Aveva pensato che ormai era finita...

In fondo perché mai avrebbe dovuto avere un pò di dolcezza,  o tenerezza,  dopo quello che aveva fatto?

Era inutile prendersi in giro...era inutile continuare a nascondersi.

Ogni sguardo... Ogni. Singolo.  Sguardo era stato ricambiato...tutte le volte...

E si...era strano ripensarci adesso e,  con la razionalità data dalla maturità acquisita negli anni, capire che c'era molto di più in quel loro gioco...

Perché lui sta stava con Ochaco no?

E Denki...Denki era di Jirou e questo tutti lo sapevano  .

Ma come in un cassetto chiuso da anni, e con lucchetti così spessi da essere ormai arrugginiti,  era bastato fare leva per qualche istante per vedere crollare un'intero  castello di carte e vederlo frantumarsi al suolo.

Perché era PALESE  che qualcosa non andava già all'epoca.

Era palese il disagio di entrambi quando erano con l'altra persona ed era palese quel loro modo quasi ossessivo di guardarsi...

Quasi come in una gara...

Una gara malata in cui entrambi sembravano volersi mostrare felici per non far capire all'altro che qualcosa non andava.

Ma poi ne aveva avuto la conferma no?

Poi ,quella notte, aveva trovato Eijirou letteralmente piegato in due sul divano che a malapena riusciva a respirare.

Quella notte aveva visto uno dei suoi compagni più forti, e più pieni di vita, spezzato fino alle lacrime...

E per quanto il rosso si fosse rifiutato categoricamente di dirgli tutto,  pronunciando solo Quel nome che fece battere il cuore di Izuku come un forsennato,  il verdino aveva capito che qualcosa di enorme era accaduto e che, in qualche modo,  era a causa sua...

Era una sensazione strana...

Un pò come un tarlo che ti scorre nelle vene, un dubbio, mai risolto, che gli suggeriva che era il momento di smetterla di nascondersi ed affrontare finalmente quella cosa

Ma cos'era?

Perché lui stava ancora con Ochaco ed era felice con lei, era contento di stare al suo fianco, la sua amica era, in tutto e per tutto, la persona giusta per accompagnarlo in quella follia e prepararlo alla grande guerra.

Non poteva distrarsi...lo avrebbe affrontato dopo no?

Ma poi la guerra arrivò e, con essa, anche la rottura del suo rapporto con Uraraka... Il dolore della perdita... La paura per Kacchan...

Poi arrivarono le interviste,  i premi,  i tributi, il crollo definitivo di All Might,  il lutto di Shouto e di quel dubbio,  nato e cresciuto tra i banchi di scuola,  Izuku si era dimenticato.

Denki era sparito e lui...lui era tornato a respirare ed a pensare che non era stato niente...niente...

Aveva conosciuto altre persone...

Aveva condiviso con loro le esperienze più importanti.

Aveva continuato a crescere ed a diventare il più grande degli eroi realizzando il suo sogno, da bambino, e continuando a pensare che era stata solo una parentesi...una variabile.

Ma era sempre stato lì Denki...

Era sempre stato incastrato in quel cassetto e tenuto al sicuro,  e tutelato,  da una vita che correva troppo veloce e che gli chiedeva un tributo sempre più grande

E più grande era il suo dolore e più metteva altri lucchetti su quel cassetto in modo da tenerlo sempre al riparo...da non sporcarlo

Ma ora quel cassetto era a pezzi di fronte a lui, dilaniato e scarnificato ai suoi piedi, ed Izuku non poteva più ignorare che quel ragazzo di fronte a lui per lui era importante...

Che lo era sempre stato...

Ma come un vaso di pandora appena aperto,  con i venti del male che ne fuoriescono velocemente e senza controllo, anche i suoi sentimenti erano usciti fuori tutti di colpo ed Izuku non riusciva a trovare il modo, o la maniera,  per afferrarli e decifrarli in modo da non fare più del male a Denki ed in modo da non farne più nemmeno a sé stesso

Perché sarebbe stato semplice no?

Sarebbe stato semplice allungare una mano e dirgli, sinceramente,  che aveva smesso di scappare e che era pronto a lasciare quel vaso aperto e ad affrontare tutto ciò che vi risiedeva all'interno.

Ma non era così...

Perché mancavano solo nove giorni alla sua partenza ed aveva un'agenzia da gestire...

Aveva delle responsabilità,  aveva delle persone che dipendevano da lui, aveva One for All a cui portare rispetto...

Come poteva anche solo allungare una mano sapendo, senza ombra di dubbio,  che gli avrebbe fatto del male?

No...non poteva farlo...

Ed Izuku lo capì ed agì di conseguenza,  una mano ben stretta sul torace ed un dolore indicibile negli occhi,  mentre lo sguardo di Denki continuava a seguirlo ed a perforargli l'anima ad ogni passo.

Per poi vedere proprio la mano del biondo allungarsi, verso di sé,  e sussultare rimanendo immobile quando quelle braccia lo circondarono di nuovo ed il suo viso veniva fatto posare nell'incavo del collo del minore

D:" lo capisco..."

Anche le mani di Izuku si sollevarono, stringendosi sulla schiena dell'altro ed aggrappandosi quasi ad essa, mentre quelle di Denki si stringevano sempre più forte ed il suo volto finiva in mezzo alle ciocche verdi ed ancora bagnate

D:" questo non cambierà nulla Izuku... te lo prometto..."

Per poi tirare via le mani dalla sua schiena, con dolcezza,  e con la stessa dolcezza sollevargli  il viso per tornare a guardarlo negli occhi mentre lentamente si abbassava e tornava a giungere le labbra con le sue.

Entrambi assetati da quel misero contatto...

Ed entrambi consapevoli che gli restava poco tempo per potersi dissetare...

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