Leanna
Passarono quattro settimane e non feci altro che combattere, controllare le mie emozioni e cercare di scoprire altre mie capacità, ma non si manifestarono altri poteri. Forse avevo solo quei due poteri, anche se mi sembrò strano e Ares era della mia stessa idea. In più ero riuscita ad avere il completo possesso delle mie azioni, anche se ogni tanto mi capitava di sgarrare.
Imparai nuove mosse e riuscii a gestire la mia forza e la mia velocità resistendo anche di più durante l'allenamento. Oltre a prendere confidenza con i miei poteri, diventai insaziabile di imparare nuovi metodi di combattimento, pensando che quello avrebbe portato alla luce i poteri della schiava, anche se così non fu.
Il rapporto con Moon e Ares era decisamente migliorato, diventando del tutto un rapporto solido, come se niente ci avesse mai tenuti lontani e avessimo vissuto da sempre insieme. Era una bella sensazione e finalmente con loro mi sentivo a casa.
La nostalgia di Gabriel si era fatta sentire praticamente in ogni momento, ma grazie al messaggio di Taira ero riuscita a essere forte e a resistere: un giorno sarei tornata di nuovo da loro ed ero sicura che non mancava molto.
Quel giorno era vicino, me lo sentivo.
Mi misi seduta su un tronco fuori casa a guardare il cielo stellato. Sospirai e pensai proprio al giorno del mio ritorno in Louisiana. Chissà cosa avrebbe fatto Gabriel. Immaginai quel momento chiudendo gli occhi e vedendo la scena: il suo sguardo intenso, il suo abbraccio forte e il suo bacio pieno di desiderio e amore. Due sguardi che si erano separati, che si erano aspettati e che finalmente si erano ritrovati. Sorrisi: avevo tanta fantasia e sognai ad occhi chiusi, godendomi quel film nella mia mente.
«Oggi sei stata brava»
Sentii la voce di Ares e trasalii dai miei pensieri, aprii gli occhi e mi voltai a guardarlo. Era in piedi pochi passi dietro di me con lo sguardo puntato sulle stelle. Sicuramente si stava riferendo all'allenamento di poco prima e mi rese felice sentirglielo dire così apertamente, ma scelsi di rimanere in silenzio a fissarlo. Dopo qualche minuto, iniziai a parlare.
«Ricordo la prima volta... mi dicesti che avrei capito quando sarei stata pronta, e credo che quel momento sia arrivato. Sono pronta. Anche se in qualche modo, ho ancora paura come il primo giorno», sospirai tornando a guardare il cielo.«È normale, Leanna. Ricordi al primo allenamento, le parole che ti dissi alla cascata?» Si mise seduto accanto e mi guardò.
«Aver paura non farà di me una persona debole, bensì una persona viva»
«Esatto. Fai della tua paura la tua più grande forza, proprio perché sarà quella a renderti libera. Non smettere mai di avere paura, se no diventerai indifferente alla vita, insensibile e fredda»
«Non sarebbe meglio diventare insensibili? In questo modo non si rischia di dover provare dolore»
«Non c'è cosa peggiore di spegnere il proprio cuore, e non c'è cosa più terrificante di non poter più provare emozioni, per quanto dolorose esse siano», mi fissò intensamente e tornò a guardare quell'immensità davanti a noi.«Wow! Come fa uno schiavo dell'inferno a dire parole così profonde? Come puoi saperne così tanto sull'emozioni e sui sentimenti?» Lo scrutai sperando di non averlo offeso in qualche modo. Anche perché non era quella la mia intenzione, bensì scoprire da dove derivasse quella sua saggezza.
Ero curiosa e affascinata.
«Ho vissuto». I suoi occhi verde intento brillarono di una luce così profonda da sprofondarci dentro.
Chiunque lo avesse guardato avrebbe pensato fosse inquietante e severo, e quegli zigomi marcati e scavati rendevano più duro il suo essere, ma più lo guardavo e più riuscivo a scovare la sua luce. Una luce così delicata e fragile da poter abbagliare chiunque. Era diverso dagli altri schiavi dell'inferno: una tenebra coperta dalla nebbia, oscura e nascosta da un velo bianco. Ed era proprio quello a renderlo così speciale ed estremamente differente. La nebbia rischiariva quel buio che lo dominava. Solo chi lo avrebbe guardato a fondo, senza soffermarsi all'apparenza, avrebbe scoperto chi fosse realmente. Io lo guardavo, ed era un incantevole mistero.

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Dentro l'inferno
FantasyE SE IL MALE DOVESSE TRIONFARE? Leanna, si ritrova nuovamente in fuga e si avventura verso il suo destino incerto. Lungo il suo percorso, si troverà ad affrontare nuove verità, cambiamenti e scelte difficili che cambieranno ancora una volta il corso...