capitolo 19

43 7 0
                                    

Mi svegliai pensando a ciò che successe ieri, non riuscivo a togliermi dalla testa il modo in cui mi guardava, con quel suo sguardo intenso e caldo. Non so bene cosa mi stava succedendo ma io nei suoi occhi ci vedevo la speranza, la stessa che vedevo negli occhi di mia madre.

Quello di ieri fu in assoluto il compleanno più bello della mia vita però oggi, purtroppo, sarei dovuta tornare alla realtà, una realtà in cui io e Ed eravamo soltanto amici. Niente di più.

Scesi rapidamente le scale e quando arrivai in salotto lui non c'era. Di solito ogni mattina lo trovavo seduto sul divano con una tazza di latte a portata di mano e la TV accesa, ma oggi non se ne vedeva neanche l'ombra.

Andai in cucina e non era neanche lì. L'unica cosa che trovai fu un bigliettino attaccato al frigorifero con una semplice calamita, c'era scritto 'probabilmente quando ti sveglierai io non sarò ancora di ritorno, avevo delle cose importanti da fare.

PS: tornerò prima di pranzo.'

Poggiai il bigliettino sul tavolo, presi una mela ed un succo alla pesca e tornai in salotto.

Non riuscivo ancora a capire perché Ed non me lo abbia detto il giorno prima ma non gli diedi colpa per questo, in fondo aveva altro a cui pensare dato che fu proprio lui ad organizzare la festa del mio compleanno.

Fortunatamente oggi era sabato e quindi non sarei dovuta andare a scuola.

Mi sedetti sul divano, guardai la TV e dopo aver bevuto anche l'ultima goccia del succo alla pesca, tornai in camera in cerca del mio cellulare.

Dovevo chiamare Rose, anche solo per sapere come stava. Era da tanto che non avevo più sue notizie e sinceramente mi mancava tantissimo.

Quando finalmente trovai il mio cellulare mi accorsi di avere 5 chiamate perse da Harry così gli mandai un messaggio.

'Hey, tutto bene?'

Poi chiamai Rose che dopo qualche squillo rispose.

"Oddio Janet! Tutto bene? Pensavo ti fosse successo qualcosa"disse alzando il tono della voce.

"Si sto... bene. Mi dispiace di non averti chiamato prima ma ecco... sono successe molte cose in questi giorni."

"Quali cose? Aspetta... tu hai un posto dove dormire, vero?"disse con una voce molto preoccupata.

La adoravo quando faceva così, era l'unica, apparte Ed, a preoccuparsi così tanto per me.

"Si certo. Non preoccuparti, va tutto bene" dissi cercando di tranquillizzarla.

"Oh meno male! Non sai quanto io sia felice per te!"disse così forte che dovetti allontanare il cellulare dal mio orecchio per alcuni secondi.

Mi scappò una risata e poi tornando seria le dissi "Rose non hai idea di quanto tu mi sia mancata"

"Anche tu mi sei mancata tanto.."disse con la voce rotta.

Dopo aver chiacchierato un po' con Rose chiusi la chiamata e mi accorsi di avere un messaggio non letto da Harry.

'Devi venire da me. È importante' diceva il messaggio.

'Cos'è successo?' gli scrissi cercando di mantenere la calma.

Ci mise un po' a rispondere, poi scrisse: 'Niente. Un tizio ubriaco ha preso il mio cellulare e ha cominciato a scrivere cose a caso, non preoccuparti :)'

Non appena lessi quel messaggio sentii una strana sensazione ma mi imposti di ignorarla e di tranquillizzarmi.

Passarono le ore e Ed non era ancora tornato. Cominciai a preoccuparmi davvero.
Erano le 2:00 del pomeriggio, ma dove si era cacciato?

Poco dopo a distrarmi dai miei pensieri ci pensò il campanello squillando svariate volte.

Pensai che fosse Ed, così mi precipitai ad aprire la porta e no... quello che mi ritrovai davanti non era Ed.

"Papà che ci fai qui?"chiesi troppo velocemente.

"Sono venuto a farti visita"disse con un sorriso stampato sul viso.

"Come mi hai trovata?"dissi sapendo già la risposta.

"Mi sono informato"disse facendosi spazio per entrare in casa.

"E poi sai... sei famosa ormai"disse per poi guardarmi con una venatura di rabbia.

"Papà..."sussurai.

"E sai qual'è la cosa peggiore? Che tutti sapevano che abitavi qui con una star, tranne tuo padre."disse guardandomi dritto negli occhi.

"Adesso non fare la vittima, non puoi biasimarmi."dissi distogliendo lo sguardo.

Lui sospirò e poi disse: "Lo so... ma non sono venuto fin qui per dirti questo".

"E perché sei venuto qui?"riuscii a dire.

"Beh.. ieri era il tuo compleanno e volevo farti un regalo"disse cercando qualcosa nella sua valigetta di pelle.

"Ecco, tieni"disse porgendomi quel piccolo scrigno verde che vidi quella volta a casa sua, quello con il nome di mia madre.

Non potevo crederci!

"Ah! Quasi dimenticavo!"disse per poi darmi anche una chiave.

"Grazie..."dissi guardando fisso l'oggetto che tenevo in mano.

"Ho visto come lo guardavi incuriosita la scorsa volta così ho deciso di regalartelo. È il momento che tu sappia la verità."

"La verità? Quale verità?"dissi guardandolo dritto negli occhi.

"Beh... adesso devo andare"disse distogliendo lo sguardo.

Si voltò e se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.

Di che verità stava parlando? Dovevo sapere, dovevo aprire quello scrigno.

Inserii la chiave, la girai verso destra e lo scrigno si aprì rivelando ancune foto.

La ragazza nelle foto però non era mia madre.

HappinessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora