capitolo 23

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"Ecco il mio ragazzo!"sentii dire alle mie spalle.

Quando mi girai lei era già in piedi davanti a noi.

Stavo per aprire bocca per dirle che si stava sbagliando, che forse aveva scambiato Ed con qualcun altro ma fui interrotta quando lei gli corse incontro a braccia aperte.

Tutto questo non poteva essere reale, mi rifiutavo di crederci.

Guardai Ed che era sbiancato ma non provava neanche minimamente ad allontanarla, non la respinse neanche quando lo baciò.
Si stavano baciando proprio davanti a me ed io non stavo facendo nulla per impedirlo. Quella bellissima serata si era trasformata in un terribile incubo.

Scattai in piedi con le lacrime agli occhi e corsi via da quel dannato posto.

Anche quel briciolo di felicità che mi era rimasto era stato distrutto come se niente fosse. Tutti quei sentimenti che diceva di provare, i suoi baci, la sicurezza che mi davano le sue braccia... Non ero ancora pronta a rinunciare a tutto questo.

Correvo senza una meta, i ricordi cominciarono pian piano a tormentarmi la mente e ad ogni ricordo era come ricevere una pugnalata al cuore.

Non riuscivo ancora a crederci. Ed io che pensavo che lui non l'avrebbe mai fatto, pensavo che lui fosse diverso... e invece era proprio come tutti gli altri.
Non volevo perderlo ma più di ogni altra cosa mi dispiaceva averci creduto, aver pensato che lui mi amasse veramente.
Mi sentivo così stupida.

Mentre correvo sul marciapiede scorsi un'ombra a pochi metri da me ma non riuscii ad identificarne il volto a causa delle lacrime che mi offuscavano la vista.

Mi fermai di colpo quando vidi quella figura avvicinarsi sempre di più finché non si fermò proprio davanti a me e... e mi abbracciò.

Ne avevo proprio bisogno, di un abbraccio, uno di quelli sinceri ma a questo punto non ero più in grado di capire cosa era sincero e cosa invece no. Il grande e immenso fuoco che si era creato dentro di me era stato spento da un misera goccia d'acqua. Solo una piccola goccia era riuscita a spegnere il fuoco e adesso anch'io come esso mi sentivo spenta.

"Harry... Ti prego non lasciarmi sola"dissi tra un singhiozzo e l'altro.

"Non lo farò, te lo prometto."disse accarezandomi la schiena.

Ed's pov

Che stupido! Che razza di idiota farebbe andare via la sua ragazza in quel modo? Come avevo potuto? Lei aveva tutto ciò di cui avevo bisogno ed io avevo permesso che se ne andasse così, dal ristorante e dalla mia vita.

L'amavo, cazzo se l'amavo. Avevo fama, soldi e tantissimi fan ma non mi bastava. Io non volevo tutto questo, volevo essere amato e sapevo che anche lei lo voleva... Prima che io rovinassi tutto.

Era così ingiusto, ero appena riuscito a conquistarla e adesso era tutto finito per colpa mia e delle mie stronzate.

Perrie mi stava ancora baciando così l'allontanai anche se era ormai troppo tardi.
Avrei dovuto parlare con Perrie prima che Janet lo scoprisse, avrei dovuto lasciarla e tutto sarebbe andato liscio. Ma no!Da stronzo che ero decisi di aspettare un po'! Certo! pensavo che lei non l'avrebbe mai scoperto ma la paura di perderla c'era, c'era sempre ed io non potevo farci nulla.

"Ma che ti prende?"disse lei lamentandosi.

"Che mi prende?! Avevi promesso che ti saresti comportata come se non mi conoscessi davanti a lei!"le urlai in faccia.

"Andiamo, che vuoi che sia? E poi mi ero stancata di quella ragazzina. Era arrivato il momento, tu non glie lo avresti mai detto"disse sorridendo soddisfatta.

"Glie l'avrei detto se tu non ti fossi intromessa."gli dissi serrando la mascella.

"Oh si certo! È da mesi che va avanti questa storia. Andiamo Ed, quando gli avresti detto di tutto questo? quando?"

"Ma vaffanculo!"dissi per poi uscire dal ristorante.

L'aria fuori era gelida e il vento mi portava i capelli davanti agli occhi.

"Cazzo!"sbraitai lanciando un calcio ad una pianta.

"Ma bravo Ed! Sei proprio un coglione!"aggiunse il mio subconscio.

Mi guardai intorno in cerca dei suoi lunghi capelli castani e dei suoi bellissimi occhi verdi ma tutto ciò che vedevo era una strada buia con alcune persone che parlavano tra di loro.
Lei era andata via ovviamente, il più lontano possibile da me.

Chissà dov'era. La immaginai da sola, su una strada buia e piena di gente ubriaca. Non potevo permetterlo.

Non riuscivo a calmarmi. se le fosse successo qualcosa di sicuro non me lo sarei mai perdonato.

Dovevo trovarla il prima possibile. 

"E se fosse andata da suo padre?"pensai.
No, lei non l'avrebbe mai fatto.
O almeno così credevo.

"Jan! Dove sei Jan!"urlai e alcuni passanti si fermavano a guardarmi come se fossi pazzo ma non mi importava.

Mi guardai intorno un'ultima volta e prima che me ne accorgessi avevo digitato il suo numero sullo schermo del mio cellulare.

Janet's pov

"Grazie ancora per avermi ospitato. Giuro che non ti darò fastidio e non appena troverò un posto dove andare ti lascerò in pace, prometto"dissi per l'ennesima volta.

"Ti ho già che non c'è ne bisogno, non preoccuparti puoi stare qui tutto il tempo che vuoi"rispose sorridendo.

Quando raccontai ad Harry cos'era successo lui non sembrava molto sorpreso, anzi, sembrava saperne più di me. Mi propose di restare da lui per un po' ed io dovetti accettare dato che non potevo tornare da Ed e neanche da mio padre.

Sapevo che ad Harry non davo fastidio ma io mi sentivo un peso ugualmente e decisi che tra qualche giorno sarei andata a cercare un piccolo lavoro da svolgere dopo la scuola così da poter affittare un motel.

Mi sedetti sul divano e cominciai a fissare il vuoto, non sapevo perché ma mi faceva stare bene. Era come se per un attimo potevo scappare dal mondo li fuori per poi finire in un mondo tutto mio dove tutto questo non era reale.

"Tutto ok?" Mi chiese Harry sedendosi a fianco a me.

"No... Per niente."risposi dando libero sfogo alle mie lacrime.

#SPAZIO AUTRICE#

Ecco qui il nuovo capitolo, spero con tutta me stessa che vi piaccia perché ci ho messo una parte di me e so che sembra scontato ma posso dirvi che è così.

Eeee niente, non vi trattengo più, ciauuu!!

Love ya <3

- Angy

HappinessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora