Capitolo 12

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"Anna, faremo tardi...", la chiamò Rapunzel.

"Vado a piedi stamattina."

"Dai per favore... ti ho detto mille volte che mi dispiace... sali in macchina."

"Ci vediamo là.", rispose fredda la cugina.

Senza rivolgerle lo sguardo, si incamminò a passo sostenuto.

La sera prima aveva esagerato a menzionare i suoi genitori in quel modo.

A quel punto Rapunzel chiuse la portiera e si incamminò anche lei.

Non aveva mai visto Anna così arrabbiata.

Aveva passato la notte ad ascoltare i suoi singhiozzi, a cercare una scusa per farsi perdonare, a rimuginare su quanto stupida fosse stata quella sua affermazione.

Aveva sbagliato.

Enormemente.

Mi dispiace...

Chiuse gli occhi e due lacrime le rigarono il viso.

Girò l'angolo e si ritrovò a scontrarsi.

"Off!! Scusami! Ti sei fatta male?"

Alzò la testa.

Flynn!

"Oh mio- scusami non ti- non ti ho visto..."

Veloce si asciugò le lacrime con la manica e tirò su leggermente col naso.

Il ragazzo la guardò un po' imbarazzato.

"Stai bene?"

Si scostò per guardarla in viso e intanto tirò fuori dalla tasca un fazzoletto di stoffa ancora perfettamente piegato per porlo alla ragazza.

Rapunzel lo prese e ricominciò ad asciugarsi gli occhi.

"Sc-scusami..."

"Figurati. Cos'è successo?"

"Ma... niente di grave... ho discusso con mia cugina."

"Con tua cugina? Non me lo sarei mai aspettato!"

"Già nemmeno io... ho detto delle cose di troppo e l'ho fatta arrabbiare parecchio."

"Dai tranquilla. Sono sicuro che risolvere in men che non si dica.", disse il ragazzo abbracciandola.

Rapunzel ricambiò.

Sentiva che di lui poteva fidarsi, che avrebbe capito.

Sentiva quella sensazione che ti fa star bene, che ti procura quelle farfalle allo stomaco e che non ti lascia respirare.

Il sentimento che provava per quel ragazzo era forte.

E lui la stava abbracciando!

Non riusciva a crederci... le sembrava tutto un sogno dal quale aveva paura di risvegliarsi.

Purtroppo i ricordi della sera precedente le fecero tornare alla mente i rimorsi che Flynn, anche se solo per un attimo, era riuscito a toglierle dalla testa.

"Vuoi fare la strada insieme a me?", propose lui ad un certo punto, staccandosi da lei.

"Davvero, posso?"

"Certo biondina!", rispose lui facendole l'occhiolino.

Rapunzel si sentì sciogliere, ma sorrise ugualmente.


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Intanto Anna era già arrivata davanti a scuola e stava già parlando con Merida e gli altri, tralasciando naturalmente quello successo la sera prima.

"Ma sbaglio o manca qualcuno?", chiese Astrid.

"Chi?", chiese Anna confusa.

"Rapunzel, ovvio!", si intromise Merida.

"Ah... lei è rimasta indietro. Ha incontrato Flynn. Almeno- l'ultima volta che l'ho vista stava parlando con lui.", rispose Anna con una certa non voglia.

Il suo sguardo vagò e si fermò a guardare le proprie scarpe.

Dovevo proprio mettere le ballerine?

Ad ottobre, gonna verde chiara, camicia bianca e delle ballerine nere come le calze.

Sopra a tutto questo un giubbotto imbottito.

Non indossava esattamente abiti invernali, ma tanto la scuola era riscaldata.

No... in effetti potevo scegliere meglio il tutto... fa un freddo cane!

"UOOOOH, MIO DIO, MI IMMAGINO SOLO LA FACCIA DI PUNZIE!!", esclamò Merida.

"Si, ma immagina senza urlare!", la rimproverò Astrid.

Però Anna non stava facendo caso alle loro parole, continuando a guardare verso terra.

"Anna è tutto a posto?"

"Sì, perché?"

Finse un sorriso.

"Sei strana stamattina. Ti conosco da qualche settimana appena, ma non sei mai stata così silenziosa. È successo qualcosa?", chiese alla fine Hiccup.

"No Hic, è tutto a posto non-"

Si interruppe quando adocchiò la cugina avvicinarsi seguita da Flynn.

"... preoccuparti."

Si spostò vicino a Merida per lasciare posto ai due.

"Ciao ragazzi!"

"Ciao.", salutarono.

"Allora io vado. Ci vediamo dopo scuola al massimo, ti va biondina?"

"Si... va-va bene!"

"Allora a dopo, ciao!"

"Ciao.", risposero tutti in coro.

"OH, OH, OH!!!"

"Merida?"

"Tranquilla Punzie sta bene...", disse Astrid.

"Biondina??? AHAHAHAH RIDO MALE!"

"Dai! Che c'è di male? Insomma-"

"Ma che hai capito?? Sono felice per te diamine!! Ti ha chiesto di vederti dopo scuola o sbaglio?!"

"No, non sbagli!", rispose con un pizzico di euforia Rapunzel che si fiondò ad abbracciarla.

Anna intanto si era allontanata.

Non le andava molto di parlare quel giorno.

Rimase immersa nei suoi pensieri fino alla fine della giornata.

Avrebbe voluto che Elsa fosse lì.

Ma era a casa con l'influenza.

Non sarebbe comunque potuta venire.

Sospirò.

L'Amore non si PianificaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora