ANASTASYA
Oggi
Sento ancora le mani di Sascia su di me, le sue labbra sulla mia pelle, il battito irregolare del suo cuore che si mescola al mio. Due ore fa ero tra le sue braccia con il corpo esausto e la mente annebbiata di piacere e sollievo. Ora, mentre scivolo le dita lungo il tessuto leggero del mio vestito bianco a fiori, cerco di trovare un equilibrio tra la quiete di prima e l’agitazione che mi stringe la gola.
Sascia, davanti a me, è bellissimo.
Lo è sempre stato, ma vederlo di nuovo con uno dei suoi completi Armani, impeccabile e con quei dannati occhi blu che mi guardano come se fossi la sua unica ragione di vita, mi fa venire voglia di strappargli di dosso ogni pezzo di stoffa e chiuderlo di nuovo tra le mie gambe.
«Sei pronta?» Le sue dita si intrecciano alle mie mentre mi guarda con intensità.
«Sei sicuro che questa sorpresa sia per me? Mi sembri un po’ troppo nervoso.» Lo fisso, scrutando il modo in cui il suo respiro si fa più pesante e in cui la sua presa si stringe appena.
«Tutto quello che rende felice te, rende felice anche me.» Si china su di me, il suo respiro caldo mi sfiora il collo. «Sei bellissima, e non vedo l’ora di riaverti tutta per me.»
I suoi complimenti mi fanno ancora arrossire, facendomi entire piccola tra le sue braccia e allo stesso tempo desiderata come se fossi l’unica cosa che conta.
Mi mordo il labbro. «La giornata è lunga.»
«Dubito che riuscirò a distrarti facilmente dal tuo regalo.» Il suo sorriso è dolce, ma la sua voce è velata da un’emozione che non riesco a decifrare. «Ma aspetterò tutto il tempo che serve, perché vederti sorridere è quello che ho sempre desiderato.»
L’ansia mi stringe il petto dalla voglia di sapere e capire cosa sta succedendo al piano inferiore.
«Andiamo.» Lo spingo verso la porta, e insieme scendiamo le scale.
Il salone è pieno di persone, comprese Giulia e Alys.
I loro volti si illuminano quando mi vedono, e il mio cuore si stringe nel petto. Dio, quanto mi sono mancate, e quanto abbiamo sofferto.
Il mio sguardo si sposta su Rick. È lì, accanto a Giulia, il suo braccio che la stringe con una possessività che mi fa sorridere.
Sento le lacrime pungere gli occhi, ma non faccio in tempo a dire nulla perché qualcos’altro anzi qualcuno, cattura la mia attenzione.
Una ragazza.
Alta, mora, gli occhi neri come la notte, due pozzi profondi in cui mi perdo all’istante.
Mi guarda, e nel suo sguardo c’è qualcosa che mi spezza.
Lacrime silenziose le rigano il viso, la sua espressione è devastata, incredula, sconvolta, come se stesse vedendo un fantasma.
Continua a fissarmi e sento il cuore perdere un colpo, mentre l’aria si fa pesante, e il tempo si ferma.
Le sue iridi si aggrappano alle mie con una supplica invisibile, con un dolore così profondo da farmi vacillare.
Le gambe mi tremano, sento il respiro mozzarsi in gola.
Chi sei?
Perché mi guardi così?
Perché il mio cuore sta impazzendo nel petto?
E poi sento la voce di Sascia.
«Ti ho fatto una promessa anni fa, Lilith.» La sua mano stringe la mia, le sue parole mi avvolgono, ma io non riesco a staccare gli occhi da lei. «Quella di riportarti il tuo passato. E anche se i tuoi ricordi sono ancora confusi, adesso hai la possibilità di recuperarli.» Mi sfiora il mento, costringendomi a guardarlo, poi indica la ragazza mora con gli occhi. «È la tua sorellina.»
Il mondo mi crolla addosso.
Spalanco la bocca, incredula, il cuore che martella così forte da farmi quasi male.
«Trixy?» Il mio sussurro è flebile e fragile.
Lei annuisce e la sua voce è un soffio. «Stixy.»
Un singhiozzo mi esplode nel petto.
No, non può essere vero, la mia mente rifiuta di accettarlo, ma il mio cuore, il mio fottuto cuore sa già la verità.
Lei è mia sorella ed è qui, davanti a me, con un pancione rotondo, gli occhi rossi di pianto e il labbro tremante che implora una parola, qualsiasi parola.
Ma io non riesco a parlare, non riesco a muovermi.
Le mani mi scivolano lungo i fianchi, il respiro mi si blocca in gola.
E allora lo fa lei.
Scatta in avanti, mi stritola in un abbraccio che mi mozza il fiato, che mi spezza e mi ricompone.
Le mie braccia si avvolgono intorno al suo corpo, le mie dita si aggrappano alla sua schiena, e in un istante, tutto il tempo perduto svanisce.
Non c’è più il dolore.
Non c’è più la paura.
Solo noi due e un’ondata di ricordi che mi investe come un fiume in piena.
Due bambine che si rincorrono su un prato, le mani intrecciate mentre saltano nelle pozzanghere, i capelli che svolazzano al vento.
Una voce dolce che mi chiama nel buio della notte, un sussurro rassicurante che mi dice che non sono sola.
Un’altra vita.
Un altro tempo.
Una famiglia che mi era stata strappata, e adesso è qui, la stringo tra le mie braccia.
E adesso so che non la perderò mai più.
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𝖂𝖊 𝕬𝖗𝖊 𝕮𝖍𝖆𝖔𝖘 - 𝕾𝖆𝖘𝖍𝖆 - 𝖛𝖔𝖑. 3
RomanceMolti pensano che io sia il diavolo in persona, per questo in tribunale mi faccio chiamare Michail come il demone di un famoso poema romantico della letteratura russa. Non sanno che mi faccio chiamare così perché, proprio come quel demone, penso di...
