SASCIA
29 anni
«Il mio assistito non era sulla scena del crimine quella sera. Si trovava a New York nella stanza di un hotel con una donna. Ecco a voi le prove, Signor Giudice» spingo con l'indice sulla scrivania del giudice il dossier contenente le prove dell'innocenza di Rafael Rossi. Noto mafioso di Los Angeles. Ho passato mesi interi a costruire la difesa di quest'uomo che è impenetrabile come una fortezza.
Non mi rapporto con la mafia italiana, mai. Ma questo caso mi serve per legare la famiglia di questo idiota ai miei piedi.
Rafael sogghigna e si passa una mano sulla barba crespa mentre si stringe la cravatta con quella libera. Il suo completo elegante esalta la sua alta statura e continua a ridacchiare quando l'espressione confusa del giudice appare evidente perfino alla giuria.
Nessuno si aspettava questa mossa.
Nessuno tranne Rafael che ha ripagato con il sangue la mia difesa assicurandosi che mi procurassi le prove necessarie per scagionarlo dall'accusa di omicidio nei confronti di un colombiano.
Sono subentrato nel momento in cui ho capito che tra la famiglia Rossi e la famiglia Colombo si era creata una spaccatura che sta dando origine a numerosi problemi tra gli affari di Cosa Nostra.
E la famiglia Colombo è sulla mia lista di morte da quando hanno costretto la loro figlia Giulia, ormai scomparsa dai miei radar, a denunciare mio figlio Rick per stupro.
E tutto questo solo per colpire me.
Mi hanno tenuto lontano da lui per due cazzo di mesi dove ho dovuto corrompere giudici e giurie di mezza California per farlo uscire da quella maledetta cella.
Mio figlio non sarebbe mai stato capace di fare una roba del genere, soprattutto dopo quello che abbiamo passato con Vadim Volkov.
E vedere i suoi occhi spaccarsi insieme al suo cuore per un'accusa del genere, mi ha devastato e sono stato costretto a far uscire dal corpo tutta la mia essenza oscura.
Mi sono divertito, cazzo se l'ho fatto.
Ma non ho ancora finito con loro, e ora che Rafael Russo è caduto nelle mie mani, ritroverò quella stronzetta e le farò sputare il rospo.
Non che sia necessario, visto che la fedina penale di Rick adesso è pulita, ma quell'esperienza l'ha segnato con un solco nell'anima e l'ha costretto ad allontanarsi dalla sua scuola. Un argomento troppo delicato per lui dove sono riaffiorati ricordi con i quali non voleva più avere niente a che fare.
Perché è facile parlare e dire che il tempo guarirà ogni cosa.
Il tempo non fa proprio un cazzo. I mostri non scompaiono e quel dolore con il quale sei costretto a convivere farà sempre parte della tua vita.
Niente ti ridarà indietro i tuoi anni migliori. Sono solo felice di essere riuscito a salvarlo dalla mia stessa sorte, ma purtroppo non sono stato in grado di impedirgli di assistere a quegli abusi.
Trovare Giulia e farla confessare anche dopo averla umiliata e distrutta durante il processo, non è sufficiente.
Voglio che si scusi con mio figlio davanti alla California intera e che ammetta pubblicamente di essersi inventata ogni cazzo di cosa.
Rick se lo merita. E merita di liberarsi del suo fantasma della sua ossessione.
Dopo qualche ora che il giudice e la giuria si sono ritirati per deliberare, rientrano in aula e la sentenza finale è tutta a nostro favore.
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𝖂𝖊 𝕬𝖗𝖊 𝕮𝖍𝖆𝖔𝖘 - 𝕾𝖆𝖘𝖈𝖎𝖆 - 𝖛𝖔𝖑. 3
RomanceMolti pensano che io sia il diavolo in persona, per questo in tribunale mi faccio chiamare Michail come il demone di un famoso poema romantico della letteratura russa. Non sanno che mi faccio chiamare così perché, proprio come quel demone, penso di...