Capitolo 6

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*Alexander's pov, venerdì pomeriggio*

-Jaaaaack- chiamo dal salotto. Sta ancora dormendo, che pigro sacco di merda.

-Jack, porca...- Mi interrompo quando una ragazza entra in salotto con indosso la maglietta del mio amico. -Ehi, ciao.

-Toglimi gli occhi di dosso, pervertito. Il mio ragazzo è di sopra.- dice con voce acida. Sarà pure bella ma sembra antipatica come una merda. Jack me ne ha parlato. Ha descritto il suo... ehm... sorriso... Già, sorriso.

-Maria, giusto?- Sorrido e aggrotto la fronte.

Lei annuisce. -Tu chi saresti?

-Alex.- Suona il campanello. Dev'essere Lisa.

-Sveglia quel coglione e digli che è in ritardo.-dico mentre vado ad aprire. Il mio sorriso sparisce quando scopro che sono solo Zack e Rian.

-Mi illudete soltanto, così- mormoro.

-Awe, è innamorato- mi prende in giro Rian.

-Taci, brutto pezzo di... Ehi, Lisa- mi calmo leggermente quando vedo i suoi grandi occhi azzurro-verdi spuntare dall'angolo del viale.

-Oh, grazie al cielo, pensavo di aver sbagliato indirizzo.- Sorride e mi bacia la guancia, provocandomi un istantaneo tuffo al cuore. Mamma mia, che reazione da... femmina. Però lei mi fa quest'effetto... È una presenza buona nella mia vita, e mi fa piacere il fatto che dopo mesi passati ad osservarla da lontano, abbia trovato il coraggio di parlarle e scoprire che anche lei mi teneva d'occhio da un po'.

-Sono tutti già qui?- chiede mentre le chiudo la porta dietro le spalle.

-I ragazzi sì, Jack sta scendendo. Mancano Alex, Thomas, Karen e Sam...- Mi interrompo perché suona il campanello. Vado ad aprire. Mi sorprende trovare Thomas, senza le ragazze. Strano. Non sono mai mancate a una delle nostre prove. Mando un messaggio ad Alex e chiedo dove sono lei, Karen e Samantha.

*Alexandra's pov*

*Ragazze, dove siete?* dice il messaggio di Alex.

*Compere. Ci dispiace di non riuscire a passare.*

Con questo metto via il cellulare. Sospiro e mi guardo intorno. Questo negozio di vestiti non è il mio posto.

Karen e Sammie, infatti, ne hanno già trovati quattro per ciascuna, mentre io non ne ho ancora visto uno che mi piace. Per non parlare delle scarpe.

-Lex, guarda questo!- mi chiama Samantha. Sta tenendo in mano un abito completamente nero, il corpetto aderente, senza maniche, scollatura a cuore, la gonna lunga fino al ginocchio, di tulle vaporoso. Una cintura nera con una rosa rossa cucita sopra evidenzia la vita. Mi sorprendo a pensare: "Wow, mi piace." Chiedo a Sammie di passarmelo.

Entro in camerino e mi spoglio dai miei pantaloncini e dalla maglietta e mi infilo il vestito. Me lo sento davvero bene addosso, la lunghezza è giusta, senza contare che potrei tenere le mie Converse nere sotto, si abbinano. Mi guardo un po' allo specchio e poi esco, mostrandomi alle mie amiche. Fischiano e rimangono a bocca aperta.

-Una gonna! Tu!- esclama Karen, stupita. Annuisco e dico: -Ma sì, mi piace, lo compro.

Sammie ha scelto un abito di lunghezza media, verde acqua, accollato sul davanti con la schiena scoperta. Il tessuto morbido valorizza il suo corpo ed è dello stesso colore delle scarpe tacco 10.

Karen ha optato per qualcosa di più audace: rosso, scollato, attillato, poco sopra il ginocchio. Era un po' troppo... troppo, quindi abbiamo cercato un lungo cardigan nero, molto chic, che le arriva al ginocchio e si abbina alle scarpe décolleté nere che ha scelto. Deprimente. Sarò l'unica senza tacchi.

In quel momento vibra il cellulare di nuovo. Sono tentata da spegnerlo, ma controllo il messaggio. È di Josh.

*Di che colore devo comprarla la cravatta? Sai, voglio essere abbinato.*

L'ironia trasuda da ogni parola che ha scritto, e mi fa sorridere.

*Mmh... qualunque? Ho scelto un vestito nero.* Rispondo.

*Yup! Pois fucsia su sfondo rosso?*

*Presentati con qualcosa di fucsia addosso e giuro che... Niente. Ti voglio bene. Ora vado, ciao.*

*I calzini però me li concedi rosa?*

*NO. Ritiro il "ti voglio bene".*

*Troppo tardi. Ormai l'hai scritto.*

*Vaffancricket.*

*Preferisco andare a fanpolo.* A quel punto inizio a ridere come una scema. (#BattuteSquallideModeOn)

-Cosa c'è di così divertente da ignorarci?- chiede sarcastica Karen. Stacco gli occhi dallo schermo del cellulare. -Uhm, nulla- e lo metto via. Prima però guardo l'orario. Cinque e dieci.

-Ragazze, facciamo ancora in tempo ad andare da Alex, venite?- chiedo. Mi piace quando i ragazzi suonano. Sono davvero davvero bravi. Alex canta e suona la chitarra, Jack suona la chitarra, Zack il basso e Rian la batteria. A me piacciono davvero molto. Hanno scritto qualche canzone, ma perlopiù fanno cover di pezzi famosi. La loro interpretazione che trovo migliore è Creep dei Radiohead. Già amo quella canzone (il testo è... wow), ma la voce di Alex la rende speciale. Già. Sono innamorata della sua voce. La vorrei io. Hah.

-Okay! Gli dico che stiamo arrivando.- Karen prende il cellulare e digita un messaggio. Intanto prendo il mio.

*Adesso vado davvero, ci vediamo domani sera. A che ora?* digito frettolosa a Josh.

*Se per le otto sono a casa tua va bene? Tanto, dobbiamo essere lá alle otto e abiti vicinissimo.*

*Perfetto. Ciao.*

*;)*

Rimetto il cellulare in tasca e saltiamo tutte nell'auto di Sammie. Mettiamo i vestiti nel bagagliaio e partiamo verso casa di Alex e Jack.

Quando arriviamo, nessuno risponde al campanello, quindi sono già in garage. Sì, ora che sento meglio riesco a distinguere gli accordi di una chitarra. Facciamo il giro della casa e entriamo dalla porta sul retro, dopodiché scendiamo le scale verso il garage. Se c'è una cosa che mi colpisce è Maria che sorride seduta sulle gambe di Jack, le braccia intorno al suo collo, la sua maglietta addosso.

A Love Like War || Jack Barakat/Josh FranceschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora