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Emily Temple era furiosa.
Ma come ha potuto farmi questo?
Mosse con violenza il braccio, colpendo con il palmo della mano una vecchia lampada. La potenza del colpo la fece volare per la stanza prima di finire a terra accanto alla libreria. Il vetro si fracassò in mille pezzi.
Figlio di puttana!
Era sconvolta dalla rabbia. Fuori di sé. Non voleva ancora crederci, eppure i fatti dimostravano il contrario.
Non c'era altra soluzione.
Solo una persona era a conoscenza del contenuto del messaggio, una persona a cui lei stessa l'aveva rivelato, un uomo che lei conosceva molto bene: lord Wallaby.
Il traditore non poteva che essere lui.
Maledizione!
Aprì la finestra portandosi sulla terrazza del suo studio. Avrebbe voluto gridare, ma si trattenne. Era preferibile incanalare tutta quella rabbia verso la vendetta.
Al solo pensiero si sentì più calma, e determinata.
Si era fatta raggirare, è vero, ma la cosa che la faceva incazzare di più non era tanto questo, quanto piuttosto il fatto di non essersene accorta per niente.
Ma perché? si domandò perché?
Si strinse la testa.
Stava cercando di capire il motivo di quel voltafaccia, ma senza risultato. Non riusciva proprio a comprendere cosa potesse aver spinto il suo vecchio amico e mentore a comportarsi in quel modo.
E più ci pensava, più non riusciva a trovare una soluzione plausibile.
Che sappia qualcosa che io non so? Quale oscuro vantaggio avrebbe mai potuto ottenere tradendomi?
Niente.
Vuoto.
Wallaby l'aveva sempre appoggiata in ogni decisione fin da quando era una ragazzina, l'aveva cresciuta come una figlia e aveva sempre dimostrato fiducia nei suoi confronti, spronandola a diventare ciò che era.
Ma allora? Cosa poteva essere successo?
Era inutile.
Doveva solo accettare la realtà, almeno per il momento.
Di qualunque cosa si fosse trattato, il suo era stato un piano perfettamente architettato. Se non ci avesse messo lo zampino il fato, lei non avrebbe mai scoperto nulla, e chissà come sarebbe finita.
Era stato per pura fortuna se il suo uomo si era imbarcato sulla stessa nave in partenza da Livorno sulla quale si trovavano le due persone con cui aveva parlato Lapo Colonna a Villa Francesca.
Ed era stato sempre per un caso fortuito se si era ritrovato all'aperto, di notte, appoggiato al corrimano del traghetto a poca distanza da quegli stessi uomini.
Era come se una mano invisibile avesse guidato il destino del suo uomo per far sì che lei potesse scoprire la verità.
E adesso? Come si sarebbe dovuta comportare?
In realtà lo sapeva benissimo, solo che era titubante.
E se facessi delle indagini più approfondite? Se ci fosse anche qualcun altro coinvolto?
Probabile.
Ma lei non poteva lasciarsi sfuggire l'occasione del vantaggio concessole.
Doveva prendere una decisione. Adesso.
E ce n'era solo una: eliminare Wallaby.
In questo modo avrebbe probabilmente reciso la testa del serpente che, da sotto le coperte, stava tentando di assalirla.
Un traditore!
Ecco cos'era. Nient'altro che un vile, un uomo che non aveva avuto nemmeno il coraggio di affrontarla a viso aperto. E come un traditore sarebbe dunque morto.
Con un ghigno malefico dipinto sulle labbra, si mosse verso il mobile bar. Schiacciò un pulsante nascosto sotto il bancone finché non vide aprirsi una teca fra due bottiglie.
Si avvicinò e ne estrasse una piccola fiala contenente del liquido trasparente.
La fissò con intensità e un misto di paura.
Conteneva Acqua Tofana, una soluzione letale di arsenico e acqua. Il nome derivava dalla donna, Giulia Tofana appunto, che, nel 1640 aveva inventato la pozione mortale.
Creata miscelando sapientemente circa 120 mg di arsenico bianco, o triossido arsenioso, meglio conosciuto come polvere degli eredi, con acqua e altri elementi, questa pozione aveva la caratteristica di essere inodore, incolore e insapore.
L'arma perfetta per eliminare un traditore.
Subdola a sufficienza, la miscela contenuta nella fiala poteva essere tranquillamente mascherata all'interno di un qualsiasi drink, e nessuno, nemmeno Lord Williams, ne avrebbe sospettato l'esistenza.
Una volta somministrata, lei avrebbe potuto aspettare con indifferenza l'arrivo della morte che sarebbe sopraggiunta nel giro di pochi minuti per shock dell'apparato gastro-intestinale.
Emily osservò quel liquido.
Ebbe un brivido.
Nel corso del tempo le controversie fra i membri della Loggia erano state spesso risolte facendo ricorso a quell'arma micidiale, e così sarebbe stato anche questa volta.
Nessuna eccezione.
Mise la fiala in tasca e richiuse la teca, quindi si versò un bicchiere di whiskey.
Adesso sono pronta.
Con calma si mise a sedere sulla poltrona. Poi prese il telefono e chiamò Lord Wallaby.
***
Sbarcati dal traghetto sull'isola della Maddalena, Ravizza e Gonella non persero tempo. Montati in macchina imboccarono subito via Amendola, quella di fronte al porto, muovendosi poi rapidi in direzione del ponte che collegava l'isola a Caprera.
Nessuno dei due parlava, troppo assorti nei rispettivi pensieri.
La tensione era palpabile.
Imboccata via Ammiraglio Mirabella attraversarono la parte sud dell'isola districandosi nel caos cittadino fino a quando non giunsero in vista del Ponte Moneta.
Qua dovettero attendere una decina di minuti perché il traffico era più intenso del solito e la viabilità ristretta a causa di alcuni lavori presso la marina del porto.
Quando fu il loro turno proseguirono su via Benvenuto Cellini coprendo in breve tempo la distanza che separava le due isole.
Intorno a loro la bellissima macchia mediterranea con i pini marittimi spazzati dal vento, i cespugli di mimose e di rosmarino e le tipiche rocce, erose dalle intemperie, disseminate un po'ovunque.
Senza badare troppo alla bellezza della natura, avanzarono rapidi, con lo sguardo fisso alla strada.
Ansiosi di arrivare a destinazione.
Il Compendio Garibaldino si trovava solo pochi chilometri più avanti, situato quasi al centro dell'isola, nascosto dalla vegetazione, ma con una vista che abbracciava in tutto il suo splendore l'insenatura adiacente a Cala Serena.
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Il prezzo dell'inganno
Mystery / ThrillerBologna - 2 maggio 1860 Le ombre del tramonto si allungano sulle antiche strade di Bologna mentre il conte di Cavour varca le porte della città, il destino dell'Italia appeso a un filo sottile. L'incontro imminente con il re Vittorio Emanuele II pro...