capitolo 30

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La città passava veloce attraverso il finestrino e alcune gocce d'acqua entravano da esso dato che non lo avevo chiuso del tutto. I miei vestiti erano ormai zuppi come lo erano i miei capelli e per finire il mascara che avevo applicato quella mattina era colato sulle mie guance donandomi un aspetto orripilante.

Harry cercava di farmi rilassare dicendomi che sarebbe andato tutto bene, io però non riuscivo a togliermi quell'ansia di dosso.
E se fossi arrivata lì e non avessi trovato Ed? O se invece l'avessi incontrato e lui mi avrebbe riso in faccia? Se non volesse più tornare con me?
Non appena il veicolo si fermò ammirai il grande aeroporto davanti a me e tutte le persone al suo interno, alcune sorridevano soddisfatte magari ripensando alla vacanza appena fatta, altre invece stavano per partire probabilmente per un viaggio di lavoro, lo si capiva dai loro abiti eleganti e dalle loro cravatte formali.
Le vite di tutte quelle persone sembrano essere più sensazionali e felici della mia e chissà, forse lo erano davvero ma da quel momento in poi anche la mia vita sarebbe cambiata: in peggio o in meglio.

Scesi dall'auto seguita da Harry che mi raggiunse subito dopo essersi accertato che la sua costosa automobile fosse chiusa del tutto. (Gli uomini hanno delle strane fissazioni per le loro auto).
Ci addentrammo all'interno dell'aeroporto e fummo subito inondati dalle urla di alcuni bambini e da quella fastidiosa voce robotica che informava i passeggeri che uno dei loro aerei stava per partire.
Il freddo lì era diminuito e questo mi fu d'aiuto per calmare un po' i miei nervi.

Mi guardai intorno e non vidi nessuna traccia di Ed ma cercai comunque di restare calma, d'altronde tra tutto quell'ammasso di gente era praticamente impossibile riuscire a identificarne una sola.
Mi feci coraggio e mi diressi al centro della grande sala cui si trovavano alcune scale mobili e un megaschermo che mostrava gli orari delle partenze degli aerei.

Alzai lo sguardo sul megaschermo e quando lessi l'orario di partenza dell'aereo diretto a Stoccolma rimasi pietrificata.
Avevo solo poco più di 10 minuti per trovare Ed e l'ansia riprese il sopravvento, dovevo fare in fretta, ogni minuto era di vitale importanza.

Quando tornai a guardare Harry mi accorsi che mi stava osservando, forse cercando le parole giuste da dire. Io invece guardavo con occhi sognanti l'immagine dietro di lui: una giovane coppietta felice impegnata in un dolce bacio. Lui le stava fasciando la vita con un braccio, lei invece, teneva una mano sul collo di lui e con l'altra mano gli accarezzava il viso.

"Janet, mi stai ascoltando?"disse Harry riportandomi alla realtà.

"S-si c-certo"risposi posando lo sguardo su di lui prima di ritornare a guardare quella giovane coppia.

"Ma che?.."

Si voltò e spostò lo sguardo nella direzione che indicavano i miei occhi e ritornò poi nella sua posizione iniziale prima di rivolgermi uno sguardo pieno di compassione.

"Vieni qui"disse stringendomi in un caloroso abbraccio.

"Mi manca così tanto..."squittii.

"Lo so, lo so"disse accarezzando i miei capelli.

Quel gesto mi ricordava molto Ed, lo faceva spesso quando mi abbracciava, era il suo modo di rassicurarmi e ci riusciva perfettamente.
Realizzai solo in quel momento quanto mi fosse mancanto e quanto avessi bisogno di lui, non avrei sopportato affatto l'idea di prenderlo un'altra volta e poi ero abbastanza sicura che avesse delle spiegazioni valide per spiegare ciò che aveva fatto. Non era da lui comportarsi in quel modo ed io non gli avevo dato neppure il tempo di spiegare nulla, perciò in parte la colpa era pure mia.

Harry si allontanò dall'abbraccio e mi prese entrambe le mani unendole alle sue.

"Se molto tesa, dovresti rilassarti un po'.."disse allontanandomi da lì.

"Dici sul serio? Tra pochissimi minuti quell'aereo partirà e mi porterà via Ed, come posso rilassarmi?!"dissi quasi sul punto di piangere.

"Vedi? È di questo che parlo, devi smetterla. So come ti senti ma così facendo non fai che gettare legna sul fuoco, ti stai facendo del male Janet."

"Io non capisco... Sei stato tu a dirmi che dovevo fermarlo che dovevo lottare per amore e adesso mi dici che dovrei rilassarmi?"chiesi con la voce rotta dalle lacrime.

"Beh..si. vedi io posso anche starti accanto e darti qualche consiglio ma...non posso entrare nel tuo dolore Jan, nessuno può farlo."

"Qui non si parla di dolore Harry, non provo dolore, è solo uno spazio vuoto che vorrei potesse essere colmato."

"Gia... Non te ne accorgi nemmeno ma è proprio questo che fa il dolore"disse con lo sguardo perso nel vuoto.

Restai in silenzio e ragionai sulle parole dette da Harry. Aveva ragione, nessuno poteva aiutarmi, dovevo salvarmi da sola sta volta. L'unica persona che era in grado di salvarmi mi aveva distrutta, il mio cuore era stato fatto a pezzi da chi l'aveva risanato.

"Ed.."sussurrò lui poco dopo.

"Lo so Harry, so che è lui causa di tutto questo ma puoi anche smetterla di ricordarmelo ogni volta" sbuffai.

"No no.. Ed... è lì"disse indicando un gruppo di passeggeri che stava salendo su un'aereo.

Mi voltai di scatto e quando finalmente lo vidi iniziai a correre velocissimo tra le gente che imprecava quando li spintonavo. Lui non si era ancora accorto di me e dalla velocità con cui correvo non mi ci volle molto per raggiungerlo, quando provai a rallentare però era troppo tardi e gli finì addosso facendogli emettere un verso di dolore per il forte scontro con il pavimento.
Il mio corpo era premuto contro il suo, avevo il fiatone e i miei occhi non cessavano di guardarlo, ed erano lucidi, molto lucidi... Stavo piangendo? Cavolo non me ne ero neppure accorta.

Il suo sguardo diventò preoccupato e confuso, non era affatto la reazione che mi aspettavo.

"Ma che..? Jan?" Disse squadrandomi per bene come per accertarsi che fossi davvero io.

#SPAZIO AUTRICE#

Ciaooooo!! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e mi scuso per il ritardo, è solo che sinceramente preferisco fare un capitolo decente anche se ci impiego più tempo piuttosto che farne uno schifoso in poco tempo. Haha!
E mi raccomando, ditemi nei commenti cosa ne pensate, fatemi sapere quali sono secondo voi gli aspetti positivi e negativi di questa storia, cosa vi ha colpito di più e cosa un po' meno.

See you son,
Love ya!

- Angy

HappinessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora