capitolo 3

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Ed andò in cucina e prese una teglia.

"Posso aiutarti?"dissi entrando in cucina.

"Certo"rispose.

"Cosa vuoi cucinare?"

"Un tacchino arrosto"

"Ok, allora cominciamo"

***

Dopo aver pulito e condito il tacchino Ed lo mise in forno.

"Nel frattempo che si cuoce guardiamo un film?"

"Ok"dissi dirigendomi nel soggiorno.

Ed accese la TV, mise un film e ci sedemmo sul divano.

"Che film è?"

"In time"disse mostrandomi un bellissimo sorriso.

Subito dopo che il film iniziò, il rosso non faceva altro che guardare me anziché il film.

"Cosa c'è?"chiesi imbarazzata.

"Niente"disse rivolgendo per la prima volta il suo sguardo allo schermo della TV.

Proprio nel bel mezzo del film sentimmo uno strano odore proveniente dalla cucina.

"Cos'è questa puzza?"

"Oddio l'arrosto!"disse correndo verso la cucina.

Già! Mi ero totalmente dimenticata del tacchino. È che il film era così coinvolgente, ma in realtà penso che siano stati gli occhi di Ed su di me a farmelo dimenticare.

Andai in cucina ad aiutare il rosso e quando uscimmo il tacchino dal forno era totalmente bruciato.

"Ordiniamo una pizza?"disse grattandosi la testa imbarazzato.

"Ok"dissi ridendo.

"Non è poi così divertente per il mio stomaco"disse anche lui ridendo.

"Siamo dei pessimi cuochi"continuai

Ed prese il cellulare e chiamò la pizzeria.

"La pizza arriverà tra meno di mezz'ora"disse dopo aver chiuso la chiamata.

Nel frattempo che aspettavamo la pizza, ci sedemmo sul divano e cominciammo a parlare del più e del meno.

"Allora...quanti anni hai?"

"14, tu?"

"Emm...24"disse ridendo per la differenza di età.

Cosa? 24 anni? Ma se sembra un sedicenne!

"Sul serio?"

"Già"

"Visto che hai 24 anni devi avere per forza un lavoro. Che lavoro fai?"

"Emm...ecco...il mio non lo chiamerei proprio lavoro"

"In che senso? Sei un ladro? Spacci? Fai l'assassinio professionista?"dissi troppo velocemente.

"No, no! niente di tutto questo! Vedo che tu pensi sempre male della gente"disse ridendo

"Scusa"dissi arrossendo

"Non importa, forse è meglio che te lo dico. Faccio il cantante"

"Forte! Deve essere bello cantare nei locali"

"No, non hai capito. Io sono un cantante. Canto negli stadi e nelle arene di tutto il mondo"

"Cosa?"dissi incredula.

"Si"

"Si certo, ci avevo quasi creduto"dissi ridendo.

"No, dico sul serio"

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