fuggo, mai.
-O' saj ca nun è accussì...in parte...-
Ciro sembra capirmi e non ribatte.
-Allor vuò venì cu mmè?-
-E va buò...me vac a preparà. Aspiett cà...-
-Muovt però, nun teng genio e aspettà tropp-
-Vafancul Cirù...- Gli dico prima di salire le scale per andare nella mia stanza. 


Ordino un paio di spritz per me e Teresa, Ciro è fuori a fumare ha il telefono all'orecchio, forse sta parlando con Edoardo.
Mangio un paio di noccioline, Teresa sistema il rossetto sbavato.
-Sabato proiettano un film, ti va di andare al drive in?-
Teresa smette di guardarsi dal suo specchietto, alza la testa aspettando una mia risposta.
-Ma fa freddo...-
-Ma no, e poi sabato danno bel tempo...ho controllato il meteo-
-Siamo a novembre Terè...-
-E ja Rò- Lei sbuffa arriccia il labbro ed io non riesco a trattenere le risate. Beviamo insieme
mentre mio fratello è ancora fuori, ma quanto cazzo durano le sue sigarette.
-L'altra volta ci portammo un plaid, e non dire che non siamo state al caldo-
-O plaid? Over faj?-
-E dai Rosa...non voglio andare in discoteca, non ne ho voglia-
Roteo gli occhi bevendo un altro sorso, mio fratello torna e mi dice di non esagerare. Gli rispondo mostrandogli il dito medio, sentiamo delle risate alle nostre spalle, mi giro per vedere un gruppo di ragazzi e ragazze ridacchiare.
Uno di loro mi guarda con insistenza, Teresa mi punzecchia dicendo di andare a parlare con lui, ma non mi alzo e di certo non le do ascolto, anche se...non è per niente male.
-Ciro si me fatt venì ca p' te cumpurtà commè papà, m' ne vac...to dic, senza problem-
-E finiscila amore- Teresa lo guarda, lancia delle noccioline contro di lui che inizia a fissarla, avvicina le loro sedie e le sussurra qualcosa all'orecchio.
-Mo però nun accumminciat a fa accussì-
-Truovt pur tu nu nammurat accussì nu scass o' cazz a nuj-
Ciro da un bacio a Teresa.
Trovarmi un fidanzato?
Fosse così semplice...di certo non sarei quì insieme ad entrambi.
Mi sento ad un tratto osservata, con la coda dell'occhio guardo alle mie spalle e il ragazzo seduto al tavolo poco distante dal nostro, non ha smesso di osservarmi.
È lui ad alzarsi e ad avvicinarsi al nostro tavolo.
Ciro smette di baciare la sua ragazza per osservare il tipo, capire le sue intenzioni e se necessario, intervenire.
Teresa fa prima di noi, indica la sedia vuota accanto a me, sfoggia un sorriso mentre io assottiglio lo sguardo.
-...ti odio...- Sussurro a lei provocando dei risolini.
-...mi ringrazierai, vedrai... Sussurra a sua volta.
-Si Ciro Ricci vè?- Dice il ragazzo a mio fratello.
-E tu invec chi si?-
-Christian...ci siamo visti al campo da calcio, ma for nun te ricuord e me-
-Ma si, stiv cu chillu scem e Totò. Vien a scola nost è?-
Christian annuisce e poi mi guarda, sia Ciro che Teresa lo osservano, io fingo indifferenza fino a che è lui a parlarmi.
-Christian piacere- Allunga la sua mano verso di me. -Tu sei Rosa vero? Ti ho vista a scuola, volevo fermarti ma eri sempre con un ragazzo...-
Porgo la mia mano, alzo un angolo del labbro.
-Solo un amico...-
-Bene- Dice lui attirando l'attenzione di mio fratello.
Iniziamo a chiacchierare con lui, ordiniamo altri aperitivi con qualcosa da mangiare.
I suoi amici vanno via ma prima si fermano al nostro tavolo, dicono a Christian che si sentiranno nei prossimi giorni per programmare il prossimo week end, dato che tutti sono impegnati per questo fine settimana.
-Scusa ma vieni con noi se non hai altro da fare- Dice Teresa beccandosi un'occhiataccia da parte mia.
So cosa ha in mente e penso che dovrò fare quattro chiacchiere con lei, più tardi.
-Non vorrei essere di troppo- Risponde Christian a Teresa.
-Ma smettila, non sei di troppo e poi puoi far compagnia a Rosa, che è da sola-
Tiro un calcio sotto il tavolo a Teresa.
Lei lancia un urlo dicendo però di aver sbattuto la gamba sotto il tavolo, ma sia mio fratello che Christian ridono.
-Vuoi che venga?-
-Un drive in all'aperto a novembre, è folle, ma si...vieni-
Non potevo di certo dire il contrario, non mi sembrava educato.
Ce l'avevo praticamente a fianco. 

E poi...mi innamorai di te [Piecurosa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora