Capitolo 28

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"Il tuo colore preferito?"

Elsa venne così riportata alla realtà dai propri pensieri.

Alzo la testa dal suo panino e si ritrovò quel paio di occhi color verde acqua che ultimamente stava imparando ad apprezzare che la scrutavano in attesa di risposta.

"Come?"

"Mi stavo chiedendo quale fosse il tuo colore preferito.", ripeté Anna con calma e un bel sorriso sulle labbra.

"Oh... ehm... non ne ho uno preferito. Per me tutti i colori sono belli, ognuno con le sue sfumature..."

"Ah okay.", rispose Anna sedendosi di fianco a lei sulla panchina nel cortile della scuola.

"Il tuo?", chiese la biondo platino.

Anna girò la testa verso di lei.

"Prevalentemente il verde, ma anche rosso, giallo... sai... colori caldi."

"Effettivamente ti si addicono. Sei sempre così solare..."

"Aww grazie Elsa! Ahah!"

La maggiore sorrise mentre tornava a dare un morso al suo pranzo.

"Come mai sei qua da sola? Pensavo avessi chiarito con Rapunzel."

"Con lei... in un certo senso sì..."

Ma con gli altri no...

"Ho capito.", disse la rosso fragola.

Si guardò intorno.

"Sono proprio sbadata certe volte. Non ti ho chiesto nemmeno se potessi sedermi..."

Fece per alzarsi, ma Elsa la bloccò.

"Tranquilla, puoi restare."

La biondo platino si sorprese di sé stessa in quel momento.

Qualche mese fa non avrebbe mai detto una cosa del genere.

Anna invece, non se lo fece ripetere due volte e rimase nella stessa posizione.

Girò per un attimo lo sguardo verso Elsa e aprì la bocca come per dire qualcosa, ma si bloccò.

Riprovò.

"Sei felice che domani inizi la pausa natalizia?"

Elsa sospirò e annuì.

"Eccome."

"Io non vedo l'ora!", disse fremendo la più piccola.

Elsa sorrise divertita a quella reazione e si chiese perché non riuscisse ad essere naturale come la ragazza al suo fianco.

Poi si decise a parlare.

"Senti io... mi chiedevo se- oh niente. Lascia stare."

"No dai dimmi! Sono curiosa adesso!"

La biondo platino la guardò indecisa se proseguire o no.

Anna sorrise e la maggiore non poté non sciogliersi a quella vista.

Doveva ancora capire come facesse a farla stare bene solo con un sorriso.

"Mi chiedevo se ti andasse di... insegnarmi a suonare il pianoforte...", distolse lo sguardo per rivolgerlo a terra.

"... sai non ho mai avuto occasione di impararlo..."

"Sì lo so, me l'avevi detto."

Elsa si sorprese del fatto che si ricordasse di quel particolare.

"E sì, se proprio ci tieni sono disponibile ad aiutarti!", disse e posò la mano sulla spalla della maggiore che le rivolse uno sguardo pieno di gioia.

L'Amore non si PianificaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora