L'inconfodibile odore di terra bagnata invase le mie narici non appena oltrepassai il cancello del loro giardino.
La pioggia cadeva giù come sassi e mi bagnava i vestiti.
Sentivo ancora dietro di me le voci della famiglia Horan che si chiedevano cosa mi fosse successo e mi imploravano di restare.
Il mio sguardo invece era pieno di adrenalina e il sangue pompava fortissimo nelle mie vene.
Qualcosa dentro di me era scattata.
Ero pronta a tutto, avrei affrontato anche l'inferno pur di raggiungere il mio obbiettivo e mi piaceva quella sensazione.
Mi sentivo indistruttibile.Iniziai a correre come se dovessi vincere una maratona e guardai l'ora sul cellulare.
Le '19:45'
Harry aveva detto che lui sarebbe partito sta sera e la casa di Ed non era poi cosi vicina. Dovevo sbrigarmi.
Dicevo di averlo dimenticato ma sapevo che in fondo ogni mio pensiero parlava di lui.
Si, sapevo. Ero soltanto troppo testarda per ammetterlo ma non avevo mai smesso di amarlo, neanche per un minuto.
Ad essere sincera non me ne fregava più nulla di ciò che aveva fatto, si OK, non lo avevo ancora perdonato del tutto ma alla fine tutti noi commettiamo degli errori e su cosa si basano i rapporti se non sulla fiducia l'uno della altra?Sentivo le automobili passarmi accanto con una velocità tale che mi procurò dei piccoli brividi lungo la schiena. Le loro ruote calpestavano le pozzanghere ed esse mi bagnavano le caviglie.
Passo dopo passo la distanza che ci divideva diminuiva sempre di più e in qualche modo sentivo che tutto sarebbe andato per il verso giusto.Ed's pov
Sistemai le ultime cose nella valigia e posizionai essa di fronte all'ingresso. Di solito usavo anche 2 o 3 valige quando partivo ma quella volta era diverso: non avevo intenzione di portare con me stupidi souvenir acquistati qua e là, mi bastavano pochi vestiti e la mia chitarra.
Stavo per andarmene, solo poche ore e sarei salito su quell'aereo mandando a puttane tutto ciò che mi ricordava lei.
Harry diceva che ero cambiato, non mi parlava più da un po e, sinceramente credo che sia stato un comportamento esagerato da parte sua.
Aveva provato più volte a farmi cambiare idea ma io ero sempre rimasto fermo sulla mia idea, non ero così stupido da farmi abbindolare dalle sue stupide ipotesi sul mio rapporto con Janet.
Non me lo aspettavo affatto da lui, era l'unico su cui potevo fare affidamento. E chissà, forse ero cambiato davvero ma che importava. Era la mia vita, le mie scelte e lui non poteva, "non doveva", impormi di fare qualcosa.Presi il cellulare e guardai la foto di Janet sul display: era così bella. Glie l'avevo scattata quella volta che guardammo un film horror.
Ricordo ancora il modo in cui si dimenava su di me quando l'avevo presa in braccio e l'avevo costretta guardare quel film con me; Ricordo ancora quando si addormentò sul mio letto, beata, con quella sua espressione angelica e rilassata; E ricordo, quella dannata voglia di stringerla tra le mie braccia e dormire accanto a lei, svegliarmi con il suo profumo ormai rimasto impresso sulle lenzuola.Scossi la testa per rimuovere quei pensieri dalla mia mente, afferrai la valigia e lasciai la casa chiudendomi la porta alle spalle.
Era definitivo ormai. Lei non mi apparteneva più.
Janet's pov
Eccola, finalmente! La casa di Ed era a pochi passi da me e un incredibile nostalgia mi travolse ricordando tutte quelle cose stupende successe lì dentro.
La porta era chiusa e dalle finestre vidi che tutte le luci erano spente.Mi avvicinai al campanello e lo premetti un paio di volte ma per mia sfortuna non ricevetti alcuna risposta. Avevo fatto tardi, troppo tardi.
Cominciai a imprecare portandomi le mani alla testa quando una voce dietro di me disse:"Se ne è già andato."
Mi voltai e con mia sorpresa vidi Harry a bordo della sua automobile con un bellissimo sorriso stampato in faccia.
"Forza! Salta su. C'è tanta strada da qui a l'aeroporto!"
Non riuscii a nascondere il sorriso che si formò sul mio viso e mi affrettai ad entrare in auto seguita dal suo sguardo.
Finalmente la nostra amicizia stava tornando quella di una volta e stava crescendo sempre più. Ormai non riuscivo più a vedere la mia vita senza Harry, era come un Fratello maggiore per me e adesso che anche lui era tornato a far parte della mia vita non restava che una cosa da fare...
Andare in quel dannato aeroporto.
"Aspettami amore mio, sto arrivando..."
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Happiness
RomantizmLa vita di Janet era piuttosto incasinata, "un po' come quella di tutti gli adolescenti" chiunque potrebbe dire...e beh diciamo che non era proprio cosi. Il suo più grande sogno, anche se poteva sembrare scontato, era quello di trovare finalmente la...