Ieri sera, dopo quel bacio, ci sedemmo sul divano e guardammo un film come sempre. Ed era dolcissimo. Tra l'inizio e la fine del film mi abbracciò circa una decina di volte e poi ricordo di essermi addormentata con la testa poggiata sulla sua spalla.
Quando mi svegliai mi accorsi di essere ancora sul divano, sdraiata con un morbido cuscino sotto la testa e una coperta posizionata sul mio corpo.
Ed non era più accanto a me ma dedotti che fosse in cucina dato i rumori metallici che provenivano da lì."Buongiorno"dissi mettendomi a sedere.
Lui non rispose.
"Tutto ok lì dentro?"chiesi lanciando un occhiata in cucina.
"Si... Si tutto.. OK"rispose col fiatone.
Subito dopo sentii un altro rumore metallico accompagnato da un verso di dolore e non potei fare a meno di ridere.
"Sicuro?"dissi ridacchiando.
"No... mi sono cadute tutte le pentole addosso. Tu smettila di ridere e vieni a darmi una mano."disse appoggiandosi alla porta della cucina per poi mostrarmi un sorriso dolce.
Trattenni una risata e andai ad aiutarlo.
Quando riposizionammo anche l'ultima pentola nello scaffale la sua mano sfiorò la mia e dei brividi percorsero la mia schiena.
Lui mi guardò e sorrise.
"A cosa pensi?"chiesi dato che continuava a fissarmi senza dire nulla.
"Penso che sei bellissima."disse sfoderando un enorme sorriso.
Proprio in quel momento squillò il suo cellulare.
Il suo sguardo si posò sullo schermo e lui sorrise appena. Sembrava contento che quella persona lo avesse chiamato, così tanto che cominciai a sentirmi di troppo.Si portò il cellulare all'orecchio e si diresse in un'altra stanza prima di rispondere.
Ultimamente era un po strano e non riuscivo proprio a capire il perché. Se ne stava spesso da solo e passava ore al cellulare ma chissà, forse era solo emozionato per l'uscita del suo nuovo album.
***
"A dopo Rose"dissi per poi riattaccare.
Avevo chiamato Rose per saperne di più sulla faccenda di mia madre, purtroppo però mi disse che no ne sapeva nulla. Non sapevo a chi rivolgermi. Forse l'unico che poteva darmi una risposta era proprio mio padre, in fondo chi più di lui poteva conoscere la storia di mia madre?
Decisi che sarei andata da lui ma non oggi. So che sembra orribile da dire ma la voglia di rivederlo un'altra volta oggi era pari a zero.
Ero in corridoio, davanti alla porta della mia camera quando qualcuno mette una mano sulla mia spalla facendomi sussultare.
"Ed, hai deciso di farmi prendere un colpo?"dissi ridacchiando.
"Qualcosa del genere"disse ridendo anche lui.
Il suono della sua risata era così dolce e calmo, per niente derisorio, era una di quelle risate spensierate che in pochi hanno.
Poggiò una mano sul mio viso e mi accarezzò la guancia con il pollice.
"Sei cosi bella"disse in un sussurro.
In quell'istante sentii le guance andare a fuoco e abbassai lo sguardo.
"Mi chiedevo se..."disse rompendo il silenzio.
"Se?"chiesi. La mia voce era molto più sottile e fragile di quanto volessi far trasparire.
"Se ti andrebbe di uscire sta sera...con me, intendo...Da soli."disse diventando improvvisamente timido.
"È un appuntamento?"chiesi timidamente, quasi quanto lui.
Non riuscivo a capire cosa ci stava succedendo. Perché diventammo improvvisamente così timidi? Non lo sapevo. Quando stavo con lui niente aveva senso, soprattutto adesso che "stavamo insieme". Avevo paura di rovinare tutto, di perderlo.
"Credo di si"disse sorridendomi.
"OK allora" aggiunsi ricambiando il sorriso.
"Bene"disse per poi dirigersi verso la sua camera.
Poco dopo si voltò di nuovo verso di me e disse: "Sarebbe bello se di dicessi che passerò a prenderti ma non c'è molta strada da fare, quindi..."
"È vero"dissi e ridemmo entrambi.
Entrai in camera mia con ancora quello stupido sorriso sul volto e mi affrettai a scegliere qualcosa di decente da mettere.
Dopo circa 20 minuti passati a fissare il mio armadio in cerca dell'abito giusto ne avvistai uno che attirò la mia attenzione. Era rosa chiaro, corto appena sopra le ginocchia e con un nastro nero che ne contornava il girovita.
Era a dir poco bellissimo. Me lo regalò Rose per il mio 14° compleanno e decisi che quello era il momento giusto per indossarlo.Alle 8:25 Ed bussò alla mia porta e quando l'aprii rimasi sbalordita nel vedere l'immagine che avevo davanti agli occhi.
Lui era bellissimo come sempre. Era elegante quel giorno, non esageratamente ma era comunque elegante. Indossava dei semplici jeans neri e una maglietta bianca con una scritta che non riuscivo a decifrare a causa della giacca blu che la copriva. Era la giacca di uno smoking e devo ammettere che gli stava molto bene, sembrava un vero principe.
I capelli erano sempre i suoi adorabili capelli rossi tenuti su con il gel e i suoi occhi color ghiaccio erano radiosi."Vogliamo andare?"chiese sorridendo.
"Certo"risposi.
#SPAZIO AUTRICE#
Scusate per il ritardo. Ultimamente ho avuto problemi con la rete Wi-Fi e non potevo aggiornare ( sorry <3) spero che anche questo capitolo vi piaccia :)
Love ya <3
- Angy

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Happiness
RomanceLa vita di Janet era piuttosto incasinata, "un po' come quella di tutti gli adolescenti" chiunque potrebbe dire...e beh diciamo che non era proprio cosi. Il suo più grande sogno, anche se poteva sembrare scontato, era quello di trovare finalmente la...