capitolo 10

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"Questo è l'inizio di qualcosa di bello
Questo è l'inizio di qualcosa di nuovo
Tu sei la sola che mi libera da tutto
Tu sei l'inizio di qualcosa di nuovo"

- This (Ed Sheeran)

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Ero sdraiata a pancia sotto, in una posizione che non era delle migliori. Avevo la faccia letteralmente affondata sul cuscino, una sottile coperta che mi copriva fin sopra il bacino lasciando solamente un piede fuori che si infreddoliva appena e la luce dei raggi del sole che penetravano la stoffa della tenda illuminando tutta la stanza.

Dormivo beatamente e posso giurare che anche se in quel momento fosse scoppiata una bomba non mi sarei svegliata affatto, anzi, sarei rimasta a dormire come se non fosse successo niente. Avevo il sonno davvero pesante io, tranne quando morì mia madre. Quella notte ci fu in rumore troppo forte, così forte che persino io riuscì a sentirlo. Era uno sparo. Avevo solo due anni quindi non ricordai nulla di quella notte e quel poco che sapevo, lo sapevo grazie a Rose. Quando poi però le chiesi di dirmi di più su quella notte lei cessò di parlare. Sapevo che mi stavano nascondendo qualcosa ma non avrei mai immaginato che fosse una cosa così terribile. A 10 anni, determinata e intenta a sapere di più sulla morte di mia madre, chiesi a mio padre come fosse morta e lui non preoccupandosi per niente dei sentimenti di una bambina che andava ancora alla scuola elementare mi disse che mia madre fu uccisa da un uomo. Un uomo che rovinò la mia vita e quella di mia madre e che per anni cercai di capire chi fosse senza una risposta. Una risposta, ecco cosa volevo. Solamente una risposta. Mi strappò mia madre dalle braccia quando ne avevo più bisogno. Ero solamente una bambina di due anni, troppo piccola per poter ricordare un solo istante accanto a lei.

Strizzai gli occhi e quando li aprii mi trovai davanti una figura molto strana. Aveva la faccia bianca, due grandi occhi neri, allungati come se qualcosa li avesse bruciati e quindi sciolti e la bocca anch'essa nera e spalancata. Mi ero appena svegliata e non ero in grado di pensare se fosse reale o no così istintivamente diedi un pugno all'immagine.

Il problema fu dopo, quando mi alzai dal letto e vidi Ed stragliato a terra che emetteva dei versi di dolore e che con una mano si copriva il naso e l'altra mano che teneva una mascara simile a quella del film Scream.

"Oh mio dio scusami! Non volevo!"dissi avvicinandomi a lui

Temevo di avergli rotto il naso e quando gli tolsi la mano dal naso e vidi del sangue mi sentii morire.

"Non preoccuparti è solo un po di sangue"disse mentre cercavo di pulirgli la ferita con un fazzoletto.

"Stai fermo qui. Vado a prendere del ghiaccio!"dissi per poi correre verso la cucina.

Ero davvero preoccupata. Che brutta figura poi, non feci altro che comminare casini da quando misi piede in questa casa. Speravo con tutta me stessa che stesse bene.

Quando arrivai in stanza pogiai la borsa col ghiaccio sul suo naso e mi accorsi che stava ridendo.

"Perché ridi? Ti ho quasi rotto il naso"

"È solo che questa scena è così esilarante. Dovrei essere io a prendermi cura di te e invece sta succedendo tutto il contrario"

"Perché dovresti prenderti cura di me?"

"Perché sei piccola"rispose scrollando le spalle.

"Hey! Non sono piccola."dissi fingendo di essere offesa.

"Si che se piccola"disse pizzicandomi la guancia in modo dolce.

"Comunque, si può sapere cosa avevi in mente di fare con quella maschera? Mi hai fatto prendere un colpo"

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