Capitolo 43

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Cosa mi è preso?

Elsa stava rimettendo in ordine i libri sul banco e non riusciva a non pensare all'altra sera.

A parte l'attacco di panico...

Si fermò.

Avrei davvero...?

Portò una mano alla fronte.

Scosse la testa.

Aveva rotto con Jack e si sentiva meglio, ma la sua mente continuava a riportarla alle sue parole.

Se fosse davvero così? No. Non lo è.

Ora però molti dei suoi sentimenti, delle sue azioni e dei suoi comportamenti si stavano chiarendo.

Stava diventando tutto così chiaro.

Dalla prima impressione che ha avuto di lei fino ad averle permesso di vivere con lei.

No, non può essere davvero così. Smettila di pensare idiota, concentrati.

In quel momento cominciava davvero a provare un po' di paura.

Chi sono io?


*******************


Quante erano le probabilità di incontrare proprio Anna al bagno?

Poche.

Quante erano invece quelle di scambiarsi un bacio?

Non voleva saperlo.

Doveva ancora riprendersi.

Si era accorta solo dopo aver visto andare via Anna che il cuore le stava esplodendo nel petto.

Quello che provava la stava confondendo ancora di più.

Non riusciva a capire.

Non riusciva a ragionare.

Chi sono io?


****************


"Segnatevi questo da studiare, forza."

Elsa prese la penna per fare ciò che l'insegnante aveva appena ordinato, quando notò un movimento strano al di fuori del vetro a fianco della porta.

Credeva di aver visto male, ma poi si convinse del contrario quando vide Anna sbucare e chiamarla fuori.

"Scusi, potrei andare ai servizi?"

"Sì Snow, veloce però."

"Certo."

Si alzò rapidamente e uscì dalla classe.

"Ehi...", chiamò a bassa voce.

"Ehi!", fece altrettanto la rosso fragola.

"Dimmi, cosa c'è?"

"Niente, volevo avvisarti che tornavo a casa..."

"È okay, mi hai avvisata già nella pausa pranzo."

"Oh... si è vero... non mi ricordavo più, scusa..."

Il silenzio che si creò dopo la realizzazione di Anna fu indescrivibile.

Come quando vorresti dire o aggiungere qualcosa, ma non ci riesci.

"Va tutto bene Anna?"

Lei la guardò.

"Oh sì, sì tutto okay, tu?"

Ma che stiamo facendo?

Si chiese Elsa prima di rispondere.

"Tutto bene, sì."

Non riuscivano a mantenere il contatto visivo per più di cinque secondi.

"Ora... dovrei-"

"Ah sì scusami, ti ho interrotta-"

"No, fa niente, non ti preoccupare-"

"Meglio se vado..."

Le due si girarono nelle rispettive direzioni, quando Elsa si rivolse di nuovo alla più piccola.

"Anna."

"Sì?"

Come se non aspettasse altro, la rosso fragola si voltò verso di lei.

"Va tutto bene fra di noi?"

Anna non sapeva che rispondere.

Andava bene tra di loro?

Si passava da momenti di apparente tenerezza a momenti in cui faticavano a relazionarsi.

"C-credo di sì. Perché?"

Elsa fece spallucce.

"Curiosità."

Ma cosa cazz-

Le rivolse di nuovo le spalle.

"Ci vediamo a casa.", disse entrando in classe.

Anna rimase lì ancora un attimo.

Va tutto bene fra di noi?

Quelle parole le rimbombavano in testa.

No, non va bene. Mi piaci da morire e probabilmente non lo saprai mai.


******************


Hai seriamente chiesto una cosa del genere?!

Elsa aprì il blocco notes per prendere appunti in modo brusco.

Cosa che non sfuggì a Rapunzel che cominciò a osservarla.

Va tutto ben- ovvio che non va tutto bene! È quasi imbarazzante. Tutto.

Si morse il labbro e poi portò la penna alla bocca.

Si sentì toccare il braccio.

Si voltò e vide la biondo oro con una faccia sconcertata.

"Tutto okay?"

Elsa cercò di fare finta di nulla e annuì distogliendo subito lo sguardo.

Va tutto bene tra di noi? No, non va bene. Credo che...

L'Amore non si PianificaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora