Pensai in fretta in cerca di una scusa abbastanza convincente per andare via da qui, Rimasi fin troppo tempo qui con mio padre e fu gentilissimo per tutto il tempo, non sembrava più lui. L'uomo che avevo davanti non poteva essere la stessa persona che fino a qualche giorno fa mi picchiava, ero sicura che c'era sotto qualcosa. Tutto questo era così surreale, credevo di essere in un sogno. Per una volta nella vita mi è sembrato di vivere una vita quasi... normale eppure sentivo che c'era qualcosa che non andava, chissà, forse non avevo nulla di cui preoccuparmi, forse ero soltanto paranoica.
"Adesso devo proprio andare.."dissi uscendo dalla stanza
"Non così in fretta."ordinò seguendomi in salotto
"Cosa..?"mi pietrificai all'istante
"Non vai da nessuna parte."
"Senza prima salutare il tuo papà" aggiunse subito dopo.
"Oh" cercai di sembrare naturale ma dalla mia bocca uscì solo una risatina nervosa.
Lui si avvicinò a me e con una mano mi scostò i cappelli dal viso.
"Spero che pian piano riuscirai a perdonarmi, so che ti ho fatto soffrire e mi dispiace tanto per questo. Ti ho trattato malissimo e non lo meriti."
"Lo so." furono le uniche parole che le mie labbra riuscirono a formulare.
"Meriti qualcuno che ti stia affianco, che ti faccia da padre... ed io sono disposto a diventare quel qualcuno."
"No papà, non sarà tutto rose e fiori, come non lo è stata la mia vita. Mi dispiace ma proprio non ce la faccio a dimenticare..."
Sospirò e poi disse "Hai ragione... mi impegnerò sodo per riconquistare la tua fiducia anche se probabilmente non mi perdonerai mai e se così fosse non potrei darti torto. Sono una persona orribile."
"Insomma papà, ti sembra tanto?! Quello che volevo era solo una famiglia! Mamma non c'è più, rose se ne è andata e a me non rimane più niente!! Non ho più nessuno, sono sola!!" dissi tra le lacrime
"Non sei sola, ci sono io"
"Oh ma smettila!!" urlai
"Volevo solo che fossi presente nella mia vita non che la distruggessi..."
"Mi dispiace."disse con un filo di voce
Ed's pov
Mi sdraiai sul divano quando immagini di una Janet allegra e spensierata invasero la mia mente. Sorrideva e mi guardava con quel suo solito luccichio negli occhi, quei bellissimi occhi verdi che bastava guardarli per perdersi in un'altra dimensione, era così bella... poi però quel sorriso svanì nel nulla, i suoi occhi divennero spenti e dei lividi cominciarono a marchiare il suo viso. La Janet felice e sorridente che adoro tanto svanì all'istante insieme a quel briciolo di sanità mentale che mi rimase nonostante la quantità d'alcol che avevo in corpo.
Poco dopo la porta di casa si aprì rivelando l'unica persona che volevo vedere in quel momento. Mi alzai di scatto e barcollando mi avvicinai a lei, aveva gli occhi gonfi e rossi ed evitava il mio sguardo, era a pezzi.
"Giuro che se quel pazzo ti ha toccata con un dito io..." iniziai a dire ma lei mi interruppe abbracciandomi forte per poi lasciarsi a un pianto liberatorio.
Il suo sguardo si posò sul mio, mi guardava come se fossi l'unica persona al mondo che potesse capirla senza il bisogno di parlare e in effetti era così. Nonostante le iridi verdi fossero circondate dal rossore causato dalle lacrime, i suoi occhi erano ancora uno spettacolo bellissimo, riuscivano a suscitare in me emozioni mai provate e se in qualche modo avrei potuto far smettere di piangere questa triste ragazza lo avrei fatto ma ero troppo ubriaco per pensare a qualcosa di sensato.
Istintivamente feci la prima cosa che mi venne in mente.
"Vieni qui" dissi invitandola a sedersi suo divano con me.
Per un attimo smise di fissarmi e cominciò a tormentarsi le unghia.
"Allora...mi dici cos'è successo?"dissi mostrando più disinteresse di quanto avrei voluto.
Cercai di sembrare naturale e disinteressato per non dare nell'occhio ma purtroppo i miei occhi mi tradirono, non so da quanto tempo la stavo fissando, ero così perso nei suoi occhi che anche il tempo sembrò essersi fermato...un'altra volta.
"Ed..." sussurrò quasi sul punto di piangere.
Mi avvicinai a lei e gli accarezza i capelli come mio solito fare.
"Non vuoi parlarne?"dissi in tono calmo.
"Veramente no.."
"Okay" sospirai e mettendole una mano sotto il mento le alzai leggermente la testa costringendola a guardarmi negli occhi.
"È così strano il modo in cui abbiamo legato noi due, non credi?"
"Cosa intendi?"
"Beh..dico solo che ci siamo incontrati in un modo piuttosto strano"
"Emm..si ma..dove vuoi arrivare?"
"Il fatto è che...Jan, tu no sai cosa significa felicità... neanche io lo so ma posso dirti che da qualche giorno inizio a provarla" mi fermai un attimo "e sei tu la causa" dissi per poi poggiare le mia labbra sulle sue.
#SPAZIO AUTRICE#
Hehehey!! Ve lo aspettavate??
Ditemi nei commenti cosa ne pensate, mettete tante belle stelline e noi ci becchiamo al prossimo capitoloooo!! Ciaooooo :-)Love ya
- Angy
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Happiness
RomanceLa vita di Janet era piuttosto incasinata, "un po' come quella di tutti gli adolescenti" chiunque potrebbe dire...e beh diciamo che non era proprio cosi. Il suo più grande sogno, anche se poteva sembrare scontato, era quello di trovare finalmente la...