The Secret City Of The Swan {BTS||FF}

Chapter 59

Apro gli occhi per l'ennesima volta in questa notte che sembra essere più lunga del solito e, nonostante odi ingoiare pillole su pillole a causa del mio stato psico-fisico già precario, per la prima volta vorrei che apparissero all'improvviso i miei tranquillanti, gli unici che mi hanno sempre fatta dormire serenamente fino alla mattina successiva, se il mio corpo vuole riposare, la mia testa sembra essere del tutto contraria ed io ovviamente subisco le conseguenze di questa battaglia interna senza poter fare nulla in merito; non che sia facile dormire in una stanza fredda dentro ad una dimora in cui abitano cinque pazzi, ma se continuo così, non reggerò per molto ed io devo resistere il più possibile con o meno la speranza di uscire da qui.

La porta si apre improvvisamente facendomi sobbalzare dallo spavento, mi copro il più possibile con la coperta, come se potessi diventare invisibile da un momento all'altro, e rabbrividisco dalla paura al solo pensiero di quello che potrebbe accadermi durante questa giornata, senza nemmeno avere il tempo di creare gli scenari peggiori nella mia mente, la coperta mi viene strappata dalle mani e fatta cadere a terra, gli occhi dei cinque pazzi percorrono più volte il mio corpo dalla testa ai piedi, facendomi sentire spoglia davanti ai loro sguardi insistenti, sembrano star cercando una mia reazione dopo la prima iniezione, ma non l'avranno mai, sarò pure impulsiva, ma non sono stupida, cinque contro uno sarebbe una partita già persa ancora prima di iniziarla; mi metto seduta fissandoli allo stesso modo, nonostante la paura, la consapevolezza che potrebbe accadermi di tutto, ma anche la voglia di non dargliela vinta o almeno lo farò fino a quando sarò lucida e non sotto effetto di qualche strana droga.

"Come sta il nostro nuovo giocattolino?" mi chiede Felix con un'espressione talmente soddisfatta che nemmeno uno schiaffo gliela farebbe togliere dal viso.

"Sicuramente sto meglio di tutti voi messi insieme" rispondo tagliente in modo impulsivo, non pensando minimamente alle conseguenze; sarò pure carina e coccolosa, ma quando voglio so pure essere stronza e fredda.

"Attenzione, la gattina sta tirando fuori le unghie" ridacchia Johnny insieme a tutti gli altri, mentre io resto seria non trovandoci nulla di divertente.

"Ora capisco perché Kim se l'è tenuta così stretta, se è così sfacciata anche a letto, ti fa sicuramente uscire di testa" afferma Lucas ammiccando e facendomi l'occhiolino, gesti che mi disgustano così tanto da farmi quasi vomitare.

"Però nessuno ti ha dato il permesso di controbattere" aggiunge Mark tornando serio e facendomi alzare gli occhi al cielo per queste sue parole.

"E si sa ad ogni errore ne deriva una conseguenza" esclama Jackson guardandomi con quegli occhi freddi come il ghiaccio e un sorriso inquietante, provocandomi brividi di terrore in tutto il corpo.

Con uno scatto si avvicina a me ed io mi ritraggo finendo con la schiena contro il muro per cercare di sfuggirgli, mi intrappola tra il suo corpo e la parete e porta una mano sul mio collo, la sua presa pian piano si stringe attorno ad esso limitando sempre di più la mia capacità di respirare, tossisco in cerca di aria e socchiudo gli occhi da cui escono già delle lacrime, la sua mano stringe ancora di più e il mio respiro si fa sempre più flebile, mentre la mia mente sembra andare sempre più verso un blackout totale, mentre penso che questa sia veramente la volta buona che non ne esco viva, mentre desidero aver voluto vedere almeno per l'ultima Namjoon e i miei amici, chiedergli del motivo di tutti questi segreti nei miei confronti e dare una risposta a tutte le mie curiosità, ma probabilmente non potrò mai farlo, non quando i miei polmoni bruciano in cerca di ossigeno, non quando il mio corpo non prova nemmeno a ribellarsi non avendo le forze per farlo, non quando tutto sembra stia per finire; chiudo gli occhi definitivamente, li chiudo per essere trasportata lontano, in un luogo della mia mente che avevo chiuso anni fa e che ora con questo gesto si è riaperto nel modo più doloroso possibile.