Conosciuta anche come fotocopia, è un disturbo caratterizzato dalla paura irrazionale nei confronti della luce. Alcune persone possono essere geneticamente predisposte ad una maggiore sensibilità della luce. Un'ipersensibilità che innesca ansia o attacchi di panico se esposti al sole. Anche alcune condizioni oculari, come l'irritazione della cornea, la congiuntivite o la sindrome dell'occhio secco, possono causare sensibilità alla luce e contribuire all'insorgenza dell'optofobia. Ma, può essere anche associata a disturbi neurologici come l'emicrania e l'epilessia, oppure a traumi emotivi, ad esempio un'esperienza negativa con una luce abbagliante o accecante. Da vocabolario, è la paura persistente e anomala di aprire gli occhi, che porta la persona a vivere come se fosse cieca. Il miglior modo per trattarla è, quando si è all'aperto, di indossare occhiali da sole polarizzati: sono lenti che forniscono una protezione extra contro i riflessi abbaglianti della luce proveniente da uno specchio d'acqua, dalla sabbia, dalla neve, dalle strade in cemento e da altre superfici riflettenti. Oppure, si può prendere in considerazione la possibilità di indossare lenti a contatto prostetiche che hanno lo stesso colore dei propri occhi e riducono la quantità di luce che penetra negli occhi.
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APPESI AL FILO DELLA FOLLIA
Non-FictionIl libro racconta la storia di una psicologa, di cui si disconosce il nome, che aiutando i vari pazienti, anch'essi saranno ignoti, analizzerà i vari casi clinici approfondendo la loro patologia in maniera dettagliata. La parte "scientifica" dei var...