*Jack's pov*
Cazzo, oggi è il 21 luglio e io non ho ancora un regalo per il compleanno di Maria. E chissà che cosa vuole. Trucco? Profumo? Vestito? Scarpe? Ma che ne so. È tutto così complicato, con le ragazze. Ai ragazzi alla fine regali un cd a caso e ci prendi sempre, ma le ragazze... e poi c'è anche il fatto della taglia dei vestiti: se glielo prendi e le sta troppo largo si offende, se le sta troppo stretto è scocciata dal fatto che dovrà cambiarlo in negozio, se glielo prendi e le sta bene per qualche strano mistero della vita non le piace. Quindi cosa? Vaffanculo. Che cazzo regalo a una ragazza? Peggio, ancora: a Maria?
-Cena fuori, cinema, opera lirica, rappresentazione teatrale, cd, gadget di una qualche band, vestiti, gioielli scarpe, trucchi, borse, cinture, profumi...- elenca Alex.
-No, non va bene nulla!- gli rispondo.
-Un unicorno, allora!- esclama esasperato. -Perché cazzo te ne preoccupi tanto? Neanche ti piace Maria, perché comprarle un regalo?
-Perché mi romperà le palle a vita. Mmh, bello quello- mormoro indicando un profumo. -Ha una bella forma, che dici?
Alex alza gli occhi al cielo. -Di solito non si comprano i profumi per la loro forma... ma sì, sembra carino.
Mi stringo nelle spalle. -Allora lo compro.
"Speriamo nel meglio..."
*Lisa's pov, quel pomeriggio*
Sono sdraiata sul mio asciugamano a prendere il sole, nel giardino della residenza degli Smith. Sono stata invitata alla festa in piscina di Maria, e purtroppo sono costretta a partecipare insieme a Jack e Alexander. Gli altri si sono rifiutati di venire...
"Chissà perché" sussurra sarcasticamente il mio subconscio.
-...non è forse così, Liz?- la fastidiosa voce di Jenna fa eco nella mia mente.
Stavo cercando di isolarmi dai rumori esterni per magari addormentarmi, e passare quel sabato pomeriggio il più velocemente possibile. Non ci sono riuscita.
-Scusa? Non ti ho sentita. Ero distratta.
-Dicevo- continua leggermente irritata, ma con lo stesso ghigno sul viso. -che secondo me, quel frocetto di Thomas Gray ha trovato un ragazzo altrettanto finocchio.- Si scosta i capelli biondo platino e li adagia dietro la spalla.
-Scusami?- ripeto, sconcertata dalla sua mancanza di educazione.
-Esilarante, Jenna!- Holly ridacchia, nessuna traccia di sarcasmo in quello che ha detto, scambiandosi sguardi complici con Abigail, seduta sulla sdraio accanto a me.
-Esilarante è il fatto che tu abbia usato l'omosessualità come offesa, Jenna. Essere gay non è nulla di male- prendo posizione, togliendomi gli occhiali da sole.
-Quando si tratta di Gray, beh, sì. È un tale sfigato- sottolinea Maria, come se fosse una cosa ovvia.
-Come ti permetti? È un ragazzo d'oro, e tu neanche lo conosci- sbotto, punta sul vivo. Nessuno deve permettersi di giudicare i miei amici senza conoscerli.
-Non vorrai dirmi che sei sua amica. Tu meriti di meglio, Lisa cara- si intromette Holly, mielosa, mettendomi una mano sulla spalla.
-Meglio? Meglio? Dammi una definizione di 'meglio'.
-Tipo... noi!- grida Jenna, trascinando le quattro oche in una risata. Mi alzo indignata, rimettendomi le infradito e camminando verso l'uscita.
-Dove vai?- mi grida Abigail.
-Via da voi. Per sempre. Ciao.- Può suonare drammatico, ma non aspettavo questa bellissima sensazione di libertà. Non vedevo l'ora.
-Non ti conviene, Ruocco!- urla Maria.
-Oh, sì che mi conviene! Mi sento già meglio!- Con queste ultime parole, raggiungo l'uscita e mi precipito in strada. Spero questa sia l'ultima volta nella mia vita in cui vedrò Maria e le sue scagnozze.
*Alexandra's pov*
Servo l'ultimo gelato all'ultimo cliente della giornata e riappendo il grembiule al gancio. Finalmente posso uscire... ma...
Cosa ci fanno qui Jack e Alex? In bermuda e maglietta?
-Da dove spuntate?- Addocchio il costume di Alex, a fiorellini, stile hawaiano. -Da un circo?
-Dalla festa di Maria.- Jack si passa una mano tra i capelli e continua: -Ha parlato male di Tom, Lisa se l'è presa e se n'è andata, cosa che abbiamo fatto anche noi dopo averla sentita al telefono.
-Dov'è Liz, adesso?- domando.
-A casa nostra- risponde Alex.
-Lo sospettavo che Maria avrebbe fatto qualcosa di stupido per rovinare una bella festa. Senza offesa, Jack- aggiungo, sapendo che sta ancora insieme a lei.
-Nessuna offesa. L'ho lasciata.
"Cosa?"
-Dovevi vedere che scenata che ha fatto Abigail... 'Tu non puoi lasciarla così, è il giorno del suo compleanno!'- Alex imita il tono di voce fastidioso dell'amica di Maria, Abigail, facendomi scoppiare a ridere.
-Beh, tanti auguri a me, allora!- conclude Jack, felice come non mai.
C'è qualcosa di sbagliato in me. È forse... speranza, quella che sento? No. Non dev'essere così.
Scuoto la testa per liberarmi della piacevole-ma-inopportuna sensazione e chiedo ad Alex se posso andare a casa con lui e Jack per parlare con Liz.
Mi risponde con un: -Mi casa es su casa- e tutti e tre insieme iniziamo a incamminarci verso di essa.
-Uh, ragazzi, mi sono dimenticata una cosa... un paio di settimane fa ho conosciuto Luke... Luke Hemmings.
-Quello biondo che non parla mai?- domanda Alex, tirando fuori le chiavi.
-Sì... è simpatico, ed ha una band con Calum, Ashton e Michael. Ha detto che non gli dispiacerebbe incontrarvi tutti insieme per suonare qualcosa.
-Mi dá tanto l'impressione di uno che ascolta robe sataniche tipo Suicide Silence o Marilyn Manson- mormora Jack, spaventato.
-Nah. Blink e Green Day, più che altro. Gli piacciono anche i Foo Fighters, giusto. Suona musica un po' su quel genere, quindi immagino che potreste trovarvi d'accordo.
-Woah, fico! Appena possiamo ci organizziamo, lasciami il suo numero magari- dice Jack, mentre Alex apre la porta.
Rispondo con un sorriso e gli detto il numero di Luke. Spero che così il ragazzo trovi nuovi amici e si apra di più. Ha davvero una personalità fantastica, e se non fosse perennemente imbronciato, chiunque si avvicinerebbe per parlargli. Sospiro. Chissà, le cose potrebbero anche cambiare.
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A Love Like War || Jack Barakat/Josh Franceschi
RandomRiesco a concentrarmi sui testi delle canzoni senza divagare su altro finché Boulevard Of Broken Dreams non mi catapulta nella malinconia che cerco di reprimere dentro il mio stomaco. Storco la bocca quando la mia mente corre all'"abbraccio" di oggi...