Capitolo 19

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Passò del tempo dall'incontro tra Elsa e Rapunzel e ormai si era arrivati a metà novembre.

La biondo platino non riuscì a comportarsi diversamente con lei e con il suo gruppo di ex amici che non riuscivano a capire il motivo delle intenzioni amichevoli della cugina.

La rosso fragola cercava in ogni modo di passare del tempo o anche solo scambiare un paio di parole con lei oltre al timido "ciao" che arrivava alle loro rispettive orecchie ogni giorno a scuola.

Quando ci riusciva, la biondo platino prontamente o cercava qualche scusa o semplicemente si allontanava evitandola. 

Ad Elsa dispiaceva, ma le faceva altrettanta paura con quale scioltezza e sfacciataggine Anna riuscisse ad avvicinarla a sé.

Finirebbe sicuramente per deluderla come ha già fatto con gli altri.

Anna non lo meritava.

Non la meritava.

Dovrà pur finire per lasciarmi perdere...

E con questi pensieri, Elsa si dirigeva alla macchina per tornare a casa dopo un'altra giornata di scuola.

Quando salì, accese i motore e partì il più velocemente possibile.

Una volta arrivata a casa, si preparò qualcosa da mangiare e una volta finito il suo panino, prese un libro dalla cartella e cominciò a studiare l'argomento nuovo.

Verso le sette e mezza di sera si decise a staccare e cominciare a preparare la cena.

Ci sarebbe stato anche Kristoff e non aveva voglia della solita pizza.

Nel momento in cui accese i fornelli, suonò il campanello.

Possibile che sia già qui?  

Si diresse verso l'entrata e, dopo due giri di chiave, aprì ritrovandosi davanti una ragazza con dei splendidi occhi color verde acqua a fissarla completamente imbacuccata per il freddo di un inverno ormai arrivato.

"Anna..."

"Ehi! Stavi mangiando? Disturbo?"

"No, io- stavo cominciando a preparare. Che ci fai qui?"

Cercò di ricomporre il proprio tono freddo.

"Sono passata per darti questa!", disse sfoggiando un sorriso a trentadue denti.

"Una torta?", chiese Elsa prendendo dalle mani il contenitore rotondo.

"Sì... al cioccolato, come piace a te... speravo che la apprezzassi... insomma... so che non è nulla di speciale, ma-"

"Va benissimo, ma non dovevi disturbarti."

Ringraziala almeno...

"Gr-grazie..."

Sei incredibile...

"Ma figurati, è stato più di un piacere farla!"

"L'hai fatta tu?"

"Io... s-sì eheh..."

Anna arrossì imbarazzata e quindi abbassò la testa.

È carina quando arrossisce. Diamine.

"Io de-devo andare ora. Magari potremo vederci... un giorno di questi per un caffè al dì fuori della zona ristoro della scuola. Sempre se ti va."

"Ah ehm... credo di sì?"

Sul volto di Anna si dipinse un sorriso più grande di quello precedente.

Ha detto di sì!!

"Fantastico! Non voglio disturbarti ulteriormente! Non voglio sembrare pesante..."

L'Amore non si PianificaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora