"Oddio, scusami, credo di aver sbagliato stanza" afferma leggermente in panico il ragazzo sconosciuto che si è presentato davanti alla porta della mia stanza, rendendomi subito sospettosa, qualcosa mi dice che non è qui casualmente; lo osservo attentamente, i lineamenti occidentali, i capelli nero pece e gli occhi azzurri che fanno quasi da contrasto.
"Non preoccuparti, può capitare" rispondo accennando un sorriso e cercando di non scoppiare a ridere per la scusa banale che gli è uscita dalla bocca, probabilmente dovuta dal fatto che non si aspettasse che aprissi la porta; peccato che i nomi dei proprietari di ogni stanza siano incisi sulla porta.
"Darcey" mi chiamano delle voci familiari in lontananza, volto lo sguardo verso di esse e noto i quattro ragazzi venire verso di me, sento uno sbuffo e mi giro verso il ragazzo davanti a me, il quale guarda gli altri con una smorfia non proprio felice, anzi sembra voglia fulminarli con lo sguardo.
"Io me ne vado, ci si vede in giro, Darcey" mi saluta ghignando e guardandomi un'ultima volta, prima di voltarsi ed incamminarsi dalla parte opposta rispetto ai quattro ragazzi, che ora mi hanno raggiunta.
"Che ci faceva lui qui?" chiede subito Yoongi guardando con un'espressione arrabbiata il ragazzo ormai non più presente, ma addolcendo lo sguardo non appena si volta verso di me.
"Ha detto di aver sbagliato stanza, ma è impossibile, visto che c'è scritto il mio nome. Per caso, lo conosci?" chiedo a mia volta sapendo già quale potrebbe essere la risposta, dato come ha reagito nel vederlo qui pochi minuti fa.
"In realtà, qui conoscono tutti Jackson, è un tipo poco raccomandabile, per non dire di peggio" risponde Hoseok facendomi capire il motivo della reazione del menta e svelandomi il nome dello sconosciuto.
"Poco raccomandabile è un complimento, credo sia l'essere più schifoso in questa piccola città, si approfitta di tutti e se ti prende di mira, non passi un solo giorno senza averlo intorno" replica Yoongi con tono arrabbiato, anzi direi furioso, e dentro di me spero che non sia mai stato uno dei suoi bersagli; una cosa l'ho capita ed è che non vanno per niente d'accordo.
"Se solo osa farti qualcosa, tu diccelo, non gli permetterò di farti del male" aggiunge Jimin con lo stesso tono del menta facendomi sorridere per come non abbia esitato nel dire queste parole, nonostante mi conosca da solo un giorno.
"Ora però calmiamoci, fino a quando starà lontano da noi, non sarà un problema, cerchiamo solo di stare attenti e di tenere gli occhi bene aperti" esclama Jeongguk con un tono tranquillo per calmare gli animi dei suoi amici, appoggiando le mani sulle rispettive spalle per farli voltare verso di lui, Hoseok e me.
"Comunque che ci fate qui?" chiedo incrociando le braccia al petto, sapendo benissimo che la psicologa abbia parlato con loro ore fa, quando è uscita dalla mia stanza.
"Volevamo vederti e pranzare assieme" risponde Hoseok mostrando il suo dolce sorriso a cuore e le buste che tiene in mano.
"Non voglio essere cattiva, ma preferirei restare da sola" replico abbassando lo sguardo per non vedere le loro espressioni quasi sicuramente deluse.
"Devo, per caso, ricordarti della mia testardaggine? Non penso, quindi ora entriamo, pranziamo assieme e se vuoi, ti portiamo in un bel posto" afferma Jimin abbassandosi quel poco per guardarmi negli occhi e sorridermi dolcemente.
"Che posto?" chiedo curiosa alzando la testa di scatto, dato che gran parte di questa piccola città mi è ancora sconosciuta.
"Lo scoprirai solo se verrai con noi, ti divertirai sicuramente" risponde Jeongguk entusiasta mostrando quell'adorabile sorriso da coniglietto.
"Non ho proprio scelta, vero?" domando vedendo le loro espressioni decise, guardandoli uno ad uno, i quali subito negano con la testa.
"Non ti obblighiamo ad uscire, ma sicuramente non ti sbarazzerai di noi per il pranzo" risponde Yoongi accennando un sorriso, capendo di avermi finalmente convinta a farli entrare nella mia stanza.
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The Secret City Of The Swan {BTS||FF}
Hayran KurguDarcey, all'apparenza una semplice studentessa universitaria dalle troppe ferite interiori, nota degli strani segni sul proprio corpo, piccoli tatuaggi visibili solo a lei, che la porteranno ad essere rinchiusa in una piccola città di cui nessuno sa...