Capitolo 26

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"Mi odiano lo capisci?"

"Rapunzel non ti odia."

Le parole di Anna continuarono a rimbombare nella testa di Elsa per tutta la nottata fino alla domenica mattina.

Doveva pur far qualcosa.

Anche se non sapeva cosa.

Sarebbe potuta andare da lei a parlarle.

Avrei dovuto farlo fin dall'inizio. Fanculo!

Si preparò, prese le chiavi di casa e della macchina, uscì dalla porta e salì in macchina, pronta a dirigersi a casa di Rapunzel.

Una volta arrivata, non riuscì a trovare la forza di scendere e andare a suonare quel campanello.

Cosa dico? Cosa dico?!

Se lo domandava da quando ebbe acceso il motore.

Alla fine sbuffò.

Per chi lo stai facendo, Elsa? Per te o per Anna? Sai benissimo che è la cosa giusta da fare ...

"Andiamo..."

Prese coraggio, aprì lo sportello e scese dall'auto.

Cominciò a dirigersi a passo lento verso la porta.

Non fece in tempo ad avvicinare la mano al campanello che la porta si aprì rivelando una ragazza poco più bassa di lei, con gli occhi verde acqua e una coda alta rosso fragola, vestita da jogging.

"Oh ehi, ciao!"

Ad Elsa mancò la saliva in bocca quando vide quanto attillata fosse la sua tuta.

"E-ehi... c-ciao...", ricambiò imbarazzata.

Non capiva il motivo per cui si sentiva così a disagio.

"Come mai da queste parti?", chiese la più piccola con un sorriso sulle labbra.

Ma come fa ad essere sempre così radiosa?

"Io-"

Si schiarì la voce.

"Io stavo cercando... tua cugina."

Anna sorrise.

"È in casa, se vuoi te la chiamo."

"Oh no, tranquilla... faccio io."

"D'accordo. Io ora vado, ci vediamo dopo magari!", disse facendole l'occhiolino.

"Sì, d'accordo."

La rosso fragola sorrise e si allontanò da Elsa cominciando a correre.

La biondo platino non riuscì a scrollare un attimo lo sguardo da lei e dal suo fisico.

Arrossì quando finì a guardarle il fondoschiena e scosse la testa come per riportarsi alla realtà.

E da quando siamo così osservatrici?

Sospirò e piano mosse la porta lasciata socchiusa da Anna bussando leggermente e con un timido 'permesso' entrò.

Dalla cucina apparve Rapunzel con i capelli legati in una treccia lunga tutta la schiena e una faccia non poco sorpresa.

"Ciao."

"C-ciao...", rispose Elsa.

Basta balbettare come un'idiota!!

"Avevo sentito Anna parlare con qualcuno. Come mai sei qui?"

"Uhm io- io sono venuta per... parlarti."

L'Amore non si PianificaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora