CAPITOLO 14

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Caprera 1948

Il giorno in cui mio padre morì io ero accanto a lui. Fu terribile e ancora oggi ricordo il suo sguardo fiero e stanco al tempo stesso.

Feci un giuramento.

Lui aveva avuto fiducia in me rivelandomi alcuni segreti e io non lo avrei deluso. Mi chiese di non rivelare a nessuno il luogo in cui la mamma avrebbe portato la pergamena. Essa racchiudeva un segreto che era meglio rimanesse nascosto. Almeno fino a quando i tempi non fossero stati maturi.

Lasciava a me ogni giudizio in merito.

Ne fui feria.

Ora quel tempo è passato.

Mia madre e io abbiamo mantenuto il silenzio troppo a lungo. Lei è morta e non so quanto ancora mi resterà da vivere. Ecco perché ho deciso di venire meno al giuramento e rompere il sigillo.

E' tempo che la verità venga a galla. Per mio padre e per l'Italia intera.

L'indizio da cui partire si trova in una cassaforte nascosta nel pavimento di villa Donokoe. La combinazione è la data di morte di mio padre.

Che la virtù di chi intraprenderà questa ricerca sia la luce per rivelare ciò che il mondo non conosce.

Lapo smise di leggere.

Nella sala calò un pesante silenzio.

«Allora?» domandò Lapo a cui non era sfuggita l'espressione tra l'incredulo e l'euforico del Conte. «Niente da dire in merito?»

Ravizza si voltò verso di lui.

«Ci deve scusare signor Colonna, ma quello che abbiamo appena ascoltato ci ha colto veramente di sorpresa. Vede, non eravamo al corrente dei progressi di Michele fino a questo punto, né tantomeno che il primo indizio si trovasse proprio sotto i nostri piedi. Stiamo ancora assorbendo la notizia.»

Strano, ragionò Lapo dentro di sé, colpito improvvisamente da un dubbio. Come mai il suo amico non aveva comunicato i suoi progressi alle persone che lo stavano finanziando?

Ma fu solo un attimo.

L'euforia di proseguire nelle ricerche ebbe il sopravvento su quel piccolo tarlo. Scosse la testa e lo relegò in un recesso della sua mente.

Sarebbe stato meglio se non l'avesse fatto.

«Qualche idea di dove potrebbe essere questa cassaforte?» domandò invece rivolto verso i due uomini.

Gonella scosse la testa.

«No» gli rispose anche Ravizza. «In tutti questi anni non abbiamo mai trovato niente del genere, glielo assicuro.»

«Antonio ha ragione» intervenne Achille. «Io abito qua da molto più tempo, ma non ho mai saputo dell'esistenza di una cassaforte nascosta sotto al pavimento.»

«Adesso però lo sappiamo. Secondo voi a quale zona della casa potrebbe far riferimento Clelia Garibaldi?»

Ravizza ci pensò un attimo volgendo di nuovo lo sguardo verso Gonella.

«Tu che ne pensi?» gli domandò ben sapendo che era l'amico che era sempre vissuto nell'appartamento principale della villa.

«Non ne sono sicuro» rispose Achille, «ma se dovessi scegliere, punterei sul salotto. Esattamente dove siamo noi ora.»

«Sono d'accordo» rincarò Ravizza.

«Bene, allora non dovremo far altro che smuovere un po' di mobili e cercare questo nascondiglio.»

«Adesso?» domandò Gonella.

«Perché c'è qualche problema?» domandò Lapo. «Credevo che anche voi voleste conoscere la verità.»

«Il signor Colonna ha ragione, Achille. Perché non farlo adesso? Cosa abbiamo da perdere?»

Gonella annuì.

«Oltre al fatto che non possiamo permetterci il lusso di perdere altro tempo» continuò Antonio. «Se l'ordine del rito scozzese è sulle nostre tracce, prima o poi si farà di nuovo vivo e non vorrei trovarmi nella condizione di dover scendere a patti con loro.»

«Va bene. Fate pure ciò che è necessario» mormorò Gonella con un sospiro muovendo la mani ad indicare la stanza.

Lapo si volse allora verso Ravizza che annuì a sua volta.

Senza aggiungere altro, cominciò a spostare le poltrone avvicinandole una alla volta alla vetrata che dava sul giardino interno in modo tale da avere una visuale il più libera possibile del pavimento.

«Da dove cominciano?» domandò Ravizza strofinandosi le mani

«Direi dal centro. Poi piano piano ci sposteremo verso l'esterno. Se non troviamo niente guarderemo sotto la scrivania sul lato destro e per ultima esamineremo la zona sotto l'armadio.»

«Mi pare un buon piano. Forza diamoci da fare.»

Il prezzo dell'ingannoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora