Il buio della notte fonda mi avvolge, mentre continuo a camminare senza una meta ben precisa con le lacrime che non smettono di scendere sulle mie guance, mi sarei aspettata di tutto da lui, ma non quelle parole, sono state troppo anche per lui e non voglio nemmeno sapere se fosse ubriaco o meno perché questo non lo potrà giustificare; mi ero promessa di non piangere più per nessuno, invece mi ritrovo a farlo per un ragazzo che mi ha ferita sin dal primo giorno, per qualcuno che senza rendermene conto attirava la mia attenzione e stava pian piano entrando nella mia testa, ma fortunatamente l'ho fermato prima che potesse entrare anche nel mio cuore. Mi guardo attorno non capendo nemmeno dove mi trovo, gli occhi pieni di lacrime non mi aiutano a vedere lucidamente e il mio corpo trema per il troppo freddo, la stanchezza si fa sentire, ma non posso tornare al dormitorio, avendo tutte le mie cose nella villa dei Kim; ora come ora sto odiando la mia sistemazione da loro, non vorrei vedere nessuno, vorrei stare da sola e dare fine a questa vita colma di dolore e sofferenza.
Alzo lo sguardo verso il cielo stellato, osservo la luna e le stelle, quei piccoli puntini luminosi che illuminano la notte, la mia parte preferita della giornata, l'unico momento in cui posso dare sfogo alle mie emozioni, soprattutto quelle negative, in cui posso piangere fino ad addormentarmi, in cui mi sento più a mio agio, perché avvolta dal buio sento che non posso essere vista e giudicata da nessuno, perché stare alla luce significa mostrarmi agli altri, come se potessero vedere ogni cosa di me, anche se non è visibile all'occhio umano; il buio della notte ha sempre predominato nella mia vita, anche nelle giornate più soleggiate.
Vorrei non essere prigioniera di questa piccola città, vorrei poter scappare lontano da tutti e tutto, invece devo stare rinchiusa al The Soul e probabilmente ci dovrò stare per sempre, so che non è un atteggiamento maturo, ma stare da sola mi assicura che niente e nessuno potrà ferirmi o potrà rimanere deluso da me, credo di essere destinata a rimanere da sola; come se non fosse abbastanza, mi ritornano in mente le parole di quelli che dovrebbero essere i miei genitori, il loro farmi sentire sbagliata, il loro ferirmi fino a provocarmi un dolore così forte da farmi fare uno dei gesti che mai avrei pensato di fare, l'unico gesto che mi aiutava a sopportare tutta quella sofferenza e che faceva più male di tutto quello che già stavo sopportando.
Mi riscuoto da questi pensieri sul mio passato e decido di tornare alla villa dei Kim, dato che le temperature fredde mi stanno congelando, non so nemmeno che ore sono e da quanto tempo vago come un'anima in pena, perché è proprio così che mi sento, ma sfortunatamente non posso fare altrimenti; faccio la strada a ritroso nella speranza di non essermi persa e mi ritrovo davanti al locale ormai chiuso, proseguo la strada illuminata dai lampioni e dopo pochi minuti arrivo davanti al grande cancello dell'abitazione. Proprio nel momento in cui penso che sia meglio andare al dormitorio e sperare che abbiano libera ancora la mia stanza, il cancello si apre quasi spaventandomi, a passo lento mi dirigo verso la porta d'entrata, la quale si apre di scatto e da cui esce Jimin che corre verso la mia direzione, prima di abbracciarmi, come se fossi stata fuori per giorni e non per poche ore; a quel contatto il mio corpo si rilassa e mi lascio cullare tra le sue braccia.
"Pensavamo ti fosse successo qualcosa, poi mi sono ricordato il nostro primo incontro e mi sono preoccupato ancora di più" sussurra con tono triste senza lasciarmi andare, mentre ripenso alla me di qualche mese fa sola e nascosta in un vicolo durante un attacco di panico.
"Mi dispiace, ma avevo bisogno di allontanarmi da lui" sussurro a mia volta sentendo gli occhi farsi di nuovo ludici al solo ricordare quello che è successo qualche ora fa.
"L'importante è che tu ora sia qui, entriamo, così anche gli altri si tranquillizzano" afferma il biondo allentando la presa e mostrandomi il suo dolce sorriso per rassicurarmi; è proprio un amico prezioso, come lo sono tutti gli altri.
STAI LEGGENDO
The Secret City Of The Swan {BTS||FF}
FanficDarcey, all'apparenza una semplice studentessa universitaria dalle troppe ferite interiori, nota degli strani segni sul proprio corpo, piccoli tatuaggi visibili solo a lei, che la porteranno ad essere rinchiusa in una piccola città di cui nessuno sa...