Capitolo 01

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"Elsa... Elsa Snow? Sì, è in classe con me. Perché questa domanda?", chiese Rapunzel.

"L'ho incontrata stamane.", rispose Anna.

"Wooow... e non ti ha freddata... strano da lei.", intervenne Merida.

Ma perché dice così?

"Perché avrebbe dovuto farlo? Invece è stata molto... gentile...?"

"Te l'assicuro... di solito non lo è!", continuò la ragazza.

"Diciamo che non è la tipica persona che socializza con le altre... tiene le persone a distanza... io non ci perderei tempo..."

Non sembrava per niente così. Non ha senso quello che stanno dicendo!

"Non ho perso del tempo... credo di avere fatto conoscenza... e forse anche amicizia!"

"Ehi ragazze!!", chiamò una voce dietro di loro.

Quella di Hiccup Drake.

"Insomma! Non mi aspettate mai!"

"Tu sei lento Hic...", disse Merida.

"Ah–ah... e con questo cosa vorresti dire?"

"Il fatto che nemmeno cavalcando un drago riusciresti a velocizzare i tuoi movimenti... o la tua capacità di pensiero..."

Anna e Rapunzel ridacchiarono.

Hiccup si fermò.

"Che fai? Offendi?"

"Oh, ma dai ragazzi! Vi sembra il momento di litigare?", intervenne la biondo oro, mentre ricominciarono a camminare.

"Non so... la principessina rossa vuole guerra."

"Fa silenzio."

"Comunque... qualcuna di voi ha visto Astrid?"

"No! E sa benissimo anche Anna che è nuova qui, che non te la darà mai!"

"Ehi!"

"Ah, è vero Hic! Tu non conosci ancora mia cugina Anna..."

"No, effettivamente non ho avuto questo piacere.", disse quando la rosso fragola si girò per stringergli la mano.

Proprio in quel momento una figura con il cappuccio della felpa in testa li superò di gran fretta.

Questo attirò l'attenzione di Anna che riconobbe immediatamente la treccia biondo platino che spuntava leggermente.

"Ehi... ma-", cominciò sotto voce.

"Che c'è?", chiese la cugina.

"Torno subito."

"Anna dove vai?!", chiese mentre lei correva via.

"Perché tua cugina sta correndo verso Snow?", chiese Hiccup.

"Non ne ho idea...", rispose a sguardo basso.

Sospirò.

"Non ci pensare Punzie.", disse Merida notando il suo sguardo rammaricato, mentre Hiccup le mise una mano sulla spalla.

Intanto Anna raggiunse la ragazza.

"Ehi... Elsa!"

La figura si fermò.

Non può davvero...

Si girò.

"E–Ehi... che- che ci fai qui?", chiese imbarazzata la ragazza.

"Mh, niente in realtà. Stavo tornando a casa e... beh... volevo salutarti!"

Oh, ti prego...

"Beh grazie, ma torna pure dagli altri, sono di fretta.", disse guardando a terra.

"Se lo fossi veramente non ti saresti mai fermata."

A queste parole alzò lo sguardo per incontrare quello di Anna.

Come...?

Anna sorrise.

Lo sapevo. Non è come la descrivono gli altri.

"Infatti... ora vado.", disse Elsa.

Stava per andarsene, quando sentì una leggera presa al braccio.

"Aspetta-"

"Che cosa c'è ora?", chiese seccata Elsa.

Accidenti ora che le dico? Non voglio farla andare via così!

"Ecco io-"

"Anna!"

Rapunzel apparse dietro di lei.

"Dobbiamo andare! Si può sapere che stai-", si bloccò.

Si bloccò quando il suo sguardo incontrò quello azzurro ghiaccio di Elsa che sembrò cominciare a sentirsi a disagio.

Sfuggì quindi, alla presa di Anna e cominciò a camminare a passo di marcia.

Rapunzel non staccò un attimo lo sguardo dal punto in cui Elsa sparì dietro un angolo all'incrocio delle strade.

Sembrava pietrificata da quell'incontro, in balia di pensieri, secondo la cugina, non troppo belli.

Anna lo notò non appena si fermò accanto a lei che qualcosa non andava tra le due.

Ma allora si conoscono meglio di quanto credessi in qualche modo...

"Voi... vi conoscete bene, non è vero?"

"Non ne voglio parlare.", rispose secca la cugina.

Anna non insistette. 

La questione sembrava dolorosa per Rapunzel che riprese rapida la strada di casa.

Mi nasconde qualcosa. Devo capire cosa...

"Ti muovi o no?"

"Si, si, arrivo. Dove hai lasciato Merida e Hiccup?", chiese la più piccola.

"Hanno svoltato all'angolo prima. Abitano nella stessa via, quindi..."

"Si, ho capito."

Anna guardò dove prima stavano discutendo.

Sono sicura che se solo riuscissi ad avvicinarmi di più a lei... dimostrerebbe che ho ragione... che non è come la descrivono... lei non è un mostro...

L'Amore non si PianificaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora