capitolo 14

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Janet's pov

Quel bacio mi stupì molto, non me lo aspettavo proprio ma la cosa che mi stupì maggiormente fu il fatto che beh.. Non volevo affatto staccare le mie labbra dalle sue, ero come ipnotizzata dal sapore che concedevano le sue labbra. Era tutto così perfetto, sembrava una scena di un film... purtroppo però la mia vita non era un film e tutto questo non poteva funzionare.

"Non... non possiamo." dissi allontanandomi da lui.

"Perché no?" chiese sorpreso e anche un po deluso.

"Perché sei ubriaco fradicio, non lo pensi veramente."

"No Jan ti sbagli, tutto quello che ho detto lo pensavo veramente e lo penso ancora."

"Ed non sei cosciente delle tue parole, sono sicura che se fossi sobrio mi staresti già ridendo in faccia."

Lui scattò in piedi e cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza.

"No no no! Come puoi pensare una cosa simile?! Si sarò anche ubriaco ma credimi, tutto quello ho detto l'ho detto soltanto perché io... credo di amarti."

"No, non puoi amarmi Ed. Ne sono sicura, tu non mi ami." dissi abbassando lo sguardo.

"Cazzo Jan!!" gridò gettando un vaso a terra che andò immediatamente in mille pezzi.

Sobbalzai a quel suo gesto e quando se ne accorse si fermò per non gettare anche l'altro vaso. Poi con calma si avvicinò al divano e si inginocchiò proprio davanti a me...

"Tu non mi credi soltanto perché sono ubriaco, non è così? Non mi credi perché nella tua vita hai incontrato solo persone che non ti amavano come meritavi e adesso non riesci ad accettare il fatto che qualcuno ti ami"

"Tu non mi ami."dissi scandendo bene le parole.

"Si che ti amo Jan, ti ho amato quando per la prima volta ti ho vista in quel giardino abbandonato, ti ho amato quando ti ho rivista sotto la pioggia con i capelli bagnati e senza un posto dove andare, ti ho amato quando non riuscivi a mangiare e tenevi stretta la mia mano come se essa potesse in qualche modo darti forza, ti ho amato quando avevi paura del buio e ti ho amato anche quando con un pugno quasi non mi rompevi il naso."disse sorridendo a quel ricordo.

"Ed..."dissi cercando un sentimento nel suo sguardo.

"Jan devi credermi.. è la verità"disse prendendo la mia mano.

"Sono stanca, ne parliamo domani, ok?"dissi per poi alzarmi dal divano.

"Okay..."disse così piano che a stento riuscii a sentirlo.

***

Il giorno seguente fui svegliata dal rumore fastidioso della mia sveglia, quando mi alzai però erano già le 8:00.

"Oddio sono in ritardo!" escamai agitandomi per la stanza.

Ebbene sì, oggi era il giorno in cui sarei tornata a scuola, la routine della mia vita stava ritornando. Presi un paio di jeans e una felpa dall'armadio e dopo essermi piombata di corsa in bagno sospirai sperando di riavere quel briciolo di sanità mentale sufficiente per affrontare la giornata di oggi.

Dovevo solo dimenticare ciò che  successe ieri ma purtroppo la mia mente masochista faceva tutto il contrario. Quel bacio... Mio padre che cercava di farsi perdonare... Tutto questo sembrava impossibile qualche giorno fa.

Oggi mi sentivo particolarmente stanca... non sapevo Neanche da quanto tempo era che non toccavo cibo. L'anoressia c'era ancora e non credevo che se ne sarebbe mai andata ma per me andava bene così, non che mi piacesse, ma ultimamente l'anoressia era l'ultimo dei miei problemi.

Quando uscii dal bagno mangiai una mela, presi lo zaino e la mia giacca e mi incamminai verso scuola.

"Janet aspetta!" sentii quando una mano mi afferrò il polso.

"Ti accompagno io"disse una voce familiare.

Quando mi girai però non era Ed... Era Harry.

"Harry?"

"In carne e ossa" disse lui

"Come mai mi accompagni tu?" dissi ricordando l'ultima volta che lo fece, era così antipatico.

"Beh... Potresti anche dire grazie una cosa volta tanto"ribatté.

A quanto pare era ancora antipatico, cosa mi aspettavo?

"Si, si ma perché?"

"Perchè ieri sera Ed mi ha chiamato dicendo che avrei dovuto accompagnarti a scuola io e adesso mi tocca ubidire a quella testa aranciata."

Ma perché Ed frequentava gente come lui?

"Ah.. ieri sera?" chiesi cercando di nascondendere l'imbarazzo.

"Già, all'inizio non l'ho preso sul serio perché era molto ubriaco però mi sono detto -vacci comunque, non si sa mai-" si fermò un attimo per strantonare il suo ciuffo con una mano come suo solito fare. "E a quanto pare non mi sbagliavo"disse mostrando uno dei suoi sorrisi accompagnato dalle fossette.

"Direi di sì" dissi facendo appello a tutte le mie forze per non sorridere anch'io come una stupida.

Durante il tragitto Harry si arrabbiava con qualunque automobilista si trovava sulla sua visuale mentre io preferivo guardare la città passare velocemente davanti ai miei occhi con la testa appoggiata al finestrino. Poco prima che scendessi dall'auto alla radio trasmisero una canzone di Ed, Afire Love mi sembra che si chiamava.

Harry mi salutò con un cenno della testa e se ne andò via in compagnia della sua auto costosa.

Avevo così paura, cavolo se ne avevo..

"Calmati Janet, cosa potrà mai andare storto?" ripetei a me stessa.

Quando entrai nel vialetto della scuola gli occhi di tutti erano su di me, abbassai lo sguardo e dopo qualche passo avanti ero già in corridoio. Sentivo ancora i loro sguardi, sta volta seguiti da risatine stridule e aereoplani di carta che atteravano sulla mia faccia...
Bel modo di iniziare la giornata, no?

Arrivai in classe giusto in tempo per la seconda ora è mi sedetti all'ultimo banco. Il professore di storia cominciò a spiegare qualcosa, non ricordo cosa, non stavo ascoltando. Guardavo meravigliata la città fuori dalla finestra. Oggi il tempo era bellissimo, Londra era un vero spettacolo, soprattutto con una giornata così soleggiata.

La giornata non fu cosi brutta come mi aspettavo tranne che per la ricreazione, stupii persino me stessa quando gettai il succo alla fragola addosso alla ragazza che mi tormentava sin dal primo giorno che misi piede in questa dannata scuola, mi beccai una sospensione ma sono felice di averla affrontata per una volta. Continuava a dire qualcosa come "Sta lontana da Ed brutto ammasso di ossa!!" oppure "così non fai altro che rovinare la sua carriera" e ancora "giuro che se vengo a sapere che tu e Ed vi frequentate per te è finita!"

Già... La stronzetta era una sua fan. Non c'è fine al peggio.
Non sapevo neanche come si chiama, credo che qualcuno in corridoio l'abbia chiamata Sophia o qualcosa del genere, era molto più grande di me e faceva il 3° anno. Altro che succo alla fragola, avrei voluto tirargli un martello.

Quando uscii da scuola stavo per tornare a casa ma.. Mi fermai un attimo quando vidi l'ultima persona che mi aspettavo di vedere.

"Eccoti qua."disse facendo un passo verso di me.

Credevo che le sorprese per oggi fossero finite.
Mi sbagliavo.

#SPAZIO AUTRICE#

Chi sarà mai?? ;)

Rieccomi qui con un nuovo capitolo!! Spero che vi piaccia <3

Mettete tante belle stelline se il capitolo vi è piaciuto e commentate!!! :)

Noi ci vediamo al prossimo capitolo <3

Ciaoooo!!! XD

- Angy

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