D:" perché non vai a riposare? Io metto fuori il pane avanzato e poi andrò a fare una doccia..."

Ci avevano provato...

Izuku e Denki avevano provato più volte ad intavolare un discorso o anche solo a cercare di guardare un minimo di televisione...

Ma dopo l'ultima affermazione del verdino, che nessuno poteva smettere mai di essere un eroe, sembrava quasi che un mostro composto da parole non dette ed imbarazzo si fosse fatto strada tra di loro e pesasse come un macigno

In fondo Denki c'era riuscito no?

Denki si era allontanato da quel mondo ed ora conduceva una  vita semplice,  per quanto faticosa,  non tornando mai indietro e parlandone a malapena...

Ed Izuku stesso?

Il verdino ci pensò,  la mano sinistra a massacrare la destra tirandone le dita e sfiorando ogni cicatrice,  per poi tornare a guardare la schiena di Denki ed aprire le labbra come a voler dire qualcosa...

Ma cosa?

Era consapevole che il suo era solo uno stop momentaneo e che era solo perché non aveva un minimo di campo internet se in quello stesso momento non stava guardando le ultime notizie o non si stava collegando al sito delle forze dell'ordine...

Era solo per la mancanza di mezzi se non era già andato via, al primo giorno, e si era potuto concedere riposo e risate al posto di ansia, botte e paura...

Izuku sospirò,  uno sguardo agli scaffali vuoti e la voglia sempre più forte di parlare e rompere quel silenzio così pesante, per poi corrucciare le sopracciglia ed alzarsi dalla sedia

I:" non...n-non ce n'è "

D:" che cosa MidoBro?"

Denki si avvicinò ad una piccola cassapanca di legno, aprendone il coperchio ed indossando nuovamente il grembiule,  per poi appoggiare una bacinella sul pianale e legarsi i capelli con un codino alto

I:" pane... Non è avanzato del pane..."

Un minuscolo sorriso apparve sulle labbra del biondo, che tirò fuori una grossa porzione di impasto dalla bacinella,  per poi fare l'occhiolino verso Izuku e mostrargli le mani già appiccicaticce

D:" tra un pò si..."

Ed anche Izuku sorrise,  ignorando completamente il suggerimento di andare a letto  , per poi avvicinarsi lui stesso e tirare su le maniche della maglietta

I:" insegnami...per favore..."

■□■

La prima cosa che era stata infornata erano una quindicina di piccoli panini ricoperti di semi di papavero e noci...

Denki aveva lavorato l'impasto per pochi secondi e con una velocità tale che Izuku fu costretto ad accontentarsi solo di tagliarne la superficie con un piccolo cutter e poi spargerci  i semini sopra...

Erano poi passati a dei filoncini ed a delle ciambelle, sempre salate, che erano state ricoperte di pepe nero ed una minuscola quantità di curry...

Pagnotte...grissini...focaccia...

Una dietro l'altra ogni preparazione prendeva il posto della precedente,  con i due sempre più affiatati che lavoravano fianco a fianco, per poi arrivare ad infornare anche dei panini al latte e prendere l'ultima porzione di impasto

La voce di Denki riempiva completamente l'ambiente, per quanto bassa e modulata,  e dopo pochissimi minuti anche Izuku si unì al suo cantare mormorando  qualche parola e sfornando le prime preparazioni in modo che si raffreddassero

I:" come mai stai facendo così tanti tipi di pane?"

Il sorriso sul volto del biondo si allargò ancora di più,  facendo roteare una stecca di impasto morbido per poi intrecciarla  e formare dei taralli, per poi alzare quegli stupendi occhi color miele ed indicare la porta

D:" è  tipo un accordo muto tra le parti... Se io mettessi fuori una sola tipologia di pane sarebbe troppo palese che l'ho fatta solo per loro"

I:" si ma ...m-ma si nota comunque che è pane appena fatto"

D:" si...ma è come se non lo fosse no? Prima di metterlo fuori lo lascerò raffreddare e rovinerò  anche qualche pezzo ... Loro sanno che lo faccio apposta come io so che sono loro a lasciarmi dei fiori fuori dalla porta al mattino o che, soprattutto agli inizi,  mi hanno lasciato persino maglioni e giacche.  Ma io non vedo loro e loro non vedono me e nessuno si deve vergognare di ricevere gratuitamente qualcosa..."

Un'altra teglia venne affiancata alla prima, i panini al latte già pronti e fragranti,  ed Izuku si avvicinò di nuovo al biondo indicando le sue mani e sbirciando da sopra la sua spalla

I:" posso aiutarti?"

Il respiro del verdino sfiorò l'orecchio di Denki,  che si irrigidi  completamente e si fermò dal lavorare, mentre le mani di Izuku si infilavano sotto le sue braccia passando davanti ai suoi fianchi e sfiorando quelle piene di farina e di impasto del biondo...

Le iridi gialle si ribaltarono dietro le palpebre,  il labbro inferiore pizzicato tra i denti ed il rossore a sporcare il viso del biondo,  mentre Izuku faceva un'altro mezzo passo e faceva aderire il petto alla schiena dell'altro

I:" ma dovrai tenermi tu così no? Perché se no sei troppo alto ed io...io non riesco a vedere quello che sto facendo "

La punta delle dita di Izuku sfiorò il dorso della mano di Denki , che rabbrividì osservando quella mano piena di cicatrici sfiorare la sua, per poi stringere ancora più forte il labbro tra i denti e fare un passo indietro costringendo anche il verdino a staccarsi da lui e ad alzare contemporaneamente le mani

D:" c'è...c-ce  ne sono abbastanza Izuku..."

Per poi prendere l'impasto avanzato e rimetterlo nella ciotola...

Con Izuku ad osservarlo, stranito,  prima di rimettersi a sedere e stringersi la maglia con una mano sul torace

Con Izuku ad osservarlo, stranito,  prima di rimettersi a sedere e stringersi la maglia con una mano sul torace

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