Capitolo 35: Natale.. amaro

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Angelica pov

Il tempo con Dimitri stava passando troppo in fretta.. avrei voluto fermarlo e tenerlo ancora un po qui con me.. ma non era possibile.. era arrivato Natale e tutti in sieme stavamo aprendo i nostri regali, per l'occasione papà aveva invitato Vladimir e Андреа era tutto perfetto.. ero circondata da persone che mi amavano sul serio, non potevo chiedere di meglio.. i regali materiali erano tanti ma per me il regalo più importante era averli tutti qui accanto a me, come tante volte avevo sognato.. però a volte, quando sono più felice il passato torna a galla per tormentarmi..

Celeste: Tesoro tutto a posto?

Angelica: Si mamma tutto ok..

Celeste: Sai che non si riescono a dire le bugie alla propria madre? Dai raccontami..

Angelica: No mamma davvero passerà subito è solo un momento non voglio conteggiati la tristezza..

Celeste: se la mia bambina è triste io come posso essere felice?

Angelica: Mamma.. io vi ho sognati così tante volte.. e devo dire che avete superato di gran lunga tutti i miei sogni in meglio. Compleanni, natale.. per me prima non esistevano.. si avevo Carmela che nel suo piccolo non mi ha fatto mai mancare nulla, ha sempre fatto il possibile.. però ora è tutto così bello così nuovo.. che sembra tutta una mia fantasia..

Mi avvicinai al grande albero di natale del salone..

Angelica: Sai mamma.. un anno Carmela voleva farmi capire meglio cosa significava il natale.. dopo tutta la spiegazione della festività, mi fece un disegno di un albero di Natale.. in quel momento arrivò Liam.. strappò il foglio. Prese Carmela la picchiò le tolse tutti i vestiti.. e da quel momento i miei ricordi diventano confusi. Mi ricordo soltanto che piangevo, gridavo... le voci e il sangue di Carmela che ricopriva il pavimento.. non capisco perché sto pensando a tutto questo.. ogni volta però che questi ricordi mi annebbiano la mente vedo i vostri volti, sento le vostre voci ed il passato è come se si cancellasse.. come che io non abbia mai sofferto..

La mamma ormai era un fiume di lacrime e anche io lo ero.. mi abbracciò e insieme crollammo a terra in un lungo pianto liberatorio.. di frasi non dette ma di un silenzio che sapeva di tante parole.

Celste: La mia principessa.. hai sofferto tanto nella tua giovane vita, sei cresciuta in fretta purtroppo.. avrei così tanto voluto trovarti in tempo e salvarti da tutto questo dolore che ti tormenta, insieme costruiremo tanti nuovi bei ricordi, il doppio di quelli che servono per cancellare il tuo passato che ti tormenta.. ora sei qui con me e niente di male ti potrà accadere..

Angelica: Sono così grata alla vita, perché tu sei qui con me, mamma..

Celeste: anche io amore mio neanche immagini quanto..

La reginetta scomparsa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora