*Alexander's pov*
Due settimane. Sono passate due settimane dal compleanno di Jack. È stato la maggior parte del tempo in camera sua a suonare e cantare. Il resto delle giornate le spende fuori a fare chissà che cosa. Ha smesso di uscire con noi e ci parla a stento. Tutto per un fottuto rifiuto? Questo non è il Jack che conosco. Quello che conosco se ne sarebbe fatto una ragione e avrebbe continuato a fare l'idiota come al solito, ma adesso è tutto il contrario. Mi chiedo cosa ci sia di diverso questa volta. Forse quella che prova per Alex è più di una semplice attrazione e non lo vuole ammettere. Beh, potrei mettere la mano sul fuoco che non lo ammetterá mai neanche a sè stesso.
Mi chiedo come faccia a tenersi tutto dentro senza sfogarsi, senza dirlo a nessuno. Giusto, quasi dimenticavo, lui uno sfogo ce l'ha eccome. Maria.
Non si è ancora scollato da lei nonostante gli avvertimenti di Lisa: lei la conosce bene e sa tutta la merda che si porta dentro. Vuole fare il coglione... se ne accorgerà da solo.
Alex, dal canto suo, sembra che abbia superato la cosa. È solare come al solito, soprattutto quando c'è Josh intorno. È come se lui la distraesse, ed è un buon punto a suo favore.
Stando però a quello che mi ha detto Jack (l'unica cosa che mi ha urlato nelle ultime due settimane), anche lei prova dei forti sentimenti nei suoi confronti... anche se non l'ha mai dimostrato in alcun modo. Posso capire che però è troppo tardi per entrambi, e mi dispiace. Sì, sto diventando sentimentale, ma cosa ci posso fare?... Sono i miei due migliori amici, e vorrei aiutarli.
-Ehi, Liz...- Inizio, interrompendola dal suo giocare con i miei capelli.
-Mmh?
-Secondo te torneranno mai a parlarsi quei due?- chiedo, sentendomi improvvisamente triste.
-Ma certo, Lex...- Me lo dice come se non ne fosse del tutto convinta. Sospiro di rabbia. Se la situazione non si aggiusta entro la settimana, parlerò io con quei due.
*Alexandra's pov*
It never goes away...
Get away from me,
Give me my space back, you gotta just go,
Everything comes down the memories of you,
I kept it in but now I'm letting you know,
I let you go so get away from me!-Ancora questa canzone?- Kellin irrompe in camera mia urlando, sovrastando il casino della musica. Per tutta risposta mi schiaccio più forte il cuscino sulla testa. Il suono di Figure.09 mi giunge ovattato ma distinguo comunque le parole.
-Ci sono visite.- Sento bene le parole perché Kellin ha tolto il cd dallo stereo.
-Chi?
-Josh.- A quel nome mi sento estremamente più leggera. Sbadiglio un'ultima volta nella noia di quella domenica pomeriggio e mi alzo. Indosso un paio di pantaloni della tuta e una canottiera. Mi sciolgo i capelli.
-Con i capelli sciolti non sei meno impresentabile, sai?
Tiro un pugno alla spalla di mio fratello mentre esco dalla stanza e scendo le scale. Sulla soglia della porta trovo un Josh sorridente. Vado ad abbracciarlo.
-Ehi- mi saluta.
-Ehi. Non ti aspettavo- dico, guardandolo in quei begli occhi blu che ultimamente ho imparato a conoscere bene.
Il ragazzo fa spallucce e dice: -Volevo chiederti se ti va di fare un giro, magari prendere un gelato...
-No! Niente gelati, per carità.- Non mangio mai gelati perché mi ricordano del lavoro che non sopporto. Sento Josh ridacchiare. Mi dá un bacio sulla punta del naso.
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A Love Like War || Jack Barakat/Josh Franceschi
De TodoRiesco a concentrarmi sui testi delle canzoni senza divagare su altro finché Boulevard Of Broken Dreams non mi catapulta nella malinconia che cerco di reprimere dentro il mio stomaco. Storco la bocca quando la mia mente corre all'"abbraccio" di oggi...