Leanna
Dopo quasi quattro mesi era arrivato il momento di tornare a casa. Non riuscivo ancora a crederci, ma tra qualche ora avrei aperto le ali e sarei tornata in Louisiana. Mi sembrò talmente tutto un sogno che non riuscii a crederci. Da quando Ares mi disse quelle parole non avevo fatto altro che pensare a Gabriel o al mio passato. Lo avevo desiderato e immaginato così tante volte che mi sembrò tutto così surreale. Ero andata in confusione. Mi turbai e continuai a camminare avanti e indietro per tutta la cucina.
«Leanna, mi stai facendo girare la testa».
Mi voltai a guardarlo e vidi che era ancora seduto sulla sedia ad osservare ogni mio spostamento.
«Sono agitata», mi scrocchiai le dita e continuai a camminare. Sperai che quella mia azione mi avrebbe potuta calmare, magari continuando a muovermi avrei depennato l'ansia e il nervosismo, che sembravano abitare dentro il mio stomaco senza voler traslocare.
«Non devi preoccuparti, andrà tutto bene», sospirò per l'ennesima volta.Lo guardai di sfuggita e notai che era esasperato. Non aveva fatto altro che tranquillizzarmi e rassicurarmi per più di mezz'ora. Mi irritava farmi vedere in quelle condizioni, perché sembravo una ragazzina debole in preda a delle crisi isteriche, ma in quel momento ero destabilizzata. Non mi sentivo più pronta e riuscivo solo a provare timore. Ares si alzò fermandomi dal mio continuo camminare e mi fissò.
«E se dovessi incontrare i miei genitori? Oppure Abby, Spike, o i miei amici... non lo so, potrei parlare, raccontare tutto... però cosa posso dire? Forse, posso spiegare perché sono sparita, inventarmi qualcosa di credibile. Cosa faccio?» Blaterai senza controllo. Parlavo e straparlavo senza dare un senso logico a quello che dicevo. Buttai fuori ogni pensiero che mi passò per la mente senza neanche esaminarlo prima di dirlo. Non sapevo cosa stessi dicendo, avevo solo paura di poter incontrare le persone che tanto amavo e a cui ero stata obbligata a dire addio.
«Calmati!» Alzò la voce e mi scosse le spalle. Mi fece segno di respirare profondamente facendolo insieme a me. Lo seguii e cercai di rilassarmi, anche perché se fossi andata avanti così mi sarei ritrovata dentro a un attacco di panico, e non era decisamente quello che mi serviva in quel momento.
«Quando dico che andrà tutto bene, vuol dire che andrà tutto bene. Chiaro?» Tornò con il suo solito sguardo autoritario e tagliente. «Non incontrerai nessuno, non dovrai farti vedere da nessuno! Lo so che per te è difficile da accettare, ma devi andare avanti e non trattenere più il passato. Devi lasciarlo scivolare via o non potrai proseguire», mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi accarezzò il viso delicatamente. Le sue mani erano ruvide, ma il suo tocco era così leggero da sembrare di essere sfiorata da una piuma.
Mi buttò per l'ennesima volta la realtà in faccia, e ciò che disse mi rattristò profondamente. Continuavo a insistere di riavere in qualche modo quello che era stato, ciò che avevo vissuto anni prima, e anche le persone che avevo avuto accanto. Non era possibile e lo sapevo, ma non riuscivo proprio a mettermelo in testa. In qualche modo mi affidavo a qualche speranza, magari all'ultima, visto che si dice che sia quella dura a morire. Però afferrarmi proprio a quella voleva dire restare ferma e non scorrere mai insieme al futuro, e quello non potevo permetterlo. La mia vita doveva proseguire, che mi fosse piaciuto o no.
«Tu non esisti più per le persone che ami. Questa, per quanto possa fare male, è la verità. Non devi farti vedere, nessuno deve sapere della tua esistenza, hai capito?» Mi fissò duramente e quelle parole arrivarono come lame taglienti dritte nel petto. Erano cose crudeli sia da dire che da sentirsi dire. Sapevo che per lui non era stato semplice pronunciarle, proprio perché era consapevole che stava toccando un mio punto debole, una parte fragile con cui ancora non avevo fatto i conti, ma era proprio per quel motivo che me lo stava ripetendo, ricordandomi che non c'era nessuna speranza a cui mi sarei dovuta aggrappare.
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Dentro l'inferno
FantasyE SE IL MALE DOVESSE TRIONFARE? Leanna, si ritrova nuovamente in fuga e si avventura verso il suo destino incerto. Lungo il suo percorso, si troverà ad affrontare nuove verità, cambiamenti e scelte difficili che cambieranno ancora una volta il corso...