Capitolo 51: Sono qui

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Angelica pov

Fu una corsa contro il tempo.. avevamo fretta. Dopo le parole di papà non smisi un secondo di piangere.. era colpa mia. Era tutta colpa mia l'avrei dovuto rispondere.. ci avrei dovuto parlare e chiarire, avrei risparmiato questo enorme dolore ad entrambi. Non esisteva più Natalya.. non esisteva più quella notte, volevo solo che lui setesse bene..

Alessandro: Ecco Vladimir..

Vadimir: Prego seguitemi..

Arrivammo nella sua stanza.. era in quel letto di ospedale.. inerme.. l'odore disgustoso del disinfettante impregnava le mie narici.. era dimagrito tanto.. le sue guance un tempo paffute erano scavate, una barba incolta le ricopriva.. e gli occhi avevano due grosse occhiaie nere..

Angelica: Dimitri.. ti prego... mamma...

Celeste: sh tesoro tranquilla..

Angelica: È colpa mia.. è tutta colpa mia.. Dimitri ti prego svegliati...

Dottore: Che succede qui? Il paziente ha bisogno di riposare.. uscite immediatamente..

Angelica: io non mi muovo da qui.

Alessandro: La prego dottore.. saremo i più discreti possibile... mi dica come sta?

Dottore:  Ha perso molto sangue.. e le sue condizioni fisiche non sono delle migliori..ma per fortuna il signor Vladimir lo ha trovato in tempo.. non è in pericolo di vita.. lo abbiamo sedato perché possa un po riposare è alimentarsi con la flebo.. tempo una settimana e può tornare a casa..

Alessandro: Grazie dottore..

Angelica: Perché lo hai fatto amore mio?.. avremo potuto risolvere.. avresti dovuto lasciare tutto e raggiungermi.. a quest'ora non saremo stati qui.. ma a casa insieme..

Carmela: È colpa mia.. toccava me stare con lui oggi.. ma Salvatore non stava bene..

Alessandro: Ma che dite tutti.. non è colpa di nessuno.. è stato un periodo di dolore per tutti.. ora è il momento di riunirci e ritornare forti come prima..

Papà aveva ragione ma il mio senso di colpa era tanto.. presi una sedia.. la posizionai accanto al suo letto.. sarei rimasta lì a tenere la sua mano sino a quando non avrebbe riaperto i suoi occhi color ghiaccio... erano passate delle ore.. avevo ormai perso la cognizione del tempo.. ero stanca.. sfatta.. ma non mi sarei mossa di lì per nessuna ragione al mondo.

Dimitri: мама, помоги мне ( mamma, aiutami)..

Angelica: не волнуйся, я здесь (non preoccuparti sono qui)

Alle parole di Dimitri la mamma uscì dalla stanza in lacrime.. papà invece era andato ad avvisare il dottore.. anche lui camuffando delle lacrime.. per loro Dimitri e Vera erano come dei figli.. avevano promesso a Nikolaj e Nadja prima di morire che si sarebbero presi cura dei due fratelli.. e così avevano fatto per anni..

Dimitri: A.. Angelica?.. non è possibile..

Alzai la testa e vidi i suoi occhioni.. erano rossi e pieni di lacrime come i miei..

Angelica: Dimitri.. sono qui con te! non agitarti ok? presto arriverà il dottore..

Il dottore ci fece accomodare fuori per la visita.. io volevo rimanere a tutti i costi.. ma mio papà mi portò via di peso..

Dottore: potete rientrare..

Alessandro: senta.. è possibile riportarlo a casa? Abbiamo il nostro medico.. può pensarci lui alla ferita..

Dottore: in tal caso si.. però domani..

Alessandro: Va bene la ringrazio dottore arrivederci..

Ripresi il mio posto accanto a lui.. cercò di alzarsi..

Angelica: no Dimitri stai.. fermo.. ti farai male così..

Dimitri: non.. non è niente..

Angelica: no signorino tu stai fermo..

Dimitri: volevo solo abbracciarti..

Mi avvicinai di più a lui e lo strinsi tra le mie braccia.. piansi fiumi di lacrime..

La reginetta scomparsa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora