capitolo 12

74 18 0
                                    

Janet's pov

Mio padre mi procurò una vecchia sedia in legno dove mi sedetti e non appena portò due piatti di carne di maiale a tavola l'odore mi invase le narici. Per quanto quell'uomo fosse scorbutico con tutti e pieno di rabbia, aveva un pregio: sapeva cucinare.

Il silenzio aumentava, l'unico rumore udibile era il tintinnio delle forchette sul piatto ma poi si decise a parlare e disse: "per quanto rimarrai qui?"

"Per cena... solo per cena"

Non appena pronunciai quelle parole vidi una venatura di tristezza sul suo viso ma non potevo mica restare e perdonarlo così in fretta, sarebbe stato troppo facile per lui. Dopo tutto quello che mi ha fatto poi...

Ed's pov

Ero disteso sul mio letto e osservavo il soffitto come se ci fosse qualcosa di interessante poi presi una decisione e prima che me ne accorgessi stavo già indossando la giacca. Uscii di casa e mi diressi in un pub molto conosciuto e non appena valcai la soglia la musica ad alto volume mi accolse insieme quel familiare odore di whisky.

Mi sedetti al bancone e ordinai due boccali di birra per poi accorgermi che tutti gli occhi della gente puntavano su me, avvolte tutta questa storia del fama mi dava un po sui nervi. Cercai di avitare quei sguardi indiscreti concentrandomi solo sulla birra quando un'uomo di mezza età mi venne incontro.

"Chi non muore si rivede"disse con un sorriso stampato in faccia.

Bevvi un sorso di birra e lo guardai con aria interrogativa

"Sono Mike...il meccanico"

"Ah" feci svuotando il primo boccale

Non avevo molta confidenza con questo tizio, mi aveva riparato l'auto qualche mese fa ma non siamo mai stati amici.

"Allora...come te la passi?"disse dandomi una pacca sulla spalla

Gli lanciai un occhiataccia per quel gesto e lui tolse subito la mano.

Non ho mai sopportato quel tizio, nonostante lui continuasse a cercare di essere mio amico da quando lo conobbi. Mi dava sempre sui nervi anche solo la sua presenza. Anche adesso mi dava sui nervi, era un perfetto stronzo.

"Non abbiamo molta voglia di parlare, eh?"disse dato che non ricevette la mia risposta

"Tu che dici?" risposi seccato

"Okay amico, calma...me ne vado" disse in modo stranamente lento, evidentemente aveva bevuto parecchio.

"Amico?" il disgusto nella mia voce era abbastanza evidente

Il tizio davanti a me mi guardò con gli occhi iniettati di sangue e con un ghigno disse "ci si vede" ed andò a sendersi ad un tavolo.

Non appena se ne andò mi accorsi che avevo già finito anche l'altro boccale di birra così ne ordinai altri due.

La musica diventò sempre più assordante, cominciavo a non sopportarla più. Bevvi anche l'ultimo boccale di birra e barcollando andai a sendermi ad un tavolo quando una ragazza dai capelli biondo platino e gli occhi circondati da una spessa linea di eyeliner mi si avvicinò.

"Hey chioma rossa, ti va di... divertirti un po?" disse sedendosi sul mio tavolo.

Era davvero una bella ragazza, perché sprecare il suo tempo in pub come questi? Questi posti ti rovinano soltanto come la gente che ci va. Avrebbe potuto conoscere un ragazzo sincero che l'avrebbe amata e magari avrebbero avuto dei figli e sarebbero stati una di quelle famiglie invidiate da tutti se non fosse mai venuta in un pub, ecco perché i pub rovinano la gente. Cazzo! che mi stava succedendo? Avrei dovuto essere a casa mia, con la splendida compagnia di Janet a mangiare un una buonissima pizza e invece mi ritrovavo in quel solito pub a fantasticare su una ragazza e la sua futura famiglia.

HappinessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora