SASCIA
Oggi
Agire d'impulso non è mai stato nei miei piani.
Mai nella vita ho fatto cazzate di questo genere ma devo dire che mi è venuto abbastanza facile farmi trasportare dalle emozioni.
Vedere la mia Lilith in quelle condizioni mi ha fatto infuriare come una bestia e quando quella donna ha toccato le giuste corde, ho sbottato. Non ce l'ho fatta più e ho premuto il grilletto.
Mancandola di proposito, ovviamente. Non toglierei mai il privilegio a Rick di ucciderla.
Mio figlio.
Rick è il mio vero figlio.
In tutti questi anni che ho passato a crescerlo come fosse il mio sangue, ho sempre desiderato che lo fosse per davvero. Forse perché sentivo quel legame così forte che non mi sono mai soffermato a considerare reale la mia ipotesi o il mio desiderio.
Non sarebbe cambiato nulla e al contrario delle affermazioni di quella donna, questa non poteva essere che la migliore notizia di sempre per me e per lui.
La sua unica debolezza è sempre stata solo Giulia Colombo, ma adesso che è riuscito a riprendersela, niente potrà scalfirlo. Lei è la sua corazza e sapere la verità sul fatto che sia davvero un Kovalenko lo renderà più forte.
Sono così orgoglioso di lui.
Sono così felice di aver liberato Lilith, spero solo che la moglie di Aras sia riuscita a portarla fuori in tempo per farla disintossicare. Non vedo l'ora di abbracciarla di nuovo e di darle la notizia che aspetta da anni.
Gli uomini di Agata mi trascinano in una stanza vuota con pareti di cemento e catene che penzolano da un paio di fori sul soffitto.
Glielo lascio fare senza oppormi, pagheranno per aver toccato me e il mio piccolo demone della tempesta.
Nessuno tocca ciò che è mio e nessuno tocca la mia famiglia.
Mi legano con le spalle addosso al muro e mi strappano la camicia lasciandomi mezzo nudo, per fortuna la ferita lasciata dal microchip è nascosta tra i tatuaggi, altrimenti sarei finito nei guai.
Agata si avvicina a me con un sorriso compiaciuto.
«Se mi tocchi dovrò infrangere la promessa che ho fatto a mio figlio» gli dico a denti stretti mentre una delle guardie mi lancia una frustata dilaniante sul petto.
Cazzo.
«E quale sarebbe?» sorride ponendomi una domanda che ha come risposta quella più ovvia.
«Quella che sarà lui a ucciderti, ma se provi a toccarmi dovrò farlo prima di lui» rispondo con tono asciutto.
Agata inclina la testa di lato soppesando le mie parole.
«Piantala, Sascia. Sappiamo che non sei venuto fin qui da solo. Ci hai preso per degli idioti?» il suo sorriso si affievolisce.
Un'altra frustata mi arriva dritta sullo stomaco.
«No, ma credo tu abbia preso me per un idiota»
La terza frustata inizia a bruciare sulla mia pelle ma è niente in confronto a quello che ho passato nella mia vita e durante tutti gli addestramenti.
Agata schiocca le dita e la porta si apre facendo entrare quattro uomini gorilla che tengono legati Artem e Rick come due salami.
Porca puttana.
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𝖂𝖊 𝕬𝖗𝖊 𝕮𝖍𝖆𝖔𝖘 - 𝕾𝖆𝖘𝖈𝖎𝖆 - 𝖛𝖔𝖑. 3
RomanceMolti pensano che io sia il diavolo in persona, per questo in tribunale mi faccio chiamare Michail come il demone di un famoso poema romantico della letteratura russa. Non sanno che mi faccio chiamare così perché, proprio come quel demone, penso di...